I genitori di Giulio gestivano sulla Spiaggia Grande di Positano il bar Caffè Flavio Gioia, oggi Albergo e Ristorante Buca di Bacco. Un posto semplice dove si poteva fare colazione o consumare un pasto semplice, accompagnato da del buon vino. Era frequentato soprattutto dalla gente del posto, pescatori e marinai, e sporadicamente da avventurieri della Costiera Amalfitana. Negli anni della guerra Positano divenne anche un luogo di rifugio per molti artisti non graditi al regime per ragioni politiche o religiose: pittori, scrittori e scultori, come documentato dallo storico Carlo Knight, venivano qui per trovare un porto sicuro lontano dagli occhi della dittatura.
Giulio era affascinato da questi personaggi che identificarono nel caffè Flavio Gioia il loro ritrovo esclusivo. Qui legò amicizie importanti, che portò con sé per tutta la vita. Già negli anni '50, ad esempio, conobbe John French, fotografo di fama internazionale, a cui la storia gli attribuisce la paternità della fotografia nel mondo della moda. Giulio, appassionato già da tempo dal mondo della fotografia, cominciò a esprimersi con ritratti di personaggi del posto. Le sue foto piacevano e questa passione lo portò a viaggiare e farsi conoscere con le sue immagini anche anche all'estero. Già dal dopoguerra scoprì la corrente del ‘surrealismo fotografico’, che utilizzava la tecnica del collage a tema: immagini ritagliate, assemblate e poi ritoccate con una matita molto morbida o con la china.
Intanto, a Positano i benefici della ripartenza si cominciavano a vedere e l’impresa di famiglia si sviluppò cominciando a prendere le forme attuali. Celebrità del cinema italiano e internazionale, da Vittorio De Sica a Anthony Quinn per citarne alcuni, venivano qui per trascorrere momenti di piacevole spensieratezza.
Giulio, fratello maggiore dei sei della famiglia Rispoli, prese le redini dell'azienda e con tutti loro cominciò a lavorare per costruire la Buca di Bacco.
Giulio portò grande innovazione a Positano e fu un pioniere del turismo della Costiera Amalfitana. Non abbandonò mai la sua grande passione per la fotografia e non si separò mai dalla sua amata Rolleiflex. Nel 1982 pubblicò il suo primo libro fotografico: ‘Positano, ieri ed oggi’, che fu un successo. Negli anni è stato acquistato in moltissime copie da cittadini di tutto il mondo e pubblicato in tre edizioni.
La spiaggia e i pescatori
A quei tempi si calavano le reti per i pesci o si calavano i palamiti
altri ancora andavano a pescare i coralli verso l' isola de Li Galli come potrete vedere andando più sotto
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si navigava a vela o a remi, le barche a motore non c'erano ancora per i pescatori positanesi
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reti ad asciugare al sole
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la ciurma all'argano per tirare su le reti usate per la pesca dei coralli
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Giulio ha fotografato molti personaggi della cultura di quei tempi
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John French e un giovanissimo assistente ... diventerà uno dei più importanti fotografi inglesi è David Bailey |
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John sulla Spiaggia Grande con amici, notate il nome della barca
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il ballerino russo Leonide Massine, Abitava all'isola de li Galli. Il Comune di Positano gli ha dedicato il Molo grande.
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Un ritratto dello scrittore russo Semenov
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Norman Douglas |
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Karli Sohn Rethel |
Ormai maturo come fotografo scopre il surrealismo
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Nasce la moda positanese
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La pesca e i suoi protagonisti |
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Alla Madonna delle Grazie a Montepertuso, frazione montana di Positano
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I riti sacri. il Venerdì Santo |
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Cristo deposto in processione, naturalmente sulla spiaggia
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si fa la legna per il carbone
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Gli spaghetti si asciugano al Sole sulla spiaggia
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i fuochi da mare visti da Giulio in occasione della festa per l'Assunta |
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Una sorsata di vino fa sempre bene quando si lavora
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Queste foto sono tratte dal libo di Giulio nel 1982 con prefazione di Carlo Knight.
L'autore ringrazia gli amici Carola Lauro e Christian Stegen e hanno cortesemente collaborato nella traduzione dei testi ....
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