giovedì 6 luglio 2017

Ciao Zia Anna

 

Zia Anna era la Zia d’America. Dopo aver sposato Jesse Gambardella, nato in America ma figlio di positanesi, si trasferì a New York. Si stabilirono a Brooklyn e misero su famiglia – due figlie Emilia e Carol – e avevano un negozio di frutta e verdura: “Nicola, vivevamo a Broccoletti”, mi diceva ridendo, “avevamo una grocery ed era tutto così diverso da qui, quando sarai grande magari ci andrai!”. La Buca di Bacco stava cambiando pelle: non era più il Caffè Flavio Gioia, approdo di aristocratici e artisti internazionali, ma si stava trasformando in una vera e propria impresa. E così complici sia il “boom della ripresa” che l’euforia della Dolce Vita dopo anni trascorsi lì zia Anna decise con tutto il seguito di tornare a Positano..


il giorno del matrimonio


Zia Anna e Carla e tutto lo straff della vecchia cucina.
Una foto scattata dalla  " finestrella"
in via Teglia.
 
Con gli anni, le ricette della Zia – importate dagli Stati Uniti e mescolate con quelle della pasticceria tradizionale napoletana - , spopolano tra positanesi e non: il suo plumcake diventa un must così come i brownies e le indimenticabili torte al cioccolato. Arrivava alla Buca a metà mattina e insieme alla sorella – e alla nipote Carla poi – lavoravano sodo nella vecchia pasticceria. Era bello vederle all’opera ogni mattina scendendo per le scale che portano alla spiaggia. Da una finestrella la salutavo e poi all’ora di pranzo tornavo per il solito panino.
Mi mancheranno la sua lucidità e la sua generosità.
Porterò sempre con me un bel ricordo di te, Zia d’America.

Nicola Capodanno



zia Anna sul terrazzo della Buca 
 
80° compleanno, molto commossa nel ricevere la splendida
preparata dalla nipote Carla

a passeggio con le amiche

anche a casa stava sempre in cucina a preparare piatti prelibati
per la famiglia
 
 


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