....Ho parenti anche quì. Due cari zii, che in più di una occasione mi hanno ospitato e adottato nel corso della mia vita. Desideravo tanto andarli a trovare. Quindi Vi propongo una immagine di Lucca: è la piazza dell'Anfiteatro a forma ellittica chiusa, fù edificata sui resti di un anfiteatro romano risalente al II e I secolo a.C.. La piazza fù costruita nel medioevo e chiamata "Parlasco" perchè i lucchesi usavano incontrarsi e discutere dei loro problemi e dei loro affari. Venne usata come deposito di sale, come polveriera e anche come carcere. Vi si accede attraverso quattro porte. Oggi il suo perimetro ospita numerosi sfiziosi bar, ristoranti, negozietti di souvenir, e di prodotti tipici della zona, come l'olio. Lucca fu fondata dai liguri su un isola del fiume Serchio, occupata prima dagli etruschi nel V sec. a.C. e nel 180 a. C. divenne una colonia romana. La città di Lucca vanta la nascita del compositore Giacomo Puccini. Nelle sue vicinanze c'è Collodi oggi provincia di Pistoia, frazione in cui nacque la madre del creatore di Pinocchio.
sabato 27 ottobre 2007
venerdì 26 ottobre 2007
IN GITA: FIRENZE
Nel tornare a casa, a Roma, mi sono fermato a Firenze dove ho dei cari parenti. Tanti anni fa ho studiato e vissuto per qualche anno nel capoluogo toscano. E' stato forte il desiderio di fare una visita al Piazzale Michelangelo. Ricordi di ragazzo: ci si andava in due o tre amici a fare i" tramontari " e le strangers merihane e inglesi ci cascavano sempre. Il tramonto da lì è sempre strepitoso.
giovedì 25 ottobre 2007
QUANDO LA FOTO E' BELLA....E COLPISCE
La campagna pubblicitaria ideata dal Ministero della " Sanità, Pane Amore e Sanità", realizzata da Oliviero Toscani raccoglie molte critiche, io non le condivido. Dicono che e' costata troppo, all'incirca 1 milione e mezzo di euro, ma chi fa queste critiche ho l'impressione che non conosca molto bene i costi di una campagna pubblicitaria a copertura nazionale: costo del fotografo, della modella, la stampa e l' affissione dei manifesti etc. etc. C' è chi avrebbe preferito indire un bando di concorso. " Ridicolo" penso, magari a qualche raccomandato di qualche politico ???. Oliviero Toscani è geniale nella pubblicità e i messaggi delle sue foto rimangono nella mente di chi le vede. La foto è bella, e il messaggio arriva diretto al cuore e alla mente del pubblico. L'ho vista per la prima volta pochi giorni fa arrivando alla stazione Centrale di Milano e mi ha colpito immediatamente. Incuriosito dall' efficacia del suo messaggio sono andato a curiosare su Internet e ho scoperto il resto.... Poi l'ho rivista a Bologna , Firenze e Roma. Brava, è anche la giovane modella che interpreta l’ infermierina che ti sorride e ammicca con ottimismo. Ti rassicura, ti dà fiducia, la voglia di affidarti alle sue cure. Si ! Oliviero Toscani ha colpito ancora. (M.C.)
lunedì 22 ottobre 2007
POSITANO: C’ERA UNA VOLTA……..
Ho ritrovato questo antico documento, uno stralcio di difesa dettato dall’ avv. Nicola Amore davanti la Gran Corte Criminale di Napoli nel 1858 per un delitto avvenuto a Positano. L’italiano è arcaico e il linguaggio “ avvocatese”, portate pazienza. Chi l’ha scritto non ha certo amato Positano, ma è sempre una interessante testimonianza.
"Arrogi a questa impossibilità di conghietturare alcun miglioramento nello stato atmosferico
de' giorni successivi, che la stesa situazione tipografica di Positano minacciava, in caso di differimento, di far restare a bada colà quei due magistrati della Gran Corte, senza nè potere eseguire esattamente le operazioni ad essi affidate, nè ricondursi alla capitale.
E per fermo chi non ha avuto mai la sventura di recarsi d' inverno a Positano, a questo paese incastonato entro un seno di mare ed a ridosso di una montagna, cha tutto induce a pensare di essere stata una furtiva costruzione di qualche orda di corsari, non può comprendere i disagi del nostro viaggio e ciò che sarebbe stato di noi se si fosse ulteriormente indugiato l'esperimento di fatto. Basti dire che all'uscire dalla città di Vietri per la volta di Positano è un ardito viaggiatore chi può reggere a cavallo, e che i più accorti non possono a meno di farsi trasportare in una bussola. Basti il dire che dopo aver percorso a questo modo un lungo tratto di cammino ora per traghetti, ora per affannose salite, ora rasente un precipizio dove ad ogni passo ti si stringe il cuore dallo spavento, si arriva ad un punto oltre il quale non giova più neppure il trasporto sulle braccia dei facchini: ed è, quando superato il giogo della montagna s'incomincia a discendere giù per la china. Perocchè da quel punto ti si mostra al di sotto la interminata superficie del mare, e con questa spaventevole veduta innanzi agli occhi è forza camminare ancora lungo tempo per trabalzi e per sentieri scoscesi e curveilinei, che farebbero aggirare il cervello anche all'uomo più aitante e balioso, se a quando non ghermisse una pietra per suo sostegno spingendosi innanzi quasi carpone sul suolo. Aggiungasi il vento che spira costantemente a qull’altezza , e nel dì del nostro viaggio forse più impetuoso che mai, il vento che ad ogni rincalzo dal suo soffio ti fa restare allibito per tema di non essere isbonzolato per quei dirupi , e potrà il lettore formarsi una idea comunque inadeguata del modo come noi dovemmo giungere trafelati al luogo dell’ esperimento. E fosse almeno quì finito lo strapazzo, e si fosse almeno trovato al termine di sì faticoso viaggio tale un paese da rassettarci lo spirito, da sbizzarrirci l’inquieta fantasia. Noi trovammo invece un paese composto non di case, ma di stamberghe tutte affumicate e rovinanti: non di strade su cui fosse stato possibile di muover ritti nella persona,ma di una ordinanza di scaglioni pei quali è d’uopo scendere e risalire a gran fatica: non abitato infine che da marinai e da navarchi; ed in conseguenza non parrà più strano se ridotti in quel luogo, alla minaccia di quel tempo più fiero e burrascoso che avrebbe per più giorni reso impossibile ogni nostro ritorno, si fosse anelato da tutti di spacciarsi il più presto possibile delle operazioni ordinate dalla Gran Corte. E quanto fosse stata in tutti L’ansietà di obiettare il più presto da quel luogo, lo rivela ciò che accadde dopo l’esperimento, al primo schiarirsi dell’ indomani; perrocchè allora, messa da banda ogni convenienza, chi per primo potè fuggire fuggì, senza nemmeno un’addio a coloro che restavano. Noi, che per l’addietro non avevamo giammai viaggiato per mare, fummo non pertanto i primi ad afidarci su una barca per non ricalcare più quella strada così affannosamente percorsa nekl giorno innanzi. Appresso a noi fece il somigliante il difensore degli imputati. Il giudice delegato tentennò un momento per timore del vento, il quale incalzava di nuovo non senza minaccia di pioggia; ma bentosto all’ide i poter essere obbligato a rimanersi colà per lungo tempo, rompendo ogni indugio, spiccassi anch’egli su di una barca, e via per Napoli.
L’unico sentimento insomma che tutti c’invase fu di abbandonare senza perdita di tempo quella caverna di paese, che porta scritto nelle sue mura il miserando destino che l’aspetta, di essere un giorno o stritolata da qualche franam, o sommersa dal mare. "
(Nicola Amore 1858 ---- foto e copyrait di Giulio Rispoli)
AUTOMOBILISMO, F1: GRAZIE FERRARI, GRAZIE RAIKKONEN
Alcune prime pagine dei giornali italiani di oggi con le foto di Raikkonen che ha conquistato il titolo mondiale in F1 2007. Grande festa in Italia dopo la doppietta delle Rosse di Maranello al GP del Brasile ultima gara per la conquista del titolo mondiale; Il finlandese Kimi Raikkonen vince davanti a Felipe Massa. Lo spagnolo Alonso, già campione del Mondo è staccato in terza posizione. Il suo rivale, il britannico Hamilton che avrebbe potuto vincere il mondiale piloti al suo esordio in F1 arriva dopo una rimonta strepitosa al settimo posto.
sabato 20 ottobre 2007
UNA GITA A MILANO 3: IL DUOMO
UNA GITA A MILANO: HOST 2007
Chef durante una loro performance davanti al pubblico.
Si è aperta ieri nel nuovo Polo fieristico di Milano a Rho-Pero, ideato dall' architetto Fuksas, Host 2007, il Salone Internazionale dell' ospitalità Professionale. " International Exhibition of the Hospitality Industry. Nella sua superfice di 2.000.000 mq e di un area espositiva di 350.000mq gli espositori provenienti da tutto il mondo sono 1,865 ed occupano un area netta di 110.000mq. Il Salone dell'Ospitalità raccoglie i produttori, i rappresentanti gli albergatori e gli imprenditori interessati nella ristorazione,e all'industria alberghiera. Là si può trovare veramente di tutto, dalla macchina del gelato al forno più sofisticato. Dall' affettatrici per salumi ai frigo e congelatori. Grandissima l’affluenza di pubblico nella giornata di oggi. La Manifestazione chiuderà il prossimo 23 ottobre.
mercoledì 17 ottobre 2007
CURIOSITA': LADRI DI BICICLETTE...
....Era il Titolo di un film di Vittorio De Sica del 1948 considerato un capolavoro del neoralismo cinematografico italiano. Il film nasce da un romanzodel 1945 di luigi Bartolini e adattato per il grande schermo da Cesare Zavattini. La trama si svolgeva a Roma. La foto, invece è del 2006 ed è stata scattata a Milano, in un parcheggio di biciclette in Corso Garibaldi. Chissà, mi chiedo, siccome dicono che i ladri sono da noi al sud, a Milano, parcheggiano solo le ruote e si portano la bici a casa ?... Ma sarà proprio così ? M.C.
lunedì 15 ottobre 2007
FANTASIA di EDUARDO
Sono nelle Capitale, fà freddo, dalla finestra di casa vedo i pini del Don Orione, e non più il mare della Costiera e la Punta di Praiano. Da fuori , non più i silenzi del nostro paese rotti solo dal vento e dalle campane delle chiesette, ma il rombo delle auto e delle moto che sfecciano pericolosamente sulla strada. Le Mans e Monza sono niente in confronto.....oziando per casa ho ritrovato un vecchio libro edito da Gli Struzzi '76, "Le poesie di Eduardo". Una in particolare mi ha colpito: FANTASIA
Pigliammoce sta vita cumme vene,
llassammo for''a porta 'a pucundria,
mparammece a campà c' 'a fantasia:
nce sta cosa cchiù bella pè campà?
'A fantasia se sceta ogne matina,
comme si fosse prencepe rignante,
affonna 'e mane aperte i nt' 'e brillante
e nun s' 'e ppiglia: che s' 'e ppiglia a ffà?
E che curredo tene! Nu mantiello
ca lice cchiù d' 'o sole e nun è d'oro;
quanno se mena ncuollo stu tesoro,
abbaglia 'a vista: nun se può guardà.
Pò tene nu relogio cumpiacente,
cu sissanta minute d'allegria,
mmiez' 'o quarante liegge: FANTASIA
e fa tà-tì, tà- tì, nun fa tì-tà
una foto d'archivio di massimo capodanno
sabato 13 ottobre 2007
POSITANO: QUARTIERI APERTI; CHIESA NUOVA
La "Città arroccata" questa sera ha ospitato nei suoi vicoli e stadine la manifestazione " Quartieri aperti". Lungo la intermibabile scalinata di Chiesa Nuova, gli abitanti offrivano ai visitatori vino rosso e bianco locale, sangrilla, maccheroni, una pasta e ceci, finita troppo presto per il bis e un impareggiabile spezzatino. Su in cima alla scalinata la irrefrenabile e incontenibile Clementina (S) ha interpretato le storie delle donne di quelle contrade. Bravissima nell' interpretazione della "A livella" e nel recitare una poesia dedicata a suo padre, Salvatore un pittore, un artista naif molto amato nel Quartiere positanese. La performance di Clementina Apuzzo è stata accompagnata dalla chitarre del pittore Franco Cava ( d ). Nella tarda serata ci saranno balli e canti tradizionali a cura di un gruppo musicale di Benevento e “ I Tammore” di Postano.
giovedì 11 ottobre 2007
POSITANO: UN ARCHIVIO STORICO
Due foto di Giulio Rispoli degli anni ’40. Nella foto di sinistra, un bastimento ormeggiato alla Marina. Nel libro “ POSITANO ieri ed oggi”, Giulio scriveva: “… i velieri scaricavano pozzolana e poi, se ci riuscivano rubavano la sabbia delle nostre spiagge…”. A destra, un gozzo tirato in secca per una violenta mareggiata. " ... ogni mareggiata era un avvenimento spettacolare." continua mio suocero " ...Quando si spargeva la voce che il mare si stava montando fino allo "Stradone", da tutto il paese la gente scendeva alla Marina; calavano dalla Chiesa Nuova persino i contadini delle montagne, e si incontravano tipi che per mesi non si erano mai visti. Appena il mare si era calmato si percorreva lentamente la spiaggia, in cerca di oggetti depositati dalle ondate : Spesso si trovavano monetine smarrite, talvolta un gioiello...
E’ mio desiderio fare un appello a tutti i positanesi e le Autorità Competenti per collaborare a creare un archivio fotografico storico del paese. Basterebbe inviarmi una loro vecchia foto di Positano o se non vogliono disfarsene, telefonarmi e contattarmi. Sarò Io a venirVi a trovare con la mia nikon e così potrò riprodurre la vostra foto, e prendere tutti i dati che la riguardano, l'autore i personaggi raffigurati, il luogo di ripresa. Insomma una didascalia completa che la possa anche datare nel tempo. Sarebbe anche giusto che una volta raccolto, archiviato e completato delle notizie sia la Biblioteca o il Comune a conservarlo con cura e a gestirlo magari con un libro o un sito internet. Credo che sarebbe bello e doveroso creare un archivio storico fotografico sulla perla della Costiera Amalfitana dove quando noi non ci saremo più, i nostri figli e nipoti potranno ricordarsi di un passato a loro sconosciuto.
(Massimo Capodanno)
(Massimo Capodanno)
PESCA: LA CIANCIOLA
Una cianciola sta pescando nelle acque antistanti Praiano, nella Costiera Amalfitana.
Queste imbarcazioni da pesca che navigano sotto costa individuano i branchi di pesce con lo
scandaglio, lo accerchiano con una rete detta a "circuizione " e tirano sù portando in superfice
tutto quello che c'è sotto. Si seleziona il pescato, il pesce da una parte , e lo scarto composto
da bottiglie, lattine rugginose e tantissimi altri rifiuti lo ributtano in mare tutto nello stesso
posto. I pescatori locali quando poi caleranno in mare le loro reti tradizionali come la monofilo,
la schietta o il classico tramaglio che posato sul fondo per prendere delle gustosissime triglie, dentici,saraghi, scorfani o ricciole portano a bordo tante schifezze di ogni genere causando il più delle volte strappi e tagli nelle maglie.
di massimo capodanno
mercoledì 10 ottobre 2007
LA CHIESA NUOVA
...vista e fotografata da massimo capodanno dal negozio di Sosò, al Prisco.
In occasione della manifestazione "Positano Quartieri Alti 07" per i turisti che desiderano scoprire i quartieri positanesi, la loro storia e cultura i loro cibi. Sabato prossimo, 13 ottobre sarà aperta al pubblico e farà da cornice d’eventi e rappresentazioni sceniche, con il gemellaggio di Turillo in provincia di Benevento."Dedicated to the discovery of the characteristic corners of Positano, old tales, traditional food tasting, games and music". La festa, unica nella Costiera Amalfitana, avrà inizio alle 18.00 con giochi e intrattenimenti per i bambini e l'apertura degli stand di Benevento che venderanno i prodotti tipici della Provincia. Alle 19.00, nella Chiesa di S. Maria delle Grazie si terrà un concerto. A seguire, un percorso guidato attraverso i vicoli del Quartiere allietato da spettacoli di musica, danze e rievocazioni a cura dell' Ass. PositanoArte. Alle 21.00, balli e canti a cura del gruppo musicale popolare della Provincia di Benevento. Seguiranno i balli e i canti tradizionali del gruppo positanese "I Tammore".
In occasione della manifestazione "Positano Quartieri Alti 07" per i turisti che desiderano scoprire i quartieri positanesi, la loro storia e cultura i loro cibi. Sabato prossimo, 13 ottobre sarà aperta al pubblico e farà da cornice d’eventi e rappresentazioni sceniche, con il gemellaggio di Turillo in provincia di Benevento."Dedicated to the discovery of the characteristic corners of Positano, old tales, traditional food tasting, games and music". La festa, unica nella Costiera Amalfitana, avrà inizio alle 18.00 con giochi e intrattenimenti per i bambini e l'apertura degli stand di Benevento che venderanno i prodotti tipici della Provincia. Alle 19.00, nella Chiesa di S. Maria delle Grazie si terrà un concerto. A seguire, un percorso guidato attraverso i vicoli del Quartiere allietato da spettacoli di musica, danze e rievocazioni a cura dell' Ass. PositanoArte. Alle 21.00, balli e canti a cura del gruppo musicale popolare della Provincia di Benevento. Seguiranno i balli e i canti tradizionali del gruppo positanese "I Tammore".
martedì 9 ottobre 2007
TAGLI A COMUNITA' MONTANE, MA REGIONE CERCA DI SALVARLE
La nuova Finanziaria prevede che non ci saranno più " Comunità montane sul mare". Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa Linda Lanzillotta, Ministro per gli Affari Regionali. Il piano del Ministro prevede un preciso requisito: l'80% del territorio deve stare ad una altezza di 600mt dal mare sulle Alpi e 500mt sugli Appennini. Se questa disposizione sul riordino della Legge sulla Comunita' Montane dovesse passare, ( La regione Campania vuole salvare i comuni a rischio) parecchi Comuni sono a rischio tagli. Quanti e quali siano è presto per dirlo. Certo è che delle 27 Comunità campane non tutte corrispondono a questo preciso requisito come: Vietri sul Mare sulla Costiera Amalfitana e Piano di Sorrento nella penisola sorrettina . Massimo Capodanno /CD
domenica 7 ottobre 2007
FESTEGGIATA LA MADONNA DEL ROSARIO A POSITANO
I positanesi hanno festeggiato questa sera, domenica 7 ottobre, la Madonna del Rosario ai Mulini. La processione guidata dal parroco don Giulio Caldiero è partita dall’omonima piazza per raggiungere la località La Sponda. Al suo arrivo dalla spiaggia sono stati sparati i fuochi artificiali.
un servizio di massimo capodanno e la sua Nikon
SCACCHI: JUDIT POLGAR A POSITANO
La giocatrice di scacchi ungherese Judit Polgar, fotografata ieri sera sulla terrazza del Hotel Pupetto nella romantica e splendida cornice positanese della spiaggia di Fornillo. La 31enne scacchista più forte della storia, ha accettato l'invito del Circolo Scacchistico di Positano dove ieri sera in una simultanea ha incontrato una trentina di avversari tra cui gli allievi del vivaio di Positano, il sindaco Domenico Marrone e la campionessa italiana under 20, la diciannovenne napoletana Maria De Rosa . foto di massimo capodanno
UN LIBRO DA NON PERDERE: SFREGIO
di Francesco De Filippo, 17,00 euro : Edito da Mondadori
L’autore, Francesco De Filippo, è un napoletano trapiantato a Roma, dove fà il giornalista. " SFREGIO" è la sua terza esperienza letteraria e lo ha dedicato ad Andrea Camilleri suo maestro, a Svel. a Paolo Cecere, fratello. Ai napoletani. E' una storia d'amore, è una storia napoletana, è una storia di camorra, di malavita organizzata. Il romanzo è scritto con moltissime battute e frasi in dialetto napoletano, a volte sono comiche, altre drammatiche e danno più atmosfera e forza alla vicenda. Francesco racconta di Gennarino Sorrentino, uno scugnizzo sveglio e obbediente che non lavora ma " Campa". Gennarì è abilissimo nell’arte di arrangiarsi quotidianamente per non farsi mancare niente, ma nel quartiere fa ‘cattive amicizie’ e ben presto viene notato dai capi della camorra che gli affideranno incarichi sempre più importanti e di fiducia. Gennarino, che vuole solo campà diventa, in breve tempo un criminale di Fiducia e di punta nel crimine organizzato. Verrà coinvolto nel narcotraffico internazionale dove i corrieri sono avvenentissime prostitute d'alto bordo. Partecipa ad azioni di pestaggio e omicidi. Quando Gennarino arriva ai vertici dell'organizzazione, Pamè, la giovane moglie disperata perche il marito fà parte della camorra lo lascia portandosi via i figli. Ma al culmine del degrado Gennarì si riprenderà è riescirà a dare una svolta alla sua vita.“Il messaggio è forte: -dice Francesco De Filippo- si può cambiare, si può dire di ‘no’ e si deve cambiare la storia di Napoli perché la camorra si può sconfiggere.” Ho sentito per telefono l'autore per un breve commento: " Mò Teng' a fa'" mi risponde e mi promette che quanto prima mi telefona o mi scrive due righe.
Mi ha scritto: Nonostante tutte le dediche in epigrafe, Sfregio è un libro dedicato ai ragazzi dei quartieri difficili di Napoli. Ai tredicenni, ai quindicenni di Scampia, della Sanità, di Mater Dei, della Pignasecca: alle ragazze prosperose si nota, dalle pance scoperte come è di moda, un leggero e prematuro trabocco di adipe, e, dagli occhi, una provocante voluttà naturale; nei maschi è evidente l’adolescenziale desiderio di strafare sempre temperato da un atteggiamento vigile, indotto: nei territori di caccia occorre sempre fare attenzione.
Sono i ragazzi buoni, sani, quelli che si tengono alla larga dai satrapi della camorra; si aggrappano ai pali, alle maniglie delle fioriere di cemento, alle borsette delle madri, alle portiere degli autobus per non essere risucchiati dalla bora della criminalità.
Sono i ragazzi che – se nati a Pistoia, Bergamo, Vienna, a Munster, a Lille – vedresti lavorare in un hotel di lusso, in una banca, dare calci a un pallone in uno stadio affollato, qualcuno primeggiare nell’arena dell’imprenditoria. Gli stessi che a Napoli nella realtà finiranno per barcamenarsi tra un operatore corrotto della Asl e uno scaldabagno da aggiustare, le cambiali per la cucina nuova e una dose da procurarsi; qualcuno sfodererà raffiche di kalashnikov e poi la pagherà cara.
Tutto si svolgerà in modo maledettamente inconsapevole, con una velocità impercettibile.
Ecco, io spero che questi ragazzi possano un giorno avere le stesse chance di vita dei loro coetanei nati qualche centinaio di chilometri più a Nord, flettere i muscoli come una fionda a blocchi di partenza fissati per tutti sulla stessa linea prima dello sparo (a salve) che dà il via: bianchi, neri, gialli, grassi, alti e magri.
Sono i ragazzi buoni, sani, quelli che si tengono alla larga dai satrapi della camorra; si aggrappano ai pali, alle maniglie delle fioriere di cemento, alle borsette delle madri, alle portiere degli autobus per non essere risucchiati dalla bora della criminalità.
Sono i ragazzi che – se nati a Pistoia, Bergamo, Vienna, a Munster, a Lille – vedresti lavorare in un hotel di lusso, in una banca, dare calci a un pallone in uno stadio affollato, qualcuno primeggiare nell’arena dell’imprenditoria. Gli stessi che a Napoli nella realtà finiranno per barcamenarsi tra un operatore corrotto della Asl e uno scaldabagno da aggiustare, le cambiali per la cucina nuova e una dose da procurarsi; qualcuno sfodererà raffiche di kalashnikov e poi la pagherà cara.
Tutto si svolgerà in modo maledettamente inconsapevole, con una velocità impercettibile.
Ecco, io spero che questi ragazzi possano un giorno avere le stesse chance di vita dei loro coetanei nati qualche centinaio di chilometri più a Nord, flettere i muscoli come una fionda a blocchi di partenza fissati per tutti sulla stessa linea prima dello sparo (a salve) che dà il via: bianchi, neri, gialli, grassi, alti e magri.
venerdì 5 ottobre 2007
POSITANO FESTEGGIA LA MADONNA DEL ROSARIO
Domenica sera i positanesi festeggeranno la Madonna del Rosario. La processione partirà dalla Chiesa in piazza dei Mulini, guidata dal parroco don Giulio Caldiero. Nella serata di sabato ci sarà una veglia per le donne positanesi malate che purtroppo non sono ancora tornate a casa per la gravità delle loro condizioni. Tantissimi sono i positanesi che attendono questo avvenimento e si prevede una grande affluenza di cittadini per la processione con la venerata statua della Vergine.La chiesa in piazza dei Mulini, intitolata alla Madonna del Rosario è stata per tanti anni chiusa al culto. L’anno scorso, il 7 ottobre con una sentitissima cerimonia è stata riaperta al pubblico.Questa chiesa, l’unica che ha l’altare rivolto ad ovest e non ad est, è quanto resta dell’antico monastero che si estendeva tutt’intorno e al di sotto dell’attuale livello stradale. Era ricca d’opere d’arte, andate distrutte e disperse. Alcune lapidi sepolcrali e, sul lato sinistro dell’ingresso, un sarcofago romano con la rappresentazione del mito di Bacco sono le uniche, residue testimonianze del suo antico splendore. Le origini di questa chiesa si perdono nei meandri della storia, si sa che nel 1614 venne donata ai frati benedettini che vi fondarono un monastero, soppresso nel 1652 da papa Clemente X per il limitato numero di frati e perché il crollo del costone di tufo su cui sorgeva aveva fatto rovinare anche l’ala sinistra, come evidenziano i resti di strutture murarie parzialmente sepolte, rendendolo insicuro. La chiesa, spogliata di gran parte dei suoi tesori, fu trasformata in tribunale. In seguito, restituita al culto, divenne sede della congrega del SS. Rosario. E’ composta da un’unica navata rettangolare con volta a botte lunettata con finestre in alto. L’abside semicircolare è sormontata da un tamburo e da una cupola sulla quale si eleva una lanternina cieca in tufo. Ammirevole è il frontone principale e il portale laterale, entrambi in tufo pipernoide con decorazioni a rilievo. A destra dell’ingresso, un capitello composito ed altri elementi di spoglio del prospetto seicentesco della chiesa Madre,fanno da base ad una croce nera posta a memoria di missioni di padri passionisti. (un ringraziamento a Don Giulio per la sua collaborazione) foto di massimo capodanno
FLORA: LA DATURA
Questa mattina mi sono svegliato più tardi del solito.
" Non tengo genio..." a scendere dal letto e fare " qualcosa ".
Nico ha aperto la finestra, fuori c'è foschia, era foschia, il sole è coperto. Nocelle non si vede, segno di malo tiempo, e nelle parti alte di Montepertuso si alzano sottili fili di fumo, qualcuno brucia foglie e rami secchi. Sembra di essere dentro uno di quei fumetti western dove gli indiani Navajos fanno i segnali di fumo alla vista dell' intruso viso pallido. Ma percepisco anche un sottile profumo che sale dal giardino. Non capisco, così, " mi soso ", mi alzo dal letto e mi affaccio.
Sorpresa delle sorprese. L'arbustello di Datura che mi ha regalato mia cugina Carla l'anno scorso è tutto fiorito. Scendo a fotografarlo per ricordo. A soli tre metri il suo profumo ti stordisce.
Incuriosito dalla datura vado a sbirciare su Google.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera: è un genere di piante della famiglia delle Solanaceae, originario dell'Asia e dell'America. Il nome deriva dalla parola sanscrita Dathura, comprende specie erbacee annuali, perenni, arbustive, e più raramente arboree, piante caratteristiche dei climi temperati, hanno una fioritura ricca con corolle grandi tubolari colorate di bianco candido, crema o violetto dal profumo intenso e persistente, altezza da 1 a 3 m.
Le Datura vengono coltivate come piante ornamentali nei giardini delle zone a clima mite, per macchie isolate e per aiuole, le specie arbustive; per fascie fiorite le specie annuali; con clima invernale rigido si preferisce la coltivazione in vaso; alcune specie velenose vengono utilizzate come piante medicinali. La datura teme il gelo e il ristagno idrico.
giovedì 4 ottobre 2007
FESTIVITA': MARIA SS. DEL ROSARIO
Oggi sono iniziati i lavori per gli addobbi della chiesetta in Piazza dei Mulini a Positano per i festeggiamenti in onore di Maria Santissima del Rosario che saranno solennemente celebrati il prossimo 6 e 7 ottobre. La chiesa, rimasta chiusa per circa 30 anni per ragioni di restauro e agibilità è la più antica di Positano e faceva di un antichissimo monastero crollato e ormai inesistente. Un particolare curioso della chiesa è l’altare che non è rivolto verso est ma verso ovest . L'interno un tempo era ricco di dipinti, oggi purtroppo tutti dispersi. E' rimasta solo la statua lignea della Vergine, un opera che risale al '700, di alta fattura e finemente dipinta. L’antica chiesa è stata riaperta al culto l’anno scorso 7 ottobre con il ritorno della statua della Madonna dopo un lungo e accurato restauro realizzato da maestri napoletani. La Madonna è stata fatta scendere in un auto scoperta e seguita da una processione guidata dal parroco don Giulio Caldiero attraversando mezzo paese, dalla Chiesa Nuova fino alla sottostante piazza dei Mulini. Anche quest’anno si prevede una grande affluenza di cittadini per la processione con la venerata statua della Vergine.
Nella foto d'archivio del 7 ottobre 2006 di Massimo Capodanno i positanesi dei Mulini depongono sull'altare la statua restaurata di Maria SS. del Rosario.
SABATO. 10,00 accoglienza catechistica dei ragazzi delle scuole 18,00 Rosario cantato e celebrazione della Santa Messa nella Parrocchia 21,00 Nella chiesa di Maria SS. del Rosario la Veglia di preghiera per le nostre sorelle ammalate DOMENICA 07,30 Celebrazione delle sante Messe nella Chiesa di Maria SS. del Rosario ai Mulini.11.00 Supplica alla Madonna nella Chiesa di Maria SS. del Rosario18,00 Rosario e S.Messa nella Chiesa di Maria SS.del Rosario. A seguire la processione con la venerata statua della VergineA chiudere i festeggiamenti sarà la Banda di " Città di Serino" e il gruppo musicale " Discede". L'illuminazione è curata dalla ditta Saggese
Nella foto d'archivio del 7 ottobre 2006 di Massimo Capodanno i positanesi dei Mulini depongono sull'altare la statua restaurata di Maria SS. del Rosario.
SABATO. 10,00 accoglienza catechistica dei ragazzi delle scuole 18,00 Rosario cantato e celebrazione della Santa Messa nella Parrocchia 21,00 Nella chiesa di Maria SS. del Rosario la Veglia di preghiera per le nostre sorelle ammalate DOMENICA 07,30 Celebrazione delle sante Messe nella Chiesa di Maria SS. del Rosario ai Mulini.11.00 Supplica alla Madonna nella Chiesa di Maria SS. del Rosario18,00 Rosario e S.Messa nella Chiesa di Maria SS.del Rosario. A seguire la processione con la venerata statua della VergineA chiudere i festeggiamenti sarà la Banda di " Città di Serino" e il gruppo musicale " Discede". L'illuminazione è curata dalla ditta Saggese
mercoledì 3 ottobre 2007
IL MARE COME DISCARICA
GB:I PEPERONCINI METTONO IN ALLARME LA POLIZIA LONDINESE
Ieri pomeriggio intorno alle 16,30 una densa nube pungente ha spaventato i londinesi del quartiere di Soho per diverse ore. Arrivati sul posto, pompieri, poliziotti e squadre speciali hanno fatto irruzione in un ristorante thailandese, il Thai Cottage e tra lo stupore generle, le forze dell' ordine si sono resi conto che non si trattava di un altro attentato terroristico ma più semplicemente di un momento della preparazione di una salsa tipica siamese a bese di peperoncino il Nam prik Pao. Sui fornelli si stava arrostendo in un pentolone 4 chili di peperoncini.
lunedì 1 ottobre 2007
ARTE: PITTURA
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