lunedì 7 dicembre 2020

giornata aviazione civile ..

 


Cento diciasette  anni fa, il 17 Dicembre 1903, sulle dune sabbiose di Kitty Hawk, in

America, nella Carolina del Nord, l’uomo realizzò il sogno che aveva cullato per

secoli. L’ingegno umano spinse a 36 metri di distanza un insieme di tela e assi di


legno, mosso da un motore e due eliche. Incerto e traballante, l’apparecchio,

battezzato Flyer dai suoi inventori, i fratelli Wright, si librò in aria a 3 metri di

altezza. Durò solo una manciata di secondi, ma fu il primo volo a motore del mondo,

che trasse ispirazione anche dal genio di Leonardo. 

Un balzo così breve impresse una svolta al corso della storia. Dall’esitazione di

quegli istanti alle poche ore necessarie, oggi, per collegare popoli e continenti con

potenti aeroplani, la storia del volo si è ammanta di fascino. Sogni e ideali, segnati

anche da delusioni e incidenti, ma tenuti insieme da coraggio, determinazione e

capacità visionaria, hanno scritto pagine appassionanti ed entusiasmanti.

La galoppante evoluzione aeronautica ha portato alla vastissima diffusione dell’ormai

imprescindibile e importantissimo   trasporto aereo. Un valore così grande da

avvertire già nel 1996 l’esigenza di istituire un momento celebrativo con la           

Giornata internazionale dell’aviazione civile, fissata dall’ONU per il 7 dicembre     

di ogni anno, data corrispondente alla firma nel 1944 dell’importante Convenzione internazionale che regola gli accordi sui voli.

Questo è ciò che conosciamo. Ma cosa si profila per il futuro? La nuova frontiera del

futuro si chiama  Aerospazio, ovvero la  zona di transizione compresa tra i 20 e i 100

chilometri di altezza, dotata di caratteristiche fisiche intermedie tra l’ambiente aereo e

quello spaziale.      


    

Lo sfruttamento di quest’area potrà offrire nuove opportunità, la

prima delle quali riguarda per l’appunto il trasporto aereo. Merci e persone potranno

viaggiare da un punto all’altro della  Terra a velocità  supersoniche,  in tempi

inimmaginabili oggi. È una nuova promessa che si staglia all’orizzonte, quella di un

nuovo, grande futuro per l’umanità.

Giorgio Francesco Russo


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