venerdì 31 luglio 2015

'Sentiero degli Dei by night' - di Giuseppe Di Martino ...

'Sentiero degli Dei by night' - di Giuseppe Di Martino ...


 Una strepitosa escursione, per chi ha gambe,   sul  " Sentiero degli Dei " sotto la luna piena, ieri sera 30 luglio 2015, organizzata da Associazione GEA.

Un percorso circa 9 km, da Nocelle a Colle Serra e ritorno, percorrendo all'andata il 'sentiero alto'
ed al ritorno il ' sentiero basso '

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

giovedì 30 luglio 2015

POSITANO, DAL PRIMO AGOSTO PARTE IL SERVIZIO DI RACCOLTA SERALE DEI RIFIUTI


 
 Dal primo agosto l’Amministrazione Comunale di Positano attiva un nuovo servizio per migliorare il settore dell’ecologia: con l’approvazione in giunta della delibera n.114, partirà il servizio di raccolta serale dei rifiuti: dalle 21.00 alle ore 03.00 gli operatori inizieranno già il ritiro per le attività commerciali e ristorative, evitando così che la spazzatura resti in strada alla vista degli ospiti e dei cittadini durante le ore serali.


Il Sindaco Michele De Lucia “Si tratta di un servizio sperimentale valido fino al termine della stagione turistica, una novità importante voluta fortemente da tutta l’Amministrazione, che restituirà decoro soprattutto alle zone centrali e più turistiche del paese, le tematiche ambientali restano una delle nostre priorità e stiamo mettendo in campo ogni risorsa possibile per migliorare sempre di più il servizio e renderlo efficiente. Questa èsolo la prima di tante nuove iniziative che vogliamo portare avanti, nonostante le innumerevoli difficoltà causate da una gestione a dir poco carente del Consorzio Sa2, per garantire alla nostra Positano un servizio di raccolta adeguato e conforme agli Standard elevati che un paese come il nostro deve necessariamente rispettare”.



l’Assessore all’ambiente Giuseppe Guida ci spiega i vantaggi che questo nuovo servizio potrà offrire: “con la raccolta serale provvederemo a ripulire il paese dalle 21.00 alle 03.00 orari in cui chiudono le attività e i ristoranti, i turisti del by night e quelli che rientrano nelle strutture non vedranno più cumuli di immondizia e cassonetti per strada. Conseguentemente, saranno agevolate e velocizzate le operazioni di raccolta mattutina con notevoli vantaggi anche per le frazioni e le zone più periferiche del paese.

Cittadini e ospiti si sveglieranno vedendo una Positano pulita e in ordine. 

Il servizio di raccolta serale si affiancherà alle operazioni pomeridiane già istituite da qualche anno, garantendo cosi una copertura H 24 delle operazioni di raccolta, monitoraggio e controllo del territorio. 

Stiamo inoltre lavorando, continua l’Assessore, oltre che per migliorare il servizio di spazzamento di strade escale, anche per istituire un controllo serio ed efficace delle operazioni di conferimento effettuato tramite Guardie Ambientali, che verificheranno il puntuale rispetto delle norme e delle procedure di conferimento dei rifiuti. Il tutto nell’ottica di offrire al nostro paese un servizio sempre più vicino alle esigenze dei nostri cittadini e degli operatori commerciali.

POSITANO TEATRO FESTIVAL ouvertur

                            Mario Zinno con l'associazione Culturale  " Positano Senza Tiempo",
                             un gruppo di musicisti e danzatrici,  in costumi tipici diretti
                            da Luigi Staiano e Giulia Talamo hanno aperto ufficialmente la
                             XII edizione del POSITANO TEATRO FESTIVAL Premio Annibale
                            Ruccello.
                            Qui sotto il corteo sfila per le vie di Positano per annunciare l'evento



 
 
Mario Zinno
 

martedì 28 luglio 2015

Positano : ancora i PIROMANI

scellerati ignoti all' opera e sempre nella zona di Tordigliano sulla aa163 tra i Comuni di Vico e Positano. Ingenti danni nella macchia mediterranea e disagi per chi deve percorrere quel tratto di strada.
 Le foto qui sotto sono state scattate da mare da Matteo

 
 
 

lunedì 27 luglio 2015

INFO POINT 2015


L’Amministrazione De Lucia continua la propria azione governativa con la riconferma di iniziative di grande successo e utilità.
Con Delibera di Giunta del 23/06/2015, n.81, si è dato l’avvio all’organizzazione del Servizio Info-Point, sul territorio comunale.

 I volontari con i loro bancarelli saranno a disposizione del pubblico dalle ore 09.00 -13.00 e dalle 16.00 alle 20..buon lavoro ragazzi ... e grazie per il Vostro operato ...

 
Un' iniziativa a favore dei turisti fortemente voluta dal
                                     Sindaco Michele De Lucia (s) e del suo vice Francesco Fusco

“Si tratta di un’esperienza modello che dura fin dall’inizio del nostro primo insediamento – dichiara il Sindaco De Lucia – soprattutto di grande utilità per i nostri ospiti. Un’ oppor...tunità di crescita e apprendimento per i nostri ragazzi i quali, affiancati da un tutor, svolgono un importante servizio per il paese e hanno anche la possibilità di maturare crediti formativi per la carriera scolastica. Quest’anno c’è un ulteriore novità. Infatti nell’ottica dello sviluppo delle frazioni, che in questi ultimi anni stanno avendo un’importante crescita, abbiamo deciso di collocare una postazione info-point proprio nella frazione di Montepertuso"  e probabilmente anche nel quartiere di Nocelle.  Le altre  Postazione sono in piazza dei Mulini, alla Sponda e probabilmente a Nocelle...

sabato 25 luglio 2015

san GIACOMO è festa al LiParlati , in Positano

                                  ( archivio)
Oggi 25 luglio, nel rione di Liparlati a Positano si festeggia San Giacomo, patrono della contrada detta anche, dagli anziani della Città vericale, " la Città morta" perchè i suoi abitanti intorno a gli anni '30 emigrarono per l'America abbandonando ogni cosa in cerca di un lavoro,.. " per fare fortuna".
Attualmente è uno dei rioni più popolati di Positano.


( archivio )
La statua lignea che raffigura San Giacomo è di altezza naturale e risale alla fine del '700- I solenni festeggiamenti al Santo Patrono avverranno come di regola il 25 di luglio.
San Giacomo apostolo è il Patrono di Liparlati, uno dei rioni più antichi di Positano detta anche Città morta perchè negli anni '30 quasi moltissimi positanesi emigrarono per l'America in cerca di lavoro. Attualmente è uno dei rioni più popolati della Citta'in Verticale, perla della Costiera amalfitana.


 
 
                                    Archivio )

Matteo Pugliese in mostra alla White Room Positano ...Domani venerdì 24 luglio




La Liquid art system, Vi aspetta domani 24 luglio all'inaugurazione della  mostra di Matteo Pugliese "Infinite Battaglie" alle ore 18.30  a cura di Marco Izzolino.
l'artista sarà presente presso la White Room Positano part of  Liquid art system  di Franco Senesi
Matteo Pugliese con Franco Senesi

Liquid art system, progetto fondato da Franco Senesi, presenta la prima mostra personale a Positano di Matteo Pugliese, “Infinite Battaglie”.
Nel lavoro di Matteo Pugliese il concetto del limite gioca un ruolo fondamentale. Questo tema è centrale non solo per la serie delle figure che lottano per emergere dalle pareti – la serie “Extra Moenia” Fuori dalle mura- ma anche per la serie dei “Custodi” e, seppure in misura minore, per quella degli Scarabei. Ad un primo sguardo le tre serie sembrano non solo differenti ma addirittura in antitesi tra loro: tormentati e mossi da sacro furore gli Extra Moenia, ieratici e centrati i Custodi, e ludici e spensierati gli Scarabei… Tuttavia ad un’indagine più attenta non è difficile scoprire il fil rouge che li tiene uniti; quello del limite appunto.

                                          Matteo Pugliese e Franco Senesi
Negli Extra Moenia questo limite è rappresentato dalla presenza del muro stesso. Cosa meglio di una parete rappresenta il blocco, il condizionamento che ci imprigiona e ci costringe? L’insofferenza verso questa costrizione si traduce allora in una lotta e in uno sforzo radicale che ha l’unico obbiettivo di scardinare questa prigione e ristabilire una condizione –fisica o mentale- che il soggetto ritiene meritevole e necessaria. L’affrontare e il superare detto limite diventa il punto di partenza e l’occasione per una rinascita, per una nuova vita, lontano dai compromessi e dalle frustrazioni che per troppo tempo si era deciso di accettare e tollerare. 
Si possono citare vari riferimenti iconografici per questa serie di sculture, riferimenti classici come il gruppo del Laocoonte, rinascimentali come i Prigioni di Michelangelo, o manieristi come l’Appennino del Gianbologna, ma questi non toglierebbero nulla alla complessità e all’interesse suscitato dagli Extra Moenia; ne sottolineano invece l’universalità del tema trattato, che mai ha smesso di attrarre gli artisti.


Nei Custodi il concetto del limite è altrettanto importante, solo - in apparenza - meno evidente. Queste figure non hanno più bisogno di lottare perché la loro battaglia l’hanno già vinta. La smania di liberarsi dal blocco si traduce ora nella consapevolezza di averlo attraversato. Battaglie, guerre e frustrazioni le hanno lasciate alle spalle e solo restano evidenti i requisiti, grazie ai quali queste guerre sono state vinte: un grande equilibrio, una profonda consapevolezza e una forte determinazione. Concetti questi   espressi attraverso lo stravolgimento delle proporzioni classiche (questo sì in netta antitesi con gli Extra Moenia): piedi enormi e sicuri, corpi possenti e centrati, visi decisi e sguardi consapevoli, spesso con gli occhi socchiusi di chi non teme più minaccia alcuna. Soprattutto compare un nuovo elemento prima assente, l’ironia; requisito evidentemente indispensabile per poter finalmente accettare e comprendere se stessi e, dunque, il mondo intero. L’ energia e il dinamismo sono però ancora ben presenti, ma non si manifestano più con l’azione fisica e la tensione muscolare bensì con l’espressione di una forza annunciata ma non esibita. Le linee di forza non esplodono più verso l’esterno ma implodono, si rincorrono tra i loro stessi vortici.
Infine gli scarabei… nella antica cultura egizia rappresentavano il ciclo di eterna rinascita e trasformazione degli esseri viventi ed è chiara la loro funzione magico-apotropaica. Lo scarabeo perpetua il concetto di solidità e di forza delle due serie precedenti. Il solo paragone con l’uomo (peso proprio, peso spostato, distanza percorsa, li rende eroici). Anche qui, per contrasto, ritorna chiaro il concetto del limite.

L'artista Matteo Pugliese, il gallerista  Franco Senesi e Walter Vaghi
 fonditore per le opere di Pugliese
presso la Fusioni d'Arte 3V di Origgio  (VA)
Gli Scarabei di Pugliese trovano anch’essi la loro collocazione ideale sulla parete, ma al contrario degli Extra Moenia per essi il muro non rappresenta un limite o una minaccia, ma una possibilità di mettersi in evidenza e raccontarsi… e mostrare così non solo il proprio aspetto esteriore, ma la parte più intima e caratteristica. Gli scarabei di Pugliese custodiscono i sogni nati letteralmente per gioco, da bambini. A questi lavori l’autore ha scelto di affidare i suoi eroi: gli oggetti o i giocattoli che nella sua infanzia abitavano le sue avventure, vere o presunte, ma comunque reali, attraverso le quali immaginava e costruiva il proprio futuro… un avvenire dove i limiti non esistono, nel quale la fantasia e l’immaginazione possono tutto.
Liquid art system, a project founded by Franco Senesi, presents Matteo Pugliese’s first personal exhibition in Positano “Infinite Battaglie" (Endless Battle).
In Matteo Pugliese's work, the concept of limit plays a crucial role. This topic is fundamental not only as regards the series of those figures who struggle to emerge from walls – the “Extra Moenia” series Fuori dalle mura (Out of the walls) – but also as regards the “Custodi” (Guardians) series and, to a lesser extent, the Scarabei (Beetles) one.
 At a first glance, the three series do not only seem to differ but they also seem to be in contrast with each other: the “Extra Moenia” anguished and driven by sacred fervour; the “Custodi” hieratic and focused; the “Scarabei” playful and cheerful... Nevertheless, if we look more carefully, it is not difficult to find out the fil rouge that connects them: the limit, precisely. 

In ExtraMoenia, the limit is the presence of the wall itself. Is there anything better than a wall to represent the block, the conditioning that traps us and forces us? The intolerance towards this constraint translates into a struggle and an extreme effort only aiming at demolishing this prison and restore a – physical or mental – condition that the subject believes worthy and necessary. Tackling and going beyond this limit is the starting point and the opportunity for rebirth, for a new life, far from those compromises and frustrations that one had decided to accept for such a long time. 
We can quote several iconographic references for this series of sculptures, classical references like the Laocoonte group, the Renaissance ones like Michelangelo's Prigioni, or the mannerist ones like the Appennino by Gianbologna, but they would not diminish the complexity and the interest raised by the Extra Moenia; on the contrary, they highlight the universality of a topic that never ceased to appeal artists. 
In Custodi, the concept of limit is as important but – only seemingly – less evident. These figures need not to fight any longer because they have already won their struggle. The urge to break loose from the block translates into the awareness of being through it. Battles, wars and frustrations have been left behind and only the features necessary to win those battles are shown: a strong balance, a great awareness and determination. These concepts are expressed by overturning the traditional proportions (and this is in contrast with Extra Moenia): very large and steady feet, powerful and focused bodies, determined faces and aware gazes, often with half-closed eyes like someone who fears no threats. But, above all, there is a brand new element: irony, a feature that is clearly essential to finally accept and understand oneself and, subsequently, the whole world. Power and dynamism are still present, but they are not expressed by physical action and muscle tension but by expressing an announced – but not shown – strength. The lines of force do not outburst but they implode, chase each other among their own vortexes. 

Lastly, the Scarabei... in the ancient Egyptian culture they represented the cycle of endless rebirth and transformation of the human beings, and their magical-propitiatory function is clear. The beetle perpetuates the concept of solidity and strength of the two previous series. The mere comparison with the man (own weight, moved weight, distance) make them heroic. Here too, the contrast makes the concept of limit clear. Also Pugliese's Scarabei find their ideal place on the wall but, unlike the Extra Moenia, the wall is not a limit or a threat but an opportunity to show and talk about themselves... therefore showing not only their appearance but also their most intimate and peculiar side. Pugliese's Scarabei keep those dreams literally arisen for fun, during childhood. The artist decided to put his heroes in the hands of these works: the things or the toys of his – true or imagined, nonetheless real – childhood adventures, through which he used to imagine and build his own future... a limitless future, where fantasy and imagination can do anything. 
___________
Il progetto Liquid art system, con i suoi dipartimenti, White Room, Square Gallery, Studio Lab e Art Archive, propone un modo "glocale" di promuovere e commercializzare l'arte contemporanea.
The Liquid art system project, with its departments, White Room, Square Gallery, Studio Lab and Art Archive, proposes a “glocal” way to promote and sell contemporary art.
___________
Matteo Pugliese nasce a Milano nel 1969.
Nel 1978 la famiglia si trasferisce in Sardegna dove Matteo vivrà per 12 anni .
Già in questi anni emerge la passione per il disegno e la scultura, campi in cui si forma da autodidatta.
Terminati a Cagliari gli studi classici ritorna a Milano per frequentare l’università. Nel 1995 si laurea in lettere moderne all’Università Statale di Milano con una tesi di critica d’arte.
Nel 2001, spinto da alcuni amici, organizza e finanzia la sua prima mostra affittando uno spazio privato nel centro di Milano.
Da lì a un anno e mezzo tiene la prima mostra “ufficiale” presso una galleria di brera a Milano e pochi mesi dopo una personale a Bruxelles .
Attualmente i suoi lavori sono esposti in permanenza sia in gallerie italiane che estere : New York, Roma, Londra, Anversa, Lugano . I suoi lavori sono presentati alle fiere d’arte nazionali ed internazionali di maggior rilievo tra cui: Hong Kong Art Fair, Art Miami, Contemporary Istambul, ArtFirst (Bologna), Arco (Madrid), Fiac (Parigi).
Negli ultimi anni alcuni suoi lavori sono stati battuti dalle principali case d’asta (Christie’s, Sotheby’s, Bonham’s, Dorotheum) raggiungendo ottimi risultati.
E’ sposato e ha una figlia.
Vive e lavora tra Milano e Barcellona.
Matteo Pugliese was born in Milan in 1969.
In 1978 his family moved to Sardinia where Matteo lived for the next 12 years.
During this time he developed a strong love for drawing and sculpture and continued his art work without any formal education. After finishing his secondary school studies in classics in Cagliari, he returned toMilan to attend university.
In 1995 he was awarded his degree in Modern literature at the University of Milan with a graduation thesis on Art criticism.
Encouraged by friends, in 2001 he organised and financed his first solo exhibition renting private exhibition space in the centre of Milan. Only 18 months later he held his first “official” exhibition in a gallery in Brera, Milan, and after a few months he held a solo show in Brussels.
Today his works are on permanent display in galleries in Italy and major cities throughout the world: New York, Rome, Hong Kong, London, Antwerp, Lugano and have been shown at some of the most important Italian and international art fairs such as the Hong Kong Art Fair (Hong Kong), ArtFirst (Bologna), Arco (Madrid), and Fiac (Paris).
In recent years his pieces have been sold with considerable success at some of the world’s most prestigious fine art auction houses (Christie’s, Sotheby’s, Bonham’s, and Dorotheum).
Matteo Pugliese is married with one daughter.
He lives in Milan and Barcelona.

venerdì 24 luglio 2015




La Liquid art system, Vi aspetta domani 24 luglio all'inaugurazione della  mostra di Matteo Pugliese "Infinite Battaglie" alle ore 18.30  a cura di Marco Izzolino.
l'artista sarà presente presso la White Room Positano part of  Liquid art system  di Franco Senesi
Matteo Pugliese con Franco Senesi

Liquid art system, progetto fondato da Franco Senesi, presenta la prima mostra personale a Positano di Matteo Pugliese, “Infinite Battaglie”.
Nel lavoro di Matteo Pugliese il concetto del limite gioca un ruolo fondamentale. Questo tema è centrale non solo per la serie delle figure che lottano per emergere dalle pareti – la serie “Extra Moenia” Fuori dalle mura- ma anche per la serie dei “Custodi” e, seppure in misura minore, per quella degli Scarabei. Ad un primo sguardo le tre serie sembrano non solo differenti ma addirittura in antitesi tra loro: tormentati e mossi da sacro furore gli Extra Moenia, ieratici e centrati i Custodi, e ludici e spensierati gli Scarabei… Tuttavia ad un’indagine più attenta non è difficile scoprire il fil rouge che li tiene uniti; quello del limite appunto.

                                          Matteo Pugliese e Franco Senesi
Negli Extra Moenia questo limite è rappresentato dalla presenza del muro stesso. Cosa meglio di una parete rappresenta il blocco, il condizionamento che ci imprigiona e ci costringe? L’insofferenza verso questa costrizione si traduce allora in una lotta e in uno sforzo radicale che ha l’unico obbiettivo di scardinare questa prigione e ristabilire una condizione –fisica o mentale- che il soggetto ritiene meritevole e necessaria. L’affrontare e il superare detto limite diventa il punto di partenza e l’occasione per una rinascita, per una nuova vita, lontano dai compromessi e dalle frustrazioni che per troppo tempo si era deciso di accettare e tollerare. 
Si possono citare vari riferimenti iconografici per questa serie di sculture, riferimenti classici come il gruppo del Laocoonte, rinascimentali come i Prigioni di Michelangelo, o manieristi come l’Appennino del Gianbologna, ma questi non toglierebbero nulla alla complessità e all’interesse suscitato dagli Extra Moenia; ne sottolineano invece l’universalità del tema trattato, che mai ha smesso di attrarre gli artisti.


Nei Custodi il concetto del limite è altrettanto importante, solo - in apparenza - meno evidente. Queste figure non hanno più bisogno di lottare perché la loro battaglia l’hanno già vinta. La smania di liberarsi dal blocco si traduce ora nella consapevolezza di averlo attraversato. Battaglie, guerre e frustrazioni le hanno lasciate alle spalle e solo restano evidenti i requisiti, grazie ai quali queste guerre sono state vinte: un grande equilibrio, una profonda consapevolezza e una forte determinazione. Concetti questi   espressi attraverso lo stravolgimento delle proporzioni classiche (questo sì in netta antitesi con gli Extra Moenia): piedi enormi e sicuri, corpi possenti e centrati, visi decisi e sguardi consapevoli, spesso con gli occhi socchiusi di chi non teme più minaccia alcuna. Soprattutto compare un nuovo elemento prima assente, l’ironia; requisito evidentemente indispensabile per poter finalmente accettare e comprendere se stessi e, dunque, il mondo intero. L’ energia e il dinamismo sono però ancora ben presenti, ma non si manifestano più con l’azione fisica e la tensione muscolare bensì con l’espressione di una forza annunciata ma non esibita. Le linee di forza non esplodono più verso l’esterno ma implodono, si rincorrono tra i loro stessi vortici.
Infine gli scarabei… nella antica cultura egizia rappresentavano il ciclo di eterna rinascita e trasformazione degli esseri viventi ed è chiara la loro funzione magico-apotropaica. Lo scarabeo perpetua il concetto di solidità e di forza delle due serie precedenti. Il solo paragone con l’uomo (peso proprio, peso spostato, distanza percorsa, li rende eroici). Anche qui, per contrasto, ritorna chiaro il concetto del limite.

L'artista Matteo Pugliese, il gallerista  Franco Senesi e Walter Vaghi
 fonditore per le opere di Pugliese
presso la Fusioni d'Arte 3V di Origgio  (VA)
Gli Scarabei di Pugliese trovano anch’essi la loro collocazione ideale sulla parete, ma al contrario degli Extra Moenia per essi il muro non rappresenta un limite o una minaccia, ma una possibilità di mettersi in evidenza e raccontarsi… e mostrare così non solo il proprio aspetto esteriore, ma la parte più intima e caratteristica. Gli scarabei di Pugliese custodiscono i sogni nati letteralmente per gioco, da bambini. A questi lavori l’autore ha scelto di affidare i suoi eroi: gli oggetti o i giocattoli che nella sua infanzia abitavano le sue avventure, vere o presunte, ma comunque reali, attraverso le quali immaginava e costruiva il proprio futuro… un avvenire dove i limiti non esistono, nel quale la fantasia e l’immaginazione possono tutto.
Liquid art system, a project founded by Franco Senesi, presents Matteo Pugliese’s first personal exhibition in Positano “Infinite Battaglie" (Endless Battle).
In Matteo Pugliese's work, the concept of limit plays a crucial role. This topic is fundamental not only as regards the series of those figures who struggle to emerge from walls – the “Extra Moenia” series Fuori dalle mura (Out of the walls) – but also as regards the “Custodi” (Guardians) series and, to a lesser extent, the Scarabei (Beetles) one.
 At a first glance, the three series do not only seem to differ but they also seem to be in contrast with each other: the “Extra Moenia” anguished and driven by sacred fervour; the “Custodi” hieratic and focused; the “Scarabei” playful and cheerful... Nevertheless, if we look more carefully, it is not difficult to find out the fil rouge that connects them: the limit, precisely. 

In ExtraMoenia, the limit is the presence of the wall itself. Is there anything better than a wall to represent the block, the conditioning that traps us and forces us? The intolerance towards this constraint translates into a struggle and an extreme effort only aiming at demolishing this prison and restore a – physical or mental – condition that the subject believes worthy and necessary. Tackling and going beyond this limit is the starting point and the opportunity for rebirth, for a new life, far from those compromises and frustrations that one had decided to accept for such a long time. 
We can quote several iconographic references for this series of sculptures, classical references like the Laocoonte group, the Renaissance ones like Michelangelo's Prigioni, or the mannerist ones like the Appennino by Gianbologna, but they would not diminish the complexity and the interest raised by the Extra Moenia; on the contrary, they highlight the universality of a topic that never ceased to appeal artists. 
In Custodi, the concept of limit is as important but – only seemingly – less evident. These figures need not to fight any longer because they have already won their struggle. The urge to break loose from the block translates into the awareness of being through it. Battles, wars and frustrations have been left behind and only the features necessary to win those battles are shown: a strong balance, a great awareness and determination. These concepts are expressed by overturning the traditional proportions (and this is in contrast with Extra Moenia): very large and steady feet, powerful and focused bodies, determined faces and aware gazes, often with half-closed eyes like someone who fears no threats. But, above all, there is a brand new element: irony, a feature that is clearly essential to finally accept and understand oneself and, subsequently, the whole world. Power and dynamism are still present, but they are not expressed by physical action and muscle tension but by expressing an announced – but not shown – strength. The lines of force do not outburst but they implode, chase each other among their own vortexes. 

Lastly, the Scarabei... in the ancient Egyptian culture they represented the cycle of endless rebirth and transformation of the human beings, and their magical-propitiatory function is clear. The beetle perpetuates the concept of solidity and strength of the two previous series. The mere comparison with the man (own weight, moved weight, distance) make them heroic. Here too, the contrast makes the concept of limit clear. Also Pugliese's Scarabei find their ideal place on the wall but, unlike the Extra Moenia, the wall is not a limit or a threat but an opportunity to show and talk about themselves... therefore showing not only their appearance but also their most intimate and peculiar side. Pugliese's Scarabei keep those dreams literally arisen for fun, during childhood. The artist decided to put his heroes in the hands of these works: the things or the toys of his – true or imagined, nonetheless real – childhood adventures, through which he used to imagine and build his own future... a limitless future, where fantasy and imagination can do anything. 
___________
Il progetto Liquid art system, con i suoi dipartimenti, White Room, Square Gallery, Studio Lab e Art Archive, propone un modo "glocale" di promuovere e commercializzare l'arte contemporanea.
The Liquid art system project, with its departments, White Room, Square Gallery, Studio Lab and Art Archive, proposes a “glocal” way to promote and sell contemporary art.
___________
Matteo Pugliese nasce a Milano nel 1969.
Nel 1978 la famiglia si trasferisce in Sardegna dove Matteo vivrà per 12 anni .
Già in questi anni emerge la passione per il disegno e la scultura, campi in cui si forma da autodidatta.
Terminati a Cagliari gli studi classici ritorna a Milano per frequentare l’università. Nel 1995 si laurea in lettere moderne all’Università Statale di Milano con una tesi di critica d’arte.
Nel 2001, spinto da alcuni amici, organizza e finanzia la sua prima mostra affittando uno spazio privato nel centro di Milano.
Da lì a un anno e mezzo tiene la prima mostra “ufficiale” presso una galleria di brera a Milano e pochi mesi dopo una personale a Bruxelles .
Attualmente i suoi lavori sono esposti in permanenza sia in gallerie italiane che estere : New York, Roma, Londra, Anversa, Lugano . I suoi lavori sono presentati alle fiere d’arte nazionali ed internazionali di maggior rilievo tra cui: Hong Kong Art Fair, Art Miami, Contemporary Istambul, ArtFirst (Bologna), Arco (Madrid), Fiac (Parigi).
Negli ultimi anni alcuni suoi lavori sono stati battuti dalle principali case d’asta (Christie’s, Sotheby’s, Bonham’s, Dorotheum) raggiungendo ottimi risultati.
E’ sposato e ha una figlia.
Vive e lavora tra Milano e Barcellona.
Matteo Pugliese was born in Milan in 1969.
In 1978 his family moved to Sardinia where Matteo lived for the next 12 years.
During this time he developed a strong love for drawing and sculpture and continued his art work without any formal education. After finishing his secondary school studies in classics in Cagliari, he returned toMilan to attend university.
In 1995 he was awarded his degree in Modern literature at the University of Milan with a graduation thesis on Art criticism.
Encouraged by friends, in 2001 he organised and financed his first solo exhibition renting private exhibition space in the centre of Milan. Only 18 months later he held his first “official” exhibition in a gallery in Brera, Milan, and after a few months he held a solo show in Brussels.
Today his works are on permanent display in galleries in Italy and major cities throughout the world: New York, Rome, Hong Kong, London, Antwerp, Lugano and have been shown at some of the most important Italian and international art fairs such as the Hong Kong Art Fair (Hong Kong), ArtFirst (Bologna), Arco (Madrid), and Fiac (Paris).
In recent years his pieces have been sold with considerable success at some of the world’s most prestigious fine art auction houses (Christie’s, Sotheby’s, Bonham’s, and Dorotheum).
Matteo Pugliese is married with one daughter.
He lives in Milan and Barcelona.