lunedì 16 settembre 2013

NOCELLE: A TEGLIA STA’ MURENN!


Una storia che sta andando via o rischia di andare via…                      Il gigantesco albero di tiglio pluricentenario posto al centro della piazzette Santa Croce di Nocelle  sta morendo. Queste immagini degli ultimi anni sono una minimissima storia di tutto quello che ha visto e che potrebbe raccontare,  tante storie: le feste di paese, i giuramenti di fidanzatini, il chiacchiericcio degli anziani del borgo, la sosta all’ombra di migliaia di turisti, le promesse dei novelli sposi, le prime comunioni, i ragazzi che giocavano a pallone nonostante i divieti dei parroci, ed altro ancora...
                                 In onore a Maria Santissima del Carmelo
La campana suona  a festa .....
 
Fioretta Mari con le allieve di " Summer School 2012" in una foto ricordo sotto il tiglio
In occasione della rimozione del palo Enel.. a destra i rami già secchi del tiglio
COSA FARE ORA? E’ la domanda che si pongono gli abitanti di Nocelle! Bisogna per ragioni di sicurezza toglierla!
né mettimm una nova ?" ;  “ne facimm nù monument ò ricord re famiglia rò ‘ò post' ? “;  "  ’facimmn na scultura dedicata ‘a S.Croce o a Maronn rò Carmene ?" ;  “na bella funtana cu ‘o zampill ?"      (alcune battute raccolte in una mia ultima visita a Nocelle).
P.S. Non cancelliamo le nostre memorie, diamogli valore!!! Se in casa avete una foto che documenti un passaggio della vostra vita sotto questa centenaria pianta, mandatemela a maxshanna@libero.it
a presto nuovi aggiornamenti… 

                                                                                                                                                                                               

 

1 commento:

Andrea Milano ha detto...

Le piante, come gli esseri umani, vanno e vengono. Gli uomini lasciano figli e nipoti i tigli lasciano semi. Una Tilia Cordata, credo sia quella giusta, con un tronco da 25 cm di circonferenza e alta circa 4mt costa intorno ai 200€ da una veloce ricerca in rete. La mia "cinquantaeurI" la metto volentieri.
A. Milano