Di seguito il comunicato sulla richiesta di Roman Vlad di fare di Positano la sua città eterna.
Positano e Roman Vlad uniti per sempre: il paese scelto dal compositore come ultima dimora
Capita spesso che artisti e musicisti restino legati a un luogo durante i loro spostamenti. La particolare sensibilità gli consente di cogliere dettagli, sfumature e sensazioni non immediatamente percepibili da tutti.
È il caso di Roman Vlad: il pianista musicologo, scomparso lo scorso 21 settembre, è infatti cittadino onorario di Positano. Talmente legato alla perla della Costiera amalfitana da chiedere al Sindaco Michele De Lucia di essere sepolto in quel cimitero. Il sogno di dimorare a Positano per sempre sarà esaudito dall’amministrazione comunale, che si dice orgogliosa di soddisfare l’ultimo desiderio di una personalità di tale spessore culturale e sensibilità.
Il corso degli eventi che hanno caratterizzato la sua vita l’ha portato spesso in Costiera amalfitana, terra a cui è rimasto particolarmente legato, tanto da essere riconosciuto cittadino onorario. Il suo legame con Positano era talmente forte da non riuscire a starle lontano. Proprio lo scorso mese il compositore era a Positano in occasione della presentazione del libro di Matilde Romito, “Vieni qui, il paese è una fiaba” Pittori di Positano nel ‘900.
Il suo amore per Positano ha raggiunto il culmine nel momento in cui, lo scorso gennaio, ha chiesto all’amministrazione comunale di mettere a sua disposizione uno spazio dove collocare le urne cinerarie nel cimitero cittadino, per dimorare per sempre nel paese dei suoi sogni.
Roman Vlad aveva 93 anni. Nato in Romania, si trasferì in Italia ad appena 19 anni, nel 1938 e divenne allievo di Alfredo Casella presso l’Accademia nazionale di Santa Cecilia. Nel secondo dopoguerra era già famoso a livello internazionale come compositore e musicologo. Nell’arco della sua vita ha scritto opere teatrali e sinfoniche, ha composto importanti colonne sonore, è stato Presidente della Cisac (Confédération Internationale des Auteurs et Compositeurs), Presidente della Siae, direttore artistico dell’Accademia Filarmonica Romana e del Teatro Comunale di Firenze (1968-1972), direttore artistico dell'Orchestra Sinfonica e ancora, direttore artistico del Teatro alla Scala di Milano e sovrintendente del teatro dell'Opera di Roma.
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