Prende il via il prossimo 7
dicembre a Viterbo la mostra antologica di Alessio Paternesi che il
capoluogo della Tuscia dedica all’artista per celebrare il suo ottantesimo
compleanno. L’esposizione raccoglie una settantina di opere tra quadri e sculture
realizzate dal Maestro durante tutta la sua lunga carriera artistica ed un
saggio di tutti i suoi più importanti cicli pittorici, da quello dei
Giardini incantati e dei Giardini di Piero ( in omaggio a Piero della
Francesca) a Dietro le quinte, al ciclo Indovina la Commedia (sulla Divina
Commedia), ad alcune delle opere più significative degli anni 60’ e 70’.
In esposizione anche una tiratura esclusiva realizzata per La Dante Alighieri
sull’Inferno mitologico dantesco. La mostra nella bellissima sala quattrocentesca
del palazzo Comunale di Viterbo rimarrà aperta fino al 7 gennaio 2018.
Alessio Paternesi (Civita Castellana, 28 ottobre 1937)
ì
A soli 22 anni partecipò alla VIII Quadriennale di Roma[1], di cui in seguito
fece parte in altre 3 edizioni. Del 1962 è la sua prima personale alla galleria “La Pantera”
di Lucca. Da allora l'attività espositiva dell'artista viterbese
si è fatta molto intensa, sia in Italia che all'estero, con numerose mostre
personali e partecipazioni a premi e collettive. Per un lungo periodo, ha
esposto in numerose gallerie negli Stati Uniti, ed in molti paesi europei. Con il ritorno a Viterbo, all'inizio degli anni novanta, Paternesi rinnovò il suo interesse per la
scultura. Fra le tante opere scultoree realizzate, il gigantesco monumento in
bronzo dedicato ai Facchini di Santa Rosa, progettato nel 1995 e finito nel
1998, oggi posizionato nella centrale Piazza della Repubblica a Viterbo;
ancora, nello stesso anno, il monumento in bronzo ai Caduti dell'ultima guerra
mondiale, posizionato nella Piazza del Sacrario di Viterbo; il 21 aprile 2004 è
stata inaugurata a Friburgo la "Lupa Capitolina", opera in bronzo,
per l'apertura di una via dedicata alla Città Eterna con il coordinamento
della Società Dante Alighieri.
Nel 2003, ha ricevuto l'incarico dal comune di Bagnoregio di progettare e realizzare una piazza, riqualificando
la fontana e ideando un monumento in bronzo ispirato da e dedicato a Bonaventura Tecchi: l'opera sarà inaugurata nella primavera
del 2007 e consisterà, oltre che nella scultura in bronzo, anche nella
riqualificazione di uno dei più belli e suggestivi punti di osservazione
dell'intera regione: la piazzetta che precede il ponte sui calanchi e che
guarda e arriva a Civita di Bagnoregio: “il paese che muore”.
Nel 2005 gli è stato commissionato dal comune di Roma il "monumento in ricordo della Liberazione di
Roma", fortemente voluto dal soldato Harry Shindler, rappresentante in
Italia dei militari britannici nella seconda guerra mondiale, che è stato inaugurato il 4
giugno 2006 a Roma in piazza Venezia, collocato proprio di
fronte all'Altare della Patria.[2].
Negli ultimi anni ha inoltre realizzato una trentina di dipinti ispirati
alla Divina Commedia da
cui ha preso vita una mostra itinerante dal titolo "Indovina la
Commedia", suggeritogli dal famoso surrealista Sebastian Matta, amico personale di Alessio Paternesi[3].
Dal 29 settembre al 28 ottobre 2007,in occasione degli ottanta anni
della Provincia di Viterbo, gli
è stata dedicata una mostra "Parentesi Paternesi: Anagramma della Vita di
un Artista" a Viterbo nello storico Palazzo dei Papi, anche per festeggiare i suoi settanta anni.
A dicembre 2010 l'esposizione presso la Società Dante Alighieri a
palazzo Firenze a Roma, 'In viaggio con Dante', attraversamento e mitologie
dell'Inferno dantesco in 8 sculture.
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