venerdì 19 settembre 2008

ESSAD BEY : la stele rivolta verso la Mecca.

La tomba di Essad Bey fotografata ieri giovedì 18 settembre 2008.

ESSAD BEY
Positano, venersì 19 settembre 2008

Questa mattina nel cimitero di Positano la stele della tomba dello scrittore Essad Bey è stata girata di 180° poiché le iscrizioni fossero rivolte verso oriente come prescrive la legge Islamica. Alla breve cerimonia erano presenti il sindaco Domenico Marrone , l’ assessore Castellano , la giornalista azera Nourida Ateshi , lo scrittore e architetto Romolo Ercolino e la troupe berlinese della "Um Welt Film Berlin" guidata dal regista Ralf Marschalleck che sta girando un film sullo scrittore caucasico.

Lev Nussimbaum ( Essad Bey) nacque a Baku nel 1905 e morì a Positano nel 1942 dove è sepolto. Lev era figlio di un mercante ebreo ucraino, la vita dello scrittore fu molto avventurosa e misteriosa. Intorno agli anni venti Mussinbaum dopo aver viaggiato per mezza Europa si ferma a Berlino e nella sede della Ambasciata Turca si converte all’Islam e prende il nome di Essad Bey. Nel 1938 è in Italia e la sua dimora divenne Positano. Ha solo trentasette anni, è poverissimo tanto che alcune donne positanesi impietosite gli portano il cibo a casa per nutrirlo. E' anche molto malato, è affetto da una grave malattia inguaribile che lo porterà presto alla morte.




Una fase del riposizionamento della stele sulla tomba dello scrittore Essad Bey, durante le riprese del film "Essad Bay in nome del leone". Cortesy Um Welt Film Berlin.

4 commenti:

angelica ha detto...

ciao max,lo sai che a casa ho dei preziosi libri di essad bey scovati in un mercatino a bologna e su internet...sono edizioni molto vecchie,di alcuni testi esistono poche copie in italiano,naturalmente sono chiusi in buste sottovuoto nella mia stanzetta!mi piace molto essad bey,trovo che alì e nina sia un capolavoro sottovalutato,la prima volta mi ha fatto piangere..spesso lo vado anche a trovare al cimitero.

Giulianissima ha detto...

che bella questa comunità positanese, che condivide letture, incontri, ricordi e celebrazioni. e max lì pronto a scattare una foto che fermi il momento.

Anonimo ha detto...

Caro Max grazie per le splendide foto, che non hanno solo un valore
storico, ma anche e soprattutto morale…
Lev, Essad, Kurban, l’Ebraismo,
l’Islam, e …un cimitero cristiano…
Tante religioni un solo Dio, che
troppo spesso abbiamo usato e abusato a nostra immagine e somiglianza,
e non viceversa…
Troppi fanatici in giro che si nascondono dietro un
tragico sudario chiamato religione, tutti hanno la pretesa di conoscere
la verità assoluta, e di uccidere per questa, peccato che questo
strapotere non viene usato per pregare, per costruire, per amare… ma si
sa da che mondo e mondo l’onnipotenza Divina si rivela nella creazione,
mentre quella umana nella distruzione…
Mi da fastidio un certo modo di
fare giornalismo, di giustificare, di parlare di estremismo religioso,
scusate ma tutto questo non è religione, ne mai lo sarà.
In una
religione di pace l’unico ‘estremismo’ che accetto è quello di San
Francesco, dei Sufi, degli Sciamani e dei ‘Contrari’ del Popolo degli
Uomini (gli Indiani).
Si parla erroneamente di kamikaze, mentre si
dovrebbe parlare della rediviva setta degli assassini, e non sto qui a
spiegare l’abissale differenza, tra le due parole e le scorrette
interpretazioni, che finiscono con il giustificare un azione di
violenza con il ‘vento divino’.
Non sto qui a ricordare quanti milioni
di morti abbiamo fatto noi bianchi, nel nome della croce, e con la
scusa di voler affermare lei, abbiamo reso santi e martiri, tutte le
persone a cui volevamo portare il nostro (vero) credo, (soldi, potere,
possedere, ecc), ma essi non compariranno mai sui nostri calendari, non
fa mai comodo ricordare certi errori ed è un vero peccato nei peccati…
e quante volte abbiamo deciso per altre civiltà?
Crediamo che la
felicità sia nell’avere, e non nell’essere.
Un uomo che vive in una
capanna non è felice, non è civile, non è un uomo, e noi? Siamo davvero
felici? Siamo civili? No! noi siamo tecnologici, evoluti nelle arti, ma
non nella civiltà, la civiltà è l’equiparare i diritti di tutti, i
miei, i tuoi, i nostri, i loro, e soprattutto di quelli che sono
considerati gli ultimi, una volta, ma forse ancora oggi, per ogni
villaggio c’era il classico ‘scemo’, per ogni paese forse più di uno…
persone derise, a volte nascoste, recluse, negate, perché avere un
figlio/a così era di sicuro una punizione divina…
In un villaggio di
‘selvaggi’ indiani uno ‘scemo’ era semplicemente una persona a cui Dio
aveva trattenuto presso di se una parte dell’anima, una sorta di unto,
una persona sacra a cui tutto era permesso, ed era da tutti amata e
rispettata… chi sono gli incivili? Potrei stare qui a dire e a fare
tanti esempi, ma onestamente non mi va di annoiare ulteriormente, e poi
ho già divagato troppo…
Concludo dicendo che la nostra Positano ancora
una volta ieri (19/09/08), si è resa protagonista della storia, di
quella vera, quella che magari non si scriverà mai nei libri ufficiali…
in tante regioni del mondo si mettono bombe, si uccide nel nome della
religione…
qui a Positano, non c’è religione diversa, e se c’è… c’è un
unico cimitero per tutti, qui non ci sono uomini diversi, ma solo
uomini uguali, solo fratelli, si respira la stessa aria, ci riscalda lo
stesso sole, ci bagna lo stesso mare la stessa pioggia, la nostra
‘coperta’ è fatta della stessa terra perché …siamo tutti figli dello
stesso Dio, non dimentichiamolo mai…
Geronimo



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piero crida ha detto...

Essad Bei, il misterioso , l'inattendibile , l'avventuriero , l'affabulatore.Riscoperto negli ultimi anni dall'editoria statunitense. Vedasi l'articolo su di lui di Tom Reiss sul New Yorker (Oct.4, 1999) o meglio ancora la biografia su Essad alias Lev Nussimbaum,alias Kurban Said dello stesso Reiss (The Orientalist. Vintage Books. London. 2006). Non tutto ciò che apparve a suo nome fu probabilmente da lui scritto.Sicuramente il meraviglioso e imperdibile "Ol und Blut in Orient"(Petrolio e sangue in Oriente. Sonzogno.1932). Restano dubbi i suoi romanzi, forse troppo melensi e sentimentali per esser tutti di sua penna.Una straordinaria vita e una tristissima fine. UN grazie a Positano per aner ri-orientata la stele.