A Nico
A Vittoria
A Giulia
a Marianna
A ...... Bang buum
A ...... Beng beng
A ...... bong bung bam Booommmmmm
sabato 29 giugno 2019
venerdì 28 giugno 2019
Procaccioli torna in mostra a Positano
Dopo il successo dello scorso anno presso la Liquid Art System di Capri, Matteo Procaccioli torna in mostra con “Vestiges”, nella sede Liquid di Positano, in via dei Mulini 16, opening venerdì 28 giugno ore 19.
Fotografie di grandi dimensioni, scelte per l’esposizione, raccontano i resti, le vestigia appunto, cioè delle tracce che la civiltà romana ha lasciato nel più straordinario sito archeologico del mondo, Pompei.
A seguito dell'indagine "urbanistica" delle Microcities e la ricerca dell'impatto della scomparsa dell'homo faber in Structures, Matteo Procaccioli si interroga ora sul concetto di resti umani, nel senso di rimanenze e tracce, in un percorso espositivo che racconta la pienezza del vuoto e, con essa, l'arte della memoria.
" Procaccioli indaga, anzi – stando all’etimo latino di vestigia – “investiga” un panorama che potremmo immaginare esausto, consunto dai miliardi di immagini prese dai turisti come souvenir e cartoline e selfie modificati con i filtri dello smartphone, e che invece riserva ancora scorci intatti, rappresentazioni, vergini” commenta il curatore della mostra Angelo Crespi.
“Di fatto le sue immagini dove non compare mai figura umana colgono, nel solco di uno stile ormai riconoscibile tra pittorialismo e precisionismo, le reliquie di pietra nella loro solitaria spaesatezza, che solo un colore a tratti lirico riesce a rendere meno distanti e algide. Il risultato di grande qualità offre allo spettatore la memoria dei fasti antichi nella solitudine spietata della contemporaneità, ma in una dimensione che non temiamo di definire “sacra”.
A seguito dell'indagine "urbanistica" delle Microcities e la ricerca dell'impatto della scomparsa dell'homo faber in Structures, Matteo Procaccioli si interroga ora sul concetto di resti umani, nel senso di rimanenze e tracce, in un percorso espositivo che racconta la pienezza del vuoto e, con essa, l'arte della memoria.
" Procaccioli indaga, anzi – stando all’etimo latino di vestigia – “investiga” un panorama che potremmo immaginare esausto, consunto dai miliardi di immagini prese dai turisti come souvenir e cartoline e selfie modificati con i filtri dello smartphone, e che invece riserva ancora scorci intatti, rappresentazioni, vergini” commenta il curatore della mostra Angelo Crespi.
“Di fatto le sue immagini dove non compare mai figura umana colgono, nel solco di uno stile ormai riconoscibile tra pittorialismo e precisionismo, le reliquie di pietra nella loro solitaria spaesatezza, che solo un colore a tratti lirico riesce a rendere meno distanti e algide. Il risultato di grande qualità offre allo spettatore la memoria dei fasti antichi nella solitudine spietata della contemporaneità, ma in una dimensione che non temiamo di definire “sacra”.
Matteo Procaccioli nasce a Jesi nel 1983. In seguito a una formazione artistica, da circa dieci anni, lavora con la fotografia. La sua ricerca, focalizzata sul tema del paesaggio urbano e non, si propone di cogliere il “tra”, il complesso momento di passaggio fra tradizione, storia e contemporaneità. Nei suoi lavori l’uomo è fisicamente assente, presente soltanto attraverso la testimonianza del suo passaggio nei vuoti sconfinati dei paesaggi silenziosi che li contraddistinguono. Non vi sono narrazioni, trame da scoprire, solo atmosfere dalle quali essere avvolti, coinvolti per essere trascinati all’interno dell’immagine. Nelle sue opere il tempo è sospeso, le diverse situazioni spaziali sono volutamente irriconoscibili, prive di riferimenti a situazioni precise. I suoi lavori nascono da un’elaborazione che coniuga tecniche tradizionali e innovative. La registrazione del reale è un punto di partenza obbligato per giungere all’opera finita, frutto di un cammino articolato, in cui l’artista opera fisicamente sulla matericità dell’immagine. Procaccioli, con punti di osservazioni diversi, che vanno dalla ricerca di verticalità, con riprese dal basso di maestose skyline cittadine alle visioni di città, fotografate a volo di uccello nel loro contesto naturale, pone le basi per una riconsiderazione del rapporto tra le strutture, lo spazio e la natura, la cui assenza, come nel caso dell’uomo, è un eloquente rimando alla sua imprescindibile presenza.
giovedì 27 giugno 2019
" C'era una volta a Positano" di Fabrizio Sabelli
Sabelli, antropologo economista, ha insegnato in Svizzera alla Facoltà di Lettere dell' Università di Neuchâtel all ' Institut Developpemt dell' Università di Ginevra, alla Facoltà scienze Comunicazione di Lugano e in altri atenei europei. Ha pubblicato diversi saggi. Per Alpes ha pubblicato " Le pezze a colori a Trastevere" "2017.
L'illustrazione della copertina è di Martne Lefevre.
" C'era una volta a Positano" è dedicato a Celeste, Ferdinando, Felice, Guido,Martine
Peppe, Nando, Enzo, Mimì, Salvatore e Michele.
Fabrizio Sabelli è a Positano per organizzare la prossima presentazione del suo primo libro
su Positano. “C’era un volta a
Positano”. – “Non sono uno scrittore, ma un raccontatore” mi dice l’autore.“E’ un romanzo “
fantastico” che si svolge in un prossimo futuro. E’ dedicato a tutti i
positanesi.
“ Mi piacerebbe che il
giorno della presentazione ci fossero persone che hanno letto il libro per averecosì un confronto , un dibattito.” “Nel libro racconto di personaggi e fatti e vissuti e avvenuti fin dal 1948. “
La presentazione avverrà probabilmente nel mese di ottobre quando i positanesi saranno più liberi dagli impegni stagionali mi dice Maria Rosaria Manzini. Lo sapremo al più presto
Enzo Esposito mi racconta che l’autore ha vissuto lunghi periodi a Positano. Quindi ha conosciuto bene la realtà di quei tempi. Molti dei personaggi sono veramente esistiti e vere le loro storie . I nomi ovviamente per privacy sono stati cambiati.
mercoledì 26 giugno 2019
Positano: acconciature e cappelli per ogni occasione
che caldo che fa!
oooh wonderful!
Maria Rosaria adora i cappelli e così vedendo il mio post mi ha mandato questa divertente foto
lunedì 24 giugno 2019
San Giovanni
AUGURI A TUTTI I GIOVANNI E GIOVANNE!
oggi Positano festeggia San Giovanni, la sua chiesetta ormai abbandonata da tutti nell'omonima via.
il dipinto del santo prima del restauro.
Via San Giovanni a Positano
venerdì 21 giugno 2019
accadde il 22 giugno
A
36 anni dalla scomparsa di Emanuela, è ancora “silenzi e misteri”. Sabato
prossimo è previsto un sit in piazza Apollinare a Roma alle 17:30, dove la
famiglia Orlandi tornerà a chiedere giustizia.
Il
fratello Pietro denuncia all’Adnkronos "Mi auguro che nonostante il
silenzio l'indagine e il loro lavoro stia andando avanti”
giovedì 20 giugno 2019
Positano: Bandiera Blu 2019
il manifesto del comune di Positano che annuncia "Festa Positanese".
in quest'ambito, alle ore 18:30 uno spettacolo di musica e danza popolare allieterà i presenti a cura dell'associazione Positano senza Tiempo, in seguito all'apertura del Lido Positano.
Ubaldo con l'assessore Giuseppe Guida
alle ore 19.30 avverrà la cerimonia di conferimento della bandiera blu sulla Spiaggia Grande.
A seguire il Positano Jazz festival con Davide Cantarella, Latin Jazz Salsa Project.
(ovviamente tutte le foto provengono dal mio archivio)
organizzato dal Comune di Positano, con Lido Positano, Bandiera Blu, Marevivo.
Praiano: 15° edizione Festival della Tradizione
Il Festival della Tradizione di Praiano è un progetto artistico/musicale divenuto negli anni un luogo
di incontro delle tradizioni musicali di tutte le regioni italiane e non solo.
Nel corso delle ultime quattordici edizioni, il Festival ha ospitato numerosi musicisti provenienti da
ogni parte d’Italia, espressioni delle rispettive aree folcloristiche, di culture e stili differenti.
L’edizione 2019 prevede tre appuntamenti musicali in Piazza San Luca e un appuntamento in
Piazza San Gennaro, a partire da sabato 22 giugno.
I primi ad esibirsi saranno I Vesuviani, un gruppo di musicisti professionisti accomunati dalla
passione per la musica partenopea. Seguirà, giovedì 4 luglio, un gruppo di musica popolare tutto al
femminile Le Cuntesse, con la partecipazione straordinaria di Enzo Gragnaniello.
Il 14 luglio sarà la volta del gruppo blues partenopeo Ventinove e Trenta, mentre, il 21 settembre,
chiuderà la rassegna il gruppo Ars Nova Napoli con un repertorio vario, aperto alle molteplicisonorità del sud con connessioni con il rebetiko greco e la musica balcanica.
Il festival è organizzato dal Comune di Praiano in collaborazione con l’Associazione Pelagos e
la direzione artistica dell’Associazione Acquariosonoro - Napoli.
Ingresso Libero
INFO: tel. 089874557
www.festivaldellatradizione.it
martedì 18 giugno 2019
Les Étoiles a cura di Daniele Cipriani al Ravenna Festival
UN MOSAICO DI GRANDE DANZA NELLA CITTÀ DEI MOSAICI
Les Étoiles a cura di Daniele Cipriani al Ravenna Festival 16 luglio 2019
Bakhtiyar Adamzhan (Teatro dell’Opera di Astana)
Costantine Allen (Dutch National Ballet)
Sergio Bernal (Balletto Nazionale di Spagna)
Dorothée Gilbert (Opéra de Paris)
Kimin Kim (Teatro Mariinsky di San Pietroburgo)
Liudmila Konovalova (Teatro dell'Opera di Vienna)
Liudmila Konovalova (Teatro dell'Opera di Vienna)
Alena Kovaleva (Teatro Bolshoi di Mosca)
Hugo Marchand(Opéra de Paris)
Tatiana Melnik (Hungarian State Opera)
Tatiana Melnik (Hungarian State Opera)
Jacopo Tissi (Teatro Bolshoi di Mosca)
Anna Tsygankova (Dutch National Ballet)
“Un mosaico di grande danza”, così il suo direttore artistico Daniele Cipriani definisce il gala cult Les Étoiles che, dopo i successi mietuti a Roma ed in altre città, arriva il 16 luglio alle ore 21.30 al Palazzo Mauro de André, nell’ambito del Ravenna Festival, e proprio nella città dei mosaici.
Il gala internazionale Les Étoiles permette, infatti, di vedere concentrati in un unico spettacolo i brani più sensazionali del repertorio di tradizione, ad esempio passi a due tratti da Il lago dei cigni, Don Chisciotte, Il Corsaro, Diana e Atteone, insieme a brani dei grandi coreografi del Novecento come Balanchine (Diamonds, Tschaikovsky pas de deux) o altri di sofisticata modernità firmati dai coreografi sulla cresta dell’onda oggi, come Wheeldon o Millepied. A interpretare questi brani ci sono alcune tra le étoile (il termine francese che significa stella e con cui vengono tradizionalmente definite le stelle del balletto) più eccitanti del momento, provenienti dai maggiori teatri del mondo.
“Sono come tante tessere di squisita fattura che, tutte insieme, formano un magnifico mosaico in movimento”, prosegue Cipriani promettendo i “virtuosismi sulle punte e in volo” che sono diventati sinonimi di Les Étoiles e che non mancano mai di mandare in visibilio il pubblico.
Ad eseguirli al Palazzo Mauro de André, Daniele Cipriani ha chiamato Kimin Kim (Teatro Mariinsky di Pietroburgo), Liudmila Konovalova (Vienna State Opera Ballet), Dorothée Gilbert e Hugo Marchand (Opéra de Paris), Jacopo Tissi e Alena Kovaleva (Teatro Bolshoi di Mosca), Bakhtiyar Adamzhan (Opera di Astana, Kazakhistan), Tatiana Melnik (Opera di Stato Ungherese), Constantine Allen e Anna Tsygankova (Balletto Nazionale Olandese), Sergio Bernal (Balletto Nazionale Spagnolo).
L’eccellenza è la formula grazie a cui Les Étoiles può definirsi il gala di balletto per eccellenza, al Parco della Musica di Roma (che ha visto, a gennaio, 5.000 spettatori), come in prestigiosi teatri quali La Fenice di Venezia e il Teatro Lirico di Cagliari; lo scorso anno un’edizione speciale di Les Étoiles è stato il primo gala di balletto ad andare in scena nel Bahrein.
Daniele Cipriani ci tiene a sottolineare che la carta davvero vincente di Les Étoiles, oltre all’internazionalità (dei suoi interpreti, delle compagnie da cui provengono, delle musiche e dei coreografi) che trasmette un messaggio importante in questo momento di profonde divisioni, è l’armonia. Conclude Cipriani: “L’armonia di cui la grande danza si fa portatrice è una qualità che nasce nel movimento e nel gesto delle grandi étoile grazie al rigore dello studio e dell’addestramento quotidiani, ma anche all’amore che loro provano nei confronti della loro arte e alla generosità con cui trasmettono la sua bellezza al pubblico. E allo stesso modo in cui i visitatori restano incantati dall’armonia delle volte stellate dei meravigliosi mosaici ravennati, gli spettatori di Les Étoiles potranno realmente dire di assistere all’armonia delle sfere, o meglio delle stelle danzanti!”
lunedì 17 giugno 2019
morte ZEFFIRELLI
I funerali martedì alle 11 nel Duomo . Il feretro è stato accolto dal sindaco Nardella. Sulla bara la sciarpa della Fiorentina. Lutto cittadino anche a Positano indetto dal Sindaco Michele De Lucia. Una delegazione della Città Verticale sarà presente domani a Firenze per i funerali
sabato 15 giugno 2019
San Vito Community - a Carabinieri, Guardia di Finanza, Ufficio Marittimo e Polizia Municipale
San Vito Community quest’anno è alla VII° edizione. Gli organizzatori si propongono di premiare ogni anno chi si propone verso un impegno e la dedizione del proprio operato come ponte di collegamento verso il nostro territorio. Quest’anno verranno premiati con una targa:
Il Comando dei carabinieri di Positano “ per l'alto valore di difesa della sicurezza nazionale “
Comando Polizia Municipale Positano: Per il lavoro quotidiano e puntuale nel mantenimento del decoro di Positano tanto apprezzato nel Mondo
Tenenza Guardia di Finanza Positano: " per l'impegno costante nella tutela e salvaaguardia delle risorse economiche del Paese"
Ufficio marittimo guardia Costiera Positano "Per la costante cura del patrimonio balneare della città fiore all' occhiello dei Positanesi"
Ovviamente le foto sono d'archivio !
Buon San Vito a tutti venerdì 14 giugno 2019
RABARAMA ... continua...
Un opera di Rabarana in bronzo e dipinto a mano. Misura: 40,5x32,5x16
Ora esposta a Positano presso la “Italian FineArt Gallery"di Maria Mucciolo.
Rabarama oggi alla “Italian FineArt Gallery"di Maria Mucciolo. |
Paola Epifani, in arte è " RABARAMA ", nasce a Roma nel '69, ma vive e lavora a Padova. Nel 1991 si laurea all' accademia delle Belle Arti di Venezia. E' figlia d'arte, essenzialmente è una scultrice e le sue opere vengono presentate e premiate in tutto il Mondo conquistando Critica e pubblico.
Tra i tanti successi quello del 2011 alla 54°Biennale di Venezia con l'opera "Monumentale Abbandono", realizzata in marmo di Carrara.
Alcuni suoi cataloghi
Più recentemente, nel 2015 RABARAMA ha vinto il Concorso indetto dal Comune di Vallo Della Lucania. A seguito di questa vittoria è stata realizzata LEUD, la più grande opera marmorea realizzata dall' artista. Questa scultura si può ammirare nel centro storico del paese.
Rabarama ha un innato talento poliedrico creando opere non solo in marmo ma anche in bronzo dipinto, terracotta, vetro e pietre rare, inclusioni di resina. Le sue opere sono esposte in tutte le più grandi Gallerie e Musei dei vari continenti. In questi giorni l'artista è in Costiera, tra Positano e Praiano ospite del " Piccolo Sant'Andrea Luxury Hotel, in via Campo,15
(vedi anche servizio precedente cliccando sul link https://positanomylife.blogspot.com/2019/06/rabarama-positano.html
Il suo alias artistico deriva dal sanscrito. Ha affermato in un’intervista su The Art Post: “Procedendo con la mia ricerca e lo studio di antiche filosofie, i cui simboli mi hanno ispirata ed ho poi inserito nelle mie opere, ho potuto scoprire che Rabarama è composto da due parole: RABA indica un simbolo o un segno, mentre RAMA è legato alla divinità. Quindi il mio nome d’arte si ricollega al “segno divino”, che mi auguro essere in qualche modo sempre presente in ogni mia opera.”
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