“Nell’opinione comune esiste
l’idea che l’obeso sia una persona magari simpatica ma con scarsa forza di
volontà e che è responsabile della propria condizione perché mangia troppo. Una
visione che in breve tempo si trasforma in uno stigma. Gli obesi spesso fanno
lavori più umili, sono pagati meno e più frequentemente di altri sono disoccupati
a causa delle precarie condizioni di salute” spiega il Prof. Nicola Di Lorenzo, Presidente della SICOB durante la
conferenza che si è tenuta ieri presso la Biblioteca del Senato “In realtà l’obesità è una condizione clinica che
evolve e si complica nel tempo, una vera e propria patologia del comportamento
alimentare che porta con sé un alto grado di comorbidità, cronicità e invalidità
e, oltre certi livelli, non si risolve con dieta ed esercizio fisico: le
evidenze ci dicono infatti che le terapie convenzionali come dieta e farmaci
hanno una efficacia inferiore al 5%. Ma soprattutto gli obesi hanno una
aspettativa di vita diminuita tra 5 e 20 anni (*). Gli interventi di chirurgia dell’obesità sono spesso confusi con quelli estetici
come la liposuzione, in realtà questo tipo di chirurgia non asporta grasso ma
modifica strutturalmente l’apparato digestivo per ridurre l’afflusso degli
alimenti o la capacità di assorbimento degli stessi. Le principali tecniche
chirurgiche (bendaggio gastrico, gastrectomia verticale e bypass gastrico,
diversione bilio-pancreatica) hanno mostrato rilevanti percentuali di efficacia
nel ridurre l’obesità grave, tra il 50 e l’80".
“Dobbiamo scardinare l’idea che
l’intervento di chirurgia bariatrica per la cura dell’obesità sia una
‘scorciatoia’ per chi vuole dimagrire o un capriccio estetico. Gli obesi con un
BMI superiore a 30 in Italia sono il 10% della popolazione. I candidati a
questo tipo di chirurgia sono soggetti che convivono con ipertensione e diabete
e che rischiano ogni giorno infarti, ictus e cancro” spiega Claudio Cricelli, Presidente SIMG “Un
recentissimo studio pubblicato su Lancet Oncology condotto dall’Agenzia
Internazionale per la Ricerca sul Cancro di Lione, ha rilevato come almeno
mezzo milione di casi di cancro nel mondo (il 3,6% di tutti i tumori) siano
causati dal sovrappeso negli adulti. E questo allarma perché penso al
preoccupante rateo di obesità nei bambini che ci dice come stiamo allevando una generazione di giovani malati cronici”.
Dei circa 83 centri per l’obesità presenti nel Paese solo 46 eseguono
più di 100 casi/anno e la maggior parte sono localizzati al Nord mentre
paradossalmente i pazienti sono più spesso nelle Regioni del Sud, un paradosso che porta a non poter accedere al trattamento proprio chi ne avrebbe bisogno. “Questa
anomalia” continua il Presidente della SICOB“ porta ad un elevato flusso
interregionale di pazienti e ad una discriminazione di quelli che ne avrebbero
bisogno ma che non trovano risposte sul territorio. Come SICOB riteniamo che
nei prossimi tre anni il numero di interventi debba almeno triplicare e che
i centri di alta specialità per la chirurgia bariatrica raddoppino con strutture
organizzate in “Obesity Unit” sul modello delle Breast Unit per il
trattamento dei tumori alla mammella. La delibera di budget dedicati porterebbe
ad un investimento di 150milioni di euro per il DRG 288 della bariatrica, ma
con un risparmio di costi che arriverà a 2 miliardi di euro l’anno rispetto ai
650 milioni di oggi”.
Un servizio di Johann Rossi Mason giornalista specializzata in medicina e sanità
Un servizio di Johann Rossi Mason giornalista specializzata in medicina e sanità
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