Taide fu una bellissima e affascinante donna di facili costumi, poi pentita. Compare nella commedia dell'Eunuchus di Terenzio ed è citata anche da Cicerone e Jorge Luis Borges. Fu condannata da Dante e posta nel canto diciottesimo dell'Inferno.
un'illustrazione di Gustave Dorè tratta Dalla Divina Commedia, Armando Curcio Editore, 1947 Roma
Tanto amata da
Alessandro Magno e inoltre citata da
Tolomeo Sotere. Taide si pentì dei suoi peccati e fu fatta santa. Santa Taide,
vissuta nel IV secolo, è venerata come santa dalla Chiesa cattolica e della
Chiesa ortodossa.
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