Il 23 settembre presso la Pinacoteca Civica di Positano, alla Spiaggia Grande, verrà presentata una nuova mostra a ricordo del pittore statunitense Ed Wittstein scomparso cinque anni fa.
Ed nel suo studio a Positano
Viveva tra New York e la nostra città verticale, precisamente nel rione Pastiniello in via Pasitea
proprio all' inizio di via san Giovanni
ED tra Enzo Esposito e Paolo Sandulli nel 2008 al vernissage di Allegro Vivace. |
Eravamo vicini di casa, a una decina di scalini di distanza e ci si incontrava spesso nei negozi del quartiere , alla Galleria Ristorante Mediterraneo e ai vernissage di mostre di altri artisti
Qualche estate fa da Franco al Pastiniello
Edwin Frank Wittstein nasce nel 1929 a Mount Vernon, New York a solo
45 minuti “da Broadway che progettò di conquistare un giorno come un
Disegnatore Scenico per il teatro … e così fece. Studia nelle grandi scuole a
New York City: Disegno di Moda alla Parsons, la Storia a N.Y.U., il Teatro al
Dramatic Workshop di Irwin Piscator e la Pittura al Copper Union spesso
sovrapponendo studio e lavoro allo stesso tempo. A 16 anni ha abbreviato il suo
nome a Ed Wittstein e comincia a disegnare per repertorio estivo del teatro
Off-Broadway. Impara il mestiere dai libri ma anche improvvisandolo. Si è
sempre considerato un “artista” non solo un disegnatore. Nel 1949, comincia a
lavorare per il NBC nei primi giorni della televisione in diretta. Scopre
l’Europa e disegna per la televisione sperimentale della RAI a Torino e a Roma,
per una serie di film. Torna a New York ove continua a designare per la
televisione; per le opere liriche come La Boheme, Così Fan Tutte, Cavalleria
Rusticana e Boris Gudonov. Crea il disegno di produzione per la commedia del
arte musicale The Fantasticks presso l’ Off-Broadway , uno dei musical più
longevo nella storia. Disegna per l’Opera, il Teatro, il Cinema ed il balletto
su testi di Gogol, Moliere, Sartre, Aristofane, Gertrude Stein, James Joyce,
Samuel Becket e Tennessee Williams. Ha lavorato per Woody Allen come
disegnatore di produzione per Bananas e Play It Again, Sam. A Positano incontra
Franco Zeffirelli ed insieme creano Endless Love, con Brooke Shields. Ha
lavorato con tanti artisti brillanti come Zero Mostel, John Guilgud, Lotte
Lenya, Glen Close e con dei registi come Mike Nichols, Harold Pinter, Jack Cole
and Jerome Robbins. Ha esposto in tanti musei: Parish Museum, Cooper-Hewitt,
Hammond Museum, Galleria Adam e, di recente, presso la Galleria Leslie/Lohman
di New York.
Ed Wittstein giunge a Positano nel 1955 per incontrare Edna Lewis, al tempo animatrice del Positano Art Workshop: s’innamora del sole, del mare, delle montagne e della gente e da allora, in tutti questi decenni, è stato sempre “tutto bene”. È quanto testimoniano i numerosissimi disegni e gli schizzi, segnati, spesso, da mordace umorismo, dal divertimento e l’eccentricità.
La sua prima mostra a Positano è stata alla Galleria Gargiulo/Lopel, poi al Palazzo Murat, alla Galleria Idea d’Arte e adesso, da diversi anni al Galleria ristorante mediterraneo.
Ed Wittstein giunge a Positano nel 1955 per incontrare Edna Lewis, al tempo animatrice del Positano Art Workshop: s’innamora del sole, del mare, delle montagne e della gente e da allora, in tutti questi decenni, è stato sempre “tutto bene”. È quanto testimoniano i numerosissimi disegni e gli schizzi, segnati, spesso, da mordace umorismo, dal divertimento e l’eccentricità.
La sua prima mostra a Positano è stata alla Galleria Gargiulo/Lopel, poi al Palazzo Murat, alla Galleria Idea d’Arte e adesso, da diversi anni al Galleria ristorante mediterraneo.
Ed con l' amico di sempre Bob Miller nel loro studio
Ed con l'artista Paolo Sandulli al Mediterraneo durante il vernissage
di " Allegro vivace " - 2008
Piazza dei Mulini in un suo acquerello
Nel
testo indroduttivo del catalogo "Allegro Vivace" del 2008, Massimo Bignardi scriveva:
“La sua è una narrazione semplice, affidata a pochi tratteggi di un segno corsivo eseguito a matita che fa, a volte, da cloison, in pratica da contorno che accoglie il colore e lo trattiene affinché imprima nella memoria la tersa luminosità che scivola giù, nella gola, da Monte Pertuso. In altre opere, quelle soprattutto databili alla metà degli anni Settanta, il segno è scavato nella nudità del foglio bianco, netto così come richiede la sintesi compositiva che fa leva sulla suggestione di impianti matissiani, abitati da un’intensa luminosità profusa da colori puri e saturi.
“La sua è una narrazione semplice, affidata a pochi tratteggi di un segno corsivo eseguito a matita che fa, a volte, da cloison, in pratica da contorno che accoglie il colore e lo trattiene affinché imprima nella memoria la tersa luminosità che scivola giù, nella gola, da Monte Pertuso. In altre opere, quelle soprattutto databili alla metà degli anni Settanta, il segno è scavato nella nudità del foglio bianco, netto così come richiede la sintesi compositiva che fa leva sulla suggestione di impianti matissiani, abitati da un’intensa luminosità profusa da colori puri e saturi.
Oppure, lo si rileva dai lavori dei
primi del Duemila, affida il racconto ad un segno sfumato, vibrante, che
l’artista ricava passando con il palmo della mano – quasi una dolce carezza
sulla pelle dell’immagine – sul contorno lasciato dalla matita, conferendogli
un alone, una leggera sfumatura, insomma donando alla forma o alla figura
un’aura che le allontana dal reale. Nella molteplicità delle sue
raffigurazioni, vale a dire le diversissime e numerose postazioni dalle quali
l’artista guarda la scena nella sua complessità di luogo di vita –
dell’indigena quotidianità – e di transito, la pittura di Ed Wittstein si fa
motivo di un modo di essere a Positano; voglio dire che essa si fa pratica
immaginativa, specchio di una condizione. Gli spazi che il segno costruisce
sono abitati da un’umanità che l’artista ha scovato negli angoli di case a
strapiombo sul mare, nel tempo di ‘posa’ della spiaggia affollata di ombrelloni
ma, anche, di gesti, di figure, soprattutto di sguardi che incrociano quello
della sua pittura”.
una recente mostra organizzata nel 2011 nell'oratorio della Chiesa Madre dopo la sua morte.
nell'oratorio di Positano, Don Giulio, Juan Alvarado e Marco Predieri. cd 622 |
Ed Wittstein: Una nuova mostra per ricordarlo.
Juan Alvarado, Ed Wittstein e Enzo Esposito. Juan ed Enzo hanno organizzato questa nuova mostra su Wittstein nella Pinacoteca civica dal 23 sett. al 6 ottobre 2016
Il ricordo di Juan:
MORE THAN
HALF A CENTURY AGO, ED WITTSTEIN DISCOVERED A JEWEL CALLED POSITANO. HE WAS CAPTIVATED. UNDER ITS SPELL FOR THE REST OF HIS
LIFE, HE RECREATED HIS PARADISO IN HIS ART. ED WAS RENOWNED AS SCENOGRAPHER, COSTUM DESIGNER AND ART DIRECTOR FOR
FILM, THEATER, BALLET AND OPERA .THIS WORK TOOK HIM ALL OVER THE WORLD.YET HE
WAS ALWAYS EAGER TO RETURN TO HIS POSITANO.ED HAD FOUND A PLACE WHICH HAS
ALWAYS HELD AN ALLURE ALL ITS OWN.POSITANO WAS WHERE HE WOULD PAINT. MOST DAYS,
ED COULD BE FOUND ON A STEP, A ROCK OR PERCHED PRECARIOUSLY ON HIS FOLDING
STOOL SEATED ANY PLACE IN TOWN THAT CAUGHT HIS EYE AND HIS WIT.ARMED WITH HIS
PENCILS,WATER COLORS AND PAD, HE CAPTURED THE INTRICATE VERTICALITY OF THE
ARCHITECTURE, THE NATURAL CHARM OF THE SUN-BLEACHED UMBRELLAS ON THE BEACH, THE
SIMPLE BEAUTY OF LEMONS ON A TILE TABLE.
IN HIS “POSITANO SKETCHBOOK” HE COMPILED A SELECTION OF THESE SCENES. THEY
REPRESENT PLACES, MOMENTS AND PEOPLE THAT COULD ONLY EXIST IN THE TOWN WHERE
ED´S ART FLOURISHED. ON AUGUST 2008, ED
RECEIVED FROM THE MAYOR THE RECOGNITION : “ AMICO DI POSITANO”.ON THE BACK OF A
PAINTING THAT HE OFFERED TO THE COMUNE, ED WROTE : “ FOR POSITANO WHERE THE
MAGIC HAS NEVER STOPPED “ . IT HAS BEEN OVER FIVE YEARS, SINCE ED LEFT POSITANO.
YET THROUGH HIS UNIQUE ARTISTIC VISION, HIS LOVE FOR POSITANO WILL REMAIN
FOREVER. THANK YOU POSITANO, FOR YOUR
MAGIC, YOUR BEAUTY, YOUR CHARM AND HOSPITALITY.
THANK YOU ED,
FOR YOUR EXISTENCE, YOUR LOVE AND YOUR ART.
JUAN
ALVARADO H.
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