Positano 2017
Mare, Sole e
Cultura
UNIVERSI
XXV EDIZIONE
L’ITALIA E I SUOI UNIVERSI
CON ALDO CAZZULLO
Premio
Internazionale di Giornalismo Civile
GIULIO
GIORELLO
ALDO
GRASSO
Sabato 24 Giugno 2017 – ore
21
Palazzo Murat - Positano
Positano
2017 Mare, Sole e Cultura taglia
il nastro della XXV edizione. Sabato 24 giugno 2017 (Palazzo Murat -ore
21.00) l’editorialista del «Corriere della Sera», Aldo Cazzullo, autore de “L’intervista. I 70 italiani che resteranno”
(Mondadori), insieme a Giulio Giorello autore de “Il fantasma e il desiderio” (Mondadori) e all’editorialista del Corriere della Sera, Aldo Grasso, darà vita ad una
riflessione sul tema “L’Italia e i suoi universi”
costruendo una straordinaria galleria di personaggi che hanno fatto la storia
del Bel Paese negli ultimi trent’anni.
«Quello dei venticinque anni rappresenta un traguardo importante per “Mare,
Sole e Cultura” - spiega Michele De Lucia, Sindaco del Comune di
Positano – una rassegna letteraria in cui l’Amministrazione Comunale ha sempre
creduto e che ha sempre sostenuto. Un appuntamento annuale che ha contribuito
alla crescita culturale ed economica di Positano, e che anche grazie al
sostegno degli albergatori conferma che si può valorizzare il territorio
attraverso la cultura”.
Francesco Cossiga racconta i segreti
del caso Moro, e Vasco Rossi la sua esperienza con la droga e il carcere.
Silvio Berlusconi si confessa nel giorno in cui lascia per sempre Palazzo Chigi.
Sandro Mazzola rivela le combine ai Mondiali del 1970 e del 1974, e Gianni
Rivera dice di essere stato juventino e amico di Brera. Dalla ventenne Bebe
Vio, che vince la medaglia d'oro paralimpica con le sue braccia e gambe nuove,
a Rita Levi Montalcini, intervistata il giorno del suo centesimo compleanno, Aldo
Cazzullo disegna un grande romanzo italiano. Dall'intervista rubata a Giulio
Andreotti quand'era ancora al potere, si alternano sulla scena capi di Stato e
uomini di spettacolo, Bill Gates e Renato Zero, Mario Vargas Llosa e Laura
Pausini. Renzo Arbore e Pippo Baudo vanno insieme da Padre Pio che li tratta
malissimo, Paolo Sorrentino rievoca per la prima volta l'incidente in cui
morirono i genitori; Andrea Camilleri viene portato in trionfo dalla rete per
il suo No al referendum; Edgardo Sogno rivela di aver davvero preparato un
colpo di Stato, Ennio Morricone sente scoppiare la bomba di via Rasella; Bettino
Craxi dice di voler morire ed essere sepolto in Tunisia, Umberto Bossi torna in
campo dopo l'ictus.
Nel corso della serata Aldo Cazzullo sarà insignito del Premio
Internazionale di giornalismo Civile, presieduto da Giovani Russo, dedicato a Carlo e Salvatore Attanasio “in
ricordo dell’impegno profuso per condurre nella loro Positano i fermenti e le
testimonianze della cultura internazionale”, e conferito dall’Istituto
Italiano per gli Studi Filosofici. Il Premio, come consuetudine, è assegnato ai
giornalisti e ai personaggi che si sono distinti per l’impegno profuso nella
tutela dei diritti civili, nelle inchieste e nel coraggioso sostegno dei valori
sociali, e nelle precedenti edizioni è stato consegnato a Fernanda Pivano, Gaetano Afeltra, Giovanni Russo, Titti Marrone, Marco
De Marco, Giorgio Bocca, Gian Antonio Stella
Mirella Armiero, Nello Ajello, Ottavio Lucarelli, Chiara Beria
D’Argentine, Ezio Mauro, Francesco Erbani, Maria Luisa Agnese, Raffaele La
Capria, Piero Ottone, Milena Gabbanelli, Donatella Trotta, Ermanno Corsi,
Pasquale Esposito e Mario Calabresi, Giustino Fabrizio, Sergio Zavoli, Roberto
Napoletano, Sergio Rizzo, Ferruccio De Bortoli, Enrico Mentana, Bianca
Berlinguer, Antonio Troiano, Massimo Franco e Mario Orfeo, Alessandro Barbano,
Giovanna Botteri, Vittorio Feltri, Bernard-Henri Lévy, Gianfranco Ravasi.
Mercoledì 5 luglio 2017 (Terrazza Marincanto–ore 21,00) Pino Imperatore, autore di “Allah,
San Gennaro e i tre kamikaze” (Mondadori) e Andrea G. Pinketts, autore de “La capanna dello zio rom”
(Mondadori) evocheranno le dissacranti sfumature degli “Universi della commedia”, raccontando l'importanza
dell'integrazione e della tolleranza, contrapponendo al fanatismo e all'odio le
armi irrinunciabili dell'umorismo e dell'ironia.
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