UN MOSAICO DI GRANDE DANZA NELLA CITTÀ DEI MOSAICI
Les Étoiles a cura di Daniele Cipriani al Ravenna Festival 16 luglio 2019
Bakhtiyar Adamzhan (Teatro dell’Opera di Astana)
Costantine Allen (Dutch National Ballet)
Sergio Bernal (Balletto Nazionale di Spagna)
Dorothée Gilbert (Opéra de Paris)
Kimin Kim (Teatro Mariinsky di San Pietroburgo)
Liudmila Konovalova (Teatro dell'Opera di Vienna)
Liudmila Konovalova (Teatro dell'Opera di Vienna)
Alena Kovaleva (Teatro Bolshoi di Mosca)
Hugo Marchand(Opéra de Paris)
Tatiana Melnik (Hungarian State Opera)
Tatiana Melnik (Hungarian State Opera)
Jacopo Tissi (Teatro Bolshoi di Mosca)
Anna Tsygankova (Dutch National Ballet)
“Un mosaico di grande danza”, così il suo direttore artistico Daniele Cipriani definisce il gala cult Les Étoiles che, dopo i successi mietuti a Roma ed in altre città, arriva il 16 luglio alle ore 21.30 al Palazzo Mauro de André, nell’ambito del Ravenna Festival, e proprio nella città dei mosaici.
Il gala internazionale Les Étoiles permette, infatti, di vedere concentrati in un unico spettacolo i brani più sensazionali del repertorio di tradizione, ad esempio passi a due tratti da Il lago dei cigni, Don Chisciotte, Il Corsaro, Diana e Atteone, insieme a brani dei grandi coreografi del Novecento come Balanchine (Diamonds, Tschaikovsky pas de deux) o altri di sofisticata modernità firmati dai coreografi sulla cresta dell’onda oggi, come Wheeldon o Millepied. A interpretare questi brani ci sono alcune tra le étoile (il termine francese che significa stella e con cui vengono tradizionalmente definite le stelle del balletto) più eccitanti del momento, provenienti dai maggiori teatri del mondo.
“Sono come tante tessere di squisita fattura che, tutte insieme, formano un magnifico mosaico in movimento”, prosegue Cipriani promettendo i “virtuosismi sulle punte e in volo” che sono diventati sinonimi di Les Étoiles e che non mancano mai di mandare in visibilio il pubblico.
Ad eseguirli al Palazzo Mauro de André, Daniele Cipriani ha chiamato Kimin Kim (Teatro Mariinsky di Pietroburgo), Liudmila Konovalova (Vienna State Opera Ballet), Dorothée Gilbert e Hugo Marchand (Opéra de Paris), Jacopo Tissi e Alena Kovaleva (Teatro Bolshoi di Mosca), Bakhtiyar Adamzhan (Opera di Astana, Kazakhistan), Tatiana Melnik (Opera di Stato Ungherese), Constantine Allen e Anna Tsygankova (Balletto Nazionale Olandese), Sergio Bernal (Balletto Nazionale Spagnolo).
L’eccellenza è la formula grazie a cui Les Étoiles può definirsi il gala di balletto per eccellenza, al Parco della Musica di Roma (che ha visto, a gennaio, 5.000 spettatori), come in prestigiosi teatri quali La Fenice di Venezia e il Teatro Lirico di Cagliari; lo scorso anno un’edizione speciale di Les Étoiles è stato il primo gala di balletto ad andare in scena nel Bahrein.
Daniele Cipriani ci tiene a sottolineare che la carta davvero vincente di Les Étoiles, oltre all’internazionalità (dei suoi interpreti, delle compagnie da cui provengono, delle musiche e dei coreografi) che trasmette un messaggio importante in questo momento di profonde divisioni, è l’armonia. Conclude Cipriani: “L’armonia di cui la grande danza si fa portatrice è una qualità che nasce nel movimento e nel gesto delle grandi étoile grazie al rigore dello studio e dell’addestramento quotidiani, ma anche all’amore che loro provano nei confronti della loro arte e alla generosità con cui trasmettono la sua bellezza al pubblico. E allo stesso modo in cui i visitatori restano incantati dall’armonia delle volte stellate dei meravigliosi mosaici ravennati, gli spettatori di Les Étoiles potranno realmente dire di assistere all’armonia delle sfere, o meglio delle stelle danzanti!”
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