Gli alunni del Liceo “ Publio Virgilio Marone” di Meta hanno presentato nella sala Consiliare del Comune di Positano il Murale “ NON TACETE !”. Nel programma un dibattito , con lo scopo di dire no alla violenza di genere, di far conoscere i valori che donne nel corso della storia, hanno difeso e ancora oggi si battono per difendere tutti i diritti umani .
Alunni e docenti del Marone che oggi hanno presentato in Municipio il progetto
"La Consapevolezza della legalità"
Segue un monologo recitato da Federica Lisi per la regia di Gian Maria Talamo.
A moderare l'evento è Michele Cinque , direttore di Positano News --- Presenti il vice sindaco di Positano Francesco Fusco – Introduce la prof.ssa Carmela Sicignano.
Federica ...
La prima
volta che sono morta fu un’esecuzione. Fu mio padre. Non mi permise di vivere
un nuovo amore
La seconda volta fu mio marito, disse che gli
mancavo di rispetto.
Poi sono morta ancora, per strada, mentre lui perdeva la testa, io perdevo la vita.
Qualche volta sono morta per caso.
Ma la volta dopo no. Mi prese a martellate.
La sesta volta mi investi con l’auto e mi diede fuoco.
Qualche giorno dopo mi accoltellò, per togliermi i figli.
L’ottava volta mi fracassò la testa. Poi sono morta ancora, per strada, mentre lui perdeva la testa, io perdevo la vita.
Qualche volta sono morta per caso.
Ma la volta dopo no. Mi prese a martellate.
La sesta volta mi investi con l’auto e mi diede fuoco.
Qualche giorno dopo mi accoltellò, per togliermi i figli.
E anche la volta dopo
E quella dopo
Finchè ad aprile, mi strinse la gola fino a soffocarmi
Poi mi uccise ancora, uccise me e mia figlia, è quello fu il dolore più grande.
La tredicesima volta se ne parlò poco, ero solo una prostituta
Le altre 2 volte invece io trovai il coraggio di parlarne, ma non servì a nulla. Nessuno fermò quelle pistole
Come nessuno fermò quelle mani che mi strangolarono ancora a soli 19 anni, abbandonandomi nel bosco.
O sotto un motorino, come pochi giorni dopo.
Poi ancora mi sparò alla nuca, perchè non ebbe il coraggio di guardarmi negli occhi mentre morivo.
Spesso siamo state uccise insieme, perchè insieme ci difendevamo
La ventesima volta che sono morta, sono morta nel sonno, senza accorgermi di quel proiettile nella testa.
Poi mi perseguitò per un anno, così quando mi accoltellò, in verità mi liberò.
Nello stesso giorno, uccidendomi ancora, ancora mi diede fuoco
Giorni dopo mi sgozzò per strada
Poi mi uccise davanti alle mie figlie
La venticinquesima volta sembrava un film americano. Mi inseguì, mi tagliò la strada con l’auto, e mi freddò con un colpo di pistola
Poi mi bruciò ancora, dentro la mia casa
Mi sparò fra la gente
Mi buttò dalla finestra
E ancora tante, tante coltellate
Ma quelle che mi hanno fatto più male, sono state quelle che mi ha dato davanti al mio bambino
La trentesima volta che sono morta io lo avevo gia’ denunciato sei volte.
E ancora mi uccise perchè pensava lo tradissi
Perchè mi ero rifatta una vita
Perchè mi ero solo separata
Perchè non gli piacevo più
Perchè non mi piaceva più
Per una bottiglia di troppo
Per stanchezza
Perchè portavo in grembo il suo bambino
Perchè sapevo troppe cose di lui
Perchè non voleva nient’altro da me
Mi uccise mentre andavo al lavoro
Mentre correvo
Mentre prendevo il sole
La quarantacinquesima volta che sono morta, si denunciò da solo
La volta dopo morì perchè non ebbi il coraggio di denunciare
Poi mi uccise perchè stavo male
la cinquantesima volta provò ad uccidere anche i miei figli, e questo non glielo perdono
Poi si suicidò dopo avermi ucciso
e questo lo fece altre volte
Tante altre volte
Spesso sono morta senza sapere perché
Ma la cinquantacinquesima volta sapevo perchè, difendevo mia figlia, e ci uccise entrambe
poi mi uccise per liberarsi di me
E ancora mi uccise quando oramai non c’era più tanta vita davanti
La sessantesima volta mi uccise perchè non sapeva voltare pagina
E poi altre 50 volte sono morta lo scorso anno
e continuerò a morire
perchè chi mi dovrebbe ignorare, mi uccide
chi mi dovrebbe aiutare, mi uccide
chi mi dovrebbe capire, mi uccide
chi mi dovrebbe proteggere mi uccide
chi mi dovrebbe amare, mi uccide.
Ecco .... Si tratta delle presentazione di un Calendario contro il femminicidio realizzato da alcuni studenti del " Liceo Marone" di Meta all' interno di un progetto voluto e seguito dalla Professoressa Sicignano che ha seguito anche la realizzazione di un murales contro la violenza di genere all'interno del Liceo. (Gian Maria)
Chiedo a Federica , artista a tutto campo, un suo " parere":
" Allora si tratta di una manifestazione contro la violenza sulle donne e contro il femminicidio. Io personalmente reciterò un testo scritto da Giammaria Talamo nella quale porterò la testimonianza di quasi tutti i casi di femminicidio del 2014 se non erro, o comunque di uno di questi anni precedenti. Poi ci sarà anche la presentazione di un progetto creato da alunni del Publio Virgilio Marone insieme ad una loro docente . Non ti so dire molto sul progetto perché non me ne hanno parlato nello specifico"
La Prof. Carmela Sicignano e la prof Angela de Rosa coordinatrici del progetto "La Consapevolezza della legalità" così mi spiegano: " La presentazione del Murales " Non Tacete ! " e del calendario solidale 2018 è un evento che si inserisce nelle attività del Progetto " La consapevolezza della legalità" del Liceo Publio Virgilio Marone, di Meta, La durata è triennale. Sia il Calendario che il Murales rappresentano un iter di conoscenza sul cammino femminile contro il silenzio della storia e delle Istituzioni, Insieme agli alunni DICIAMO NO! alla violenza di genere.
Il Calendario risponde anche ad un' esigenza di solidarietà nei confronti di ammalati di cancro con disagio economico. "
La Prof. Carmela Sicignano e la prof Angela de Rosa coordinatrici del progetto "La Consapevolezza della legalità" così mi spiegano: " La presentazione del Murales " Non Tacete ! " e del calendario solidale 2018 è un evento che si inserisce nelle attività del Progetto " La consapevolezza della legalità" del Liceo Publio Virgilio Marone, di Meta, La durata è triennale. Sia il Calendario che il Murales rappresentano un iter di conoscenza sul cammino femminile contro il silenzio della storia e delle Istituzioni, Insieme agli alunni DICIAMO NO! alla violenza di genere.
Il Calendario risponde anche ad un' esigenza di solidarietà nei confronti di ammalati di cancro con disagio economico. "
il Calendario creato e realizzato dagli alunni del Liceo Marone
sotto la guida della Pro Sicignano
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