sabato 22 dicembre 2012

DA NOCELLE A POSITANO IN SOLI 6 MINUTI ....

                                
Questo pomeriggio nel Museo EX EX di Nocelle si è inaugurata una mostra fotografica a cura dell' associazione Adin in occasione del 35° anniversario della installazione della "Teleferica" per il trasporto di materiali pesanti . Un viaggio di soli 6 minuti da Positano a Nocelle, un panariello appeso ad un cavo.. In tutti questi anni si è trasportato un pò di tutto: mobili, pianoforti, e pare, che una volta ci salì sopra anche il medico condotto per un malato molto grave...

                                  

         
Per tutti quegli anni che Nocelle era raggiungibile solo per una stradina di terra e tanti scalini il trasporto dei vari materiali veniva eseguito o a spalle o con i muli per chi era più agiato.
Fu nel 1977 che il compianto Gilio Cinque che già da anni trasportava materiali per gli 1800 scalini che ci volevano per arrivare al borgo e costatando che il mulo non era sufficiente al fabbisogno locale , installò una teleferica. Fu una svolta per Nocelle ! Questa innovazione è stata un' importante capitolo nella storia di Nocelle..




"Ricordare è un motivo per consegnare ai giovani una storia.

L’Associazione Culturale ADIN in questi anni ha sempre rivolto l’attenzione al proprio territorio e alla sua storia. Ogni occasione è un motivo per ricordarla. Ci sembra giusto che venga celebrata una memoria “per non dimenticare” con una mostra fotografica. Troppo spesso si dimentica, troppo spesso non si consegna alle future generazioni il proprio passato. Possiamo guardare al futuro soltanto se, il nostro sguardo si posa sulle nostre orme. Come cittadini di questo borgo, abbiamo da sempre dovuto conquistare qualcosa, questo fatto ne è la prova, una prova di volontà e di riscatto. Un superficiale occhio esterno, potrebbe considerare, inopportuno, superfluo, festeggiare trentacinque anni da quando s’ intraprese questa avventura, ma nessuno più di noi conosce la nostra storia, che ci ha segnato e che ci portiamo dietro come una profonda ferita. Non possiamo dimenticare, anzi non è giusto farlo, questa mostra ha proprio l’obbiettivo di raccontare in 40 immagini documentaristiche quella che è stata la prima importantissima svolta del nostro paese. Essere parte di un territorio significa anche questo, condividere le proprie radici. Un grazie di cuore a Pasquale Cinque per averci accompagnato in questo viaggio a ritroso. Vi diamo appuntamento al prossimo “per non dimenticare”.
Ass. Cult. ADIN

                          

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