già tersicorea, coreografa e docente di tecnica della danza classica (metodo Vaganova)
Nel 1976 si diploma presso l’accademia delle belle arti di
Napoli, conseguendo l’abilitazione all’insegnamento della storia dell’arte. Nel 1977 debutta come ballerina nel corpo di
ballo del teatro di San Carlo di Napoli.
Nel 1978 si diploma in danza classica presso il centro studi danze di Valeria
Lombardi a Napoli, sua città natale. Si perfeziona in seguito studiando con
Rossella Hightower, Lupov, Margherita Trayanova, Zarko Prebil, Miro
Zolan, Irina Trofimova. Ha danzato
in diverse compagnie ed enti lirici tra
i quali : il teatro comunale di Bologna, il
teatro Politeama di Lecce, e per 11 anni per il teatro di San Carlo di
Napoli, coprendo anche ruoli da solista e danzando quasi tutto il repertorio
classico al fianco di : Carla Fracci,
Elisabetta Terabust, Raffaele Paganini, Rudolf Nureyev, Anna Razzi, Paolo Bortoluzzi,
interpretando Coreografie di : Joseph Lazzini, Ugo Dell’Ara, Mario
Pistoni, Alicia Alonso. Realizza la sua prima coreografia per il teatro
Politeama di Lecce nell’opera “Andrea
Chenier”. Nel 1987 é stata
Coreografa della compagnia di Riccardo Pazzaglia.
Da allora ha creato
oltre trenta balletti originali, dei
quali ha firmato i soggetti, le ricerche musicali e le coreografie. Nel
1990 consegue l’abilitazione all’insegnamento della
tecnica classica presso l’accademia “A. Vaganova” di San Pietroburgo. Si è dedicata come
coreografa al recupero artistico della tarantella, impegnandosi in un lavoro di
ricerca coreutica etnofolclorica per il quale nel 2000 ha ricevuto il Premio
Positano per l’arte della Danza “
Léonide Massine”.
Nel 2001
ha registrato per la F.lli Fabbri
editori il video per la
collana dedicata alla danza “Ballando” lezioni di tarantella. Dal 1978
a tutt’oggi dirige le due scuole di danza che ha fondato, la prima a Piano di Sorrento e la
seconda a Napoli sulla collina di Posillipo presso L’ Istituto
F. Denza dei Padri barnabiti. Molte
sono le sue allieve che si sono affermate nel mondo professionale della danza e
dello spettacolo come : Rosina Fabiana, Antonella Lauro, Mario Izzo, Martina La Ragione , Veronica Maya ,
Floriana Monici, , Manuela Zero e Valentina Schisa. Dal 2003 al
2005 e’ stata presidente della
F.I.D.A.P.A. per la penisola Sorrentina. Dal 2008 aderisce con le sue
allieve, e partecipa con le sue coreografie al progetto “leggere per…ballare”, ideato dalla F.N.A.S.D. oggetto di un protocollo d’intesa con il ministero
della pubblica istruzione, patrocinato dal ministero della gioventù e delle
pari opportunità.
Nel 2009 il comune di Piano di Sorrento le ha conferito la medaglia d’oro, per il lavoro artistico e culturale, operato in Penisola
Sorrentina, in 30 anni di attività. Nel 2010 ha collaborato quale esperta per
la danza, al progetto “Scuole Aperte”
promosso dall’assessorato all’istruzione della regione Campania. Dal 2011 è vice presidente di
“ Campania Arte Danza ” .
Associazione che riunisce alcune scuole di danza della Campania.
Nel 2012 ha ideato il progetto di divulgazione pratico
e teorico della danza “Danza… non solo
arte “ . che promuove con alcuni suoi allievi
presso le scuole elementari e medie della Campania. Nello stesso anno ha
partecipato ai corsi di aggiornamento per insegnanti della tecnica
classica, presso la scuola del teatro di
San Carlo di Napoli e presso l’accademia del teatro alla Scala di Milano.
I compiti in un momento di pausa
Siria
Federica
«C'era una stella che danzava e sotto quella sono nata.»
· Di William Shakespeare. ·
Obliare la realtà all'esterno della sala e meditare esclusivamente sulle sensazioni che il mio fisico mi trasmette. Posso aver trascorso delle ore che mi hanno completamente svigorita; posso aver litigato con la mia migliore amica, perso le chiavi di casa ,aver passato una giornata "no stop", ma uscita da lì, da quella sala, da quell'Eden degli Angeli Danzanti, non rammento neanche una di quelle cose negative che mi affliggevano qualche ora prima. La danza è disciplina, lavoro, insegnamento, comunicazione. Con essa risparmio parole che magari altri non capirebbero e stabilisco un linguaggio universale, familiare a tutti. Mi dà piacere, mi rende libera e mi conforta dall'impossibilità che noi umani abbiamo di volare come gli uccelli; mi fa avvicinare al Cielo, al Sacro, all'Infinito. È un'arte sublime, sempre diversa, simile a volare, che alla fine di ogni performance lascia il mio cuore battere forte, sperando in una prossima volta. Ho iniziato a frequentare la mia scuola di danza all'età di tre anni per migliorare il portamento. Adesso ne ho sedici e continuo a dedicare gran parte del mio tempo, libero e non, a lei. Alla mia passione più grande. Al linguaggio nascosto dell'anima. A nessuno importa se non sei bravo nella danza. Solo alzati e... danza! La mia scuola presenta al suo interno insegnanti qualificati, sale adatte, un giusto approccio verso lo studio di quest'arte, lezioni diverse di vari stili di danza, dal classico all'hip hop, ma soprattutto tanta voglia di migliorarsi, perché quando si danza è facile passare dal bello al ridicolo a distanza di un soffio. I più grandi ballerini non sono grandi per il loro livello tecnico. Sono grandi per la loro passione. E noi? Noi da grandi saremo dottoresse, casalinghe, insegnati, avvocati o ingegneri, ma la danza, quella con la "D" maiuscola, avrà lasciato dentro di noi qualcosa che va oltre la corretta esecuzione di un "grand battemente".
Obliare la realtà all'esterno della sala e meditare esclusivamente sulle sensazioni che il mio fisico mi trasmette. Posso aver trascorso delle ore che mi hanno completamente svigorita; posso aver litigato con la mia migliore amica, perso le chiavi di casa ,aver passato una giornata "no stop", ma uscita da lì, da quella sala, da quell'Eden degli Angeli Danzanti, non rammento neanche una di quelle cose negative che mi affliggevano qualche ora prima. La danza è disciplina, lavoro, insegnamento, comunicazione. Con essa risparmio parole che magari altri non capirebbero e stabilisco un linguaggio universale, familiare a tutti. Mi dà piacere, mi rende libera e mi conforta dall'impossibilità che noi umani abbiamo di volare come gli uccelli; mi fa avvicinare al Cielo, al Sacro, all'Infinito. È un'arte sublime, sempre diversa, simile a volare, che alla fine di ogni performance lascia il mio cuore battere forte, sperando in una prossima volta. Ho iniziato a frequentare la mia scuola di danza all'età di tre anni per migliorare il portamento. Adesso ne ho sedici e continuo a dedicare gran parte del mio tempo, libero e non, a lei. Alla mia passione più grande. Al linguaggio nascosto dell'anima. A nessuno importa se non sei bravo nella danza. Solo alzati e... danza! La mia scuola presenta al suo interno insegnanti qualificati, sale adatte, un giusto approccio verso lo studio di quest'arte, lezioni diverse di vari stili di danza, dal classico all'hip hop, ma soprattutto tanta voglia di migliorarsi, perché quando si danza è facile passare dal bello al ridicolo a distanza di un soffio. I più grandi ballerini non sono grandi per il loro livello tecnico. Sono grandi per la loro passione. E noi? Noi da grandi saremo dottoresse, casalinghe, insegnati, avvocati o ingegneri, ma la danza, quella con la "D" maiuscola, avrà lasciato dentro di noi qualcosa che va oltre la corretta esecuzione di un "grand battemente".
Elisabetta
La Maestra Maura Soldatini con i più piccoli.
La Maestra Maura con la sua assistente Federica
Il professor Pasqual Lengo, docente di scienze motorie liceo scientifico "Silvestri" di Portici, in un lungo articolo scrive: "La danza classica ha tutti i requisiti per proporsi come un'attivita che, non solo non tende ad aggravare i para-dismorfismi del rachide, ma addirittura svolge un'azione correttiva sia a livello fisico che di schema corporeo." e "...LA DANZA FA PRENDERE COSCIENZA DEL PROPRIO CORPO con le ore ed ore di studio alla sbarra di fronte ad uno specchio. E non in ultimo educa al ritmo e segue lo sviluppo psicomotorio dell'allievo in base alla sua eta. Pensate che sia poco? Non ci sono altre attività motorie che possano essere così specifiche nel trattamento degli squilibri posturali, e quindi scoliosi e danza classica possono e devono andare d'accordo. Se vi verrà detto che l'eccessiva mobilizzazione del rachide è un deterrente alla guarigione anche questo è sbagliato, in quanto lo sviluppo e l'elasticità della muscolutura intrinseca della colonna vertebrale è il presupposto di una corretta postura. Chiunque vi dirà il contrario non solo non sta facendo gli interessi dell'allievo, ma sta proponendo un modello vecchio e basato su presupposti poco scientifici e del tutto inesatti o cerca di dirottare l'allievo ad attività e pratiche più vantaggiose economicamente per altri."