mercoledì 6 agosto 2008
ARTE: PITTURA; ED WITTSTEIN ESPONE AL MEDITERRANEO
Dopodomani,dopo due anni, Ed Wittstein inaugura una nuova mostra composta da trenta acquerelli che il pittore americano ha dipinto dalla metà degli anni Settanta ad oggi, in gran parte dedicati alla vita e alla gente di Positano. L' appuntamento per la vernice sarà dunque Venerdì 8 agosto alle 19,30 nei locali della Galleria -ristorante Mediterraneo a Positano e la mostra sarà visitabile fino all'11 di settembre. Nel testo indroduttivo del catologo, Massimo Bignardi scrive:
“La sua è una narrazione semplice, affidata a pochi tratteggi di un segno corsivo eseguito a matita che fa, a volte, da cloison, in pratica da contorno che accoglie il colore e lo trattiene affinché imprima nella memoria la tersa luminosità che scivola giù, nella gola, da Monte Pertuso. In altre opere, quelle soprattutto databili alla metà degli anni Settanta, il segno è scavato nella nudità del foglio bianco, netto così come richiede la sintesi compositiva che fa leva sulla suggestione di impianti matissiani, abitati da un’intensa luminosità profusa da colori puri e saturi. Oppure, lo si rileva dai lavori dei primi del Duemila, affida il racconto ad un segno sfumato, vibrante, che l’artista ricava passando con il palmo della mano – quasi una dolce carezza sulla pelle dell’immagine – sul contorno lasciato dalla matita, conferendogli un alone, una leggera sfumatura, insomma donando alla forma o alla figura un’aura che le allontana dal reale. Nella molteplicità delle sue raffigurazioni, vale a dire le diversissime e numerose postazioni dalle quali l’artista guarda la scena nella sua complessità di luogo di vita – dell’indigena quotidianità – e di transito, la pittura di Ed Wittstein si fa motivo di un modo di essere a Positano; voglio dire che essa si fa pratica immaginativa, specchio di una condizione. Gli spazi che il segno costruisce sono abitati da un’umanità che l’artista ha scovato negli angoli di case a strapiombo sul mare, nel tempo di ‘posa’ della spiaggia affollata di ombrelloni ma, anche, di gesti, di figure, soprattutto di sguardi che incrociano quello della sua pittura”.
Ed fotografato a Positano mentre fa la spesa. Vietata la riproduzione. Foto Massimo Capodanno.
Edwin Frank Wittstein nasce nel 1929 a Mount Vernon, New York a solo 45 minuti “da Broadway che progettò di conquistare un giorno come un Disegnatore Scenico per il Teatro … e così fece. Studia nelle grandi scuole a New York City: Disegno di Moda alla Parsons, la Storia a N.Y.U., il Teatro al Dramatic Workshop di Irwin Piscator e la Pittura al Copper Union spesso sovrapponendo studio e lavoro allo stesso tempo. A 16 anni ha abbreviato il suo nome a Ed Wittstein e comincia a disegnare per repertorio estivo del Theater Off-Broadway. Impara il mestiere dai libri ma ache improvvisandolo. Si è sempre considerato un “artista” non solo un disegnatore. Nel 1949, comincia a lavorare per il NBC nei primi giorni della televisione in diretta. Scopre l’Europa e disegna per la televisione sperimentale della RAI a Torino e a Roma e per una serie di film. Torna a New York ove continua a designare per la televisione; per le opere liriche come La Boheme, Così Fan Tutte, Cavalleria Rusticana e Boris Gudonov. Crea il disegno di produzione per la commedia del arte musicale The Fantasticks presso l’ Off-Broadway , uno dei musical più longevo nella storia. Disegna per l’opera, il teatro, il cinema ed il balletto su testi di Gogol, Moliere, Sartre, Aristofane, Gertrude Stein, James Joyce, Samuel Becket e Tennessee Williams. Ha lavorato per Woody Allen come disegnatore di produzione per Bananas e Play It Again, Sam. A Positano incontra Franco Zeffirelli ed insieme creano Endless Love, con Brooke Shields. Ha lavorato con tanti artisti brillanti come Zero Mostel, John Guilgud, Lotte Lenya, Glenn Close e con dei registi come Mike Nichols, Harold Pinter, Jack Cole and Jerome Robbins. Ha esposto in tanti musei: Parish Museum, Cooper-Hewitt, Hammond Museum, Galleria Adam e, di recente, presso la Galleria Leslie/Lohman di New York.
Ed Wittstein giunge a Positano nel 1955 per incontrare Edna Lewis, al tempo animatrice del Positano Art Workshop: s’innamora del sole, del mare, delle montagne e della gente e da allora, in tutti questi decenni, è stato sempre “tutto bene”. È quanto testimoniano i numerosissimi disegni e gli schizzi, segnati, spesso, da mordace umorismo, dal divertimento e l’eccentricità.
La sua prima mostra a Positano è stata alla Galleria Gargiulo/Lopel, poi al Palazzo Murat, alla Galleria Idea d’Arte e adesso, da diversi anni al Galleria-ristorante mediterraneo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento