Questa sera 17 settembre alle ore 19.00 presso la terrazza della biblioteca di Positano
si terrà il sesto incontro della rassegna letteraria estiva organizzata dall'Associazione Posidonia il Comune di Positano e Positanonews come mediapartner
La serata è dedicata all'autrice Maria Roccasalva con il libro "L'enigma del sarcofago" casa editrice Tullio Pironti (NA)
Un
architetto romano squattrinato, la sua nobile moglie e la sua amante ebrea, un
sarcofago, un’eminenza della Chiesa, un principe, un testamento, un notaio con
suo figlio psicologo, la massoneria, un barone e un professore tedeschi, il
giovane nipote del barone, un commissario di polizia e un restauratore romani.
Sono
questi i protagonisti del giallo di Maria Roccasalva, che si snoda tra l’Italia
e la Germania e mescola, con ritmo serrato, colpi di scena e memorie di un
passato equivoco e turbolento.
A
dare titolo al romanzo è un sarcofago appartenente al Vaticano, intorno al
quale si intrecciano eventi e morti misteriose. E’ stato restaurato perché trasporti
a Eichstatt qualcosa di importante: non si sa se documenti segreti della Chiesa
o dei nazisti, denaro, atti processuali o una salma.
Chiunque
avanzi un’ipotesi si ritrova assassinato.
Il
barone Von Strohember arriva a Roma e, subito dopo aver stilato un testamento
in cui nomina erede dei suoi beni la Santa Sede, salta in aria con l’autista
nella sua Mercedes.
L’architetto
Sallusti, al quale il barone aveva commissionato la realizzazione di un
imponente monumento ideato da Albert Speer, si ritrova protagonista di un
misterioso intrigo.
Il
commissario Spinelli, dai piccoli casi di routine,
si trasforma in un rocambolesco investigatore “fuorilegge”, Manfred, il nipote
del barone, apparente diseredato e protagonista marginale, diventa la chiave
dell’intera vicenda.
Il
vero protagonista della vicenda è, tuttavia, il sarcofago, che custodirà un
segreto sino all’ultima pagina. Scritto come la sceneggiatura di un film, quasi
sostituendo alla penna la macchina da presa di un meticoloso regista, con un
linguaggio controllato e veloce, dove tuttavia i paesaggi italiani e tedeschi
fanno da contrappunto ai conflitti interiori, alle passioni, alle ansie e alle
paure che scolpiscono a tutto tondo i personaggi, questo libro tiene il lettore
col fiato sospeso fino alla scena conclusiva, quando tutto sarà svelato.
Maria Roccasalva, napoletana,
scultrice, ha svolto attività di critico d’arte per i quotidiani “l’Unità” e
“Paese sera”. Come autrice ha pubblicato: La
Tebaide sovraffollata (1992), Il
giardino di carta (1994) e A scuola
dagli Ardenti (Guida Editore, 2012). Con l’editore Tullio Pironti ha
pubblicato: Nowhere no war. Arte e
artisti a Napoli 1974-1984 (2004), Intrigo
Costantinopoli (2008), Il Danubio non parla latino(2009), E’ notte anche per me (2010), il
volumetto Elogio all’adulterio (2010)
e la ristampa rivista e aggiornata de La
tebaide sovraffollata, ovvero Le pietre
e i demoni di Napoli (2013)
Suzana Glavas con l'autrice , Maria Roccasalva raccontano il libro .
Suzana Glavas , docente di Letteratura all'Un. Orientale di Napoli commenta e legge alcuni brani del nuovo romanzo triller della Roccasalva (d):
" È come una partita a scacchi questo nuovo romanzo di Maria Roccasalva. Stavolta un thriller, che corona un percorso di scrittura rappresentato da romanzi di grande spessore storiografico quali la trilogia: Il Danubio non parla latino, Intrigo a Costantinopoli, È notte anche per me, ma anche da opere letterarie di impronta fenomenologica come Le pietre e i demoni di Napoli, edite o riedite tutte da Tullio Pironti."
" Una
grande partita a scacchi, dicevo, che l’Autrice, da appassionata di questo
gioco, intrattiene con il Lettore per mezzo dei suoi protagonisti, e di alcuni
simbolici oggetti che pure ne fanno le veci: un antico sarcofago romano, ad
esempio, oggetto di “oscuri restauri” commissionati dal Vaticano, o degli
anelli con teschio, simbolo dei tedeschi nostalgici del nazismo, che troviamo
sul dito di più di uno dei personaggi. "
" Un
thriller, appunto, perché nel romanzo, scritto in chiave storica e artistica,
bisogna sciogliere un Grande Enigma, che in sé cela tanti enigmatici tasselli
narrativi da incastrare per svelare l’impianto della Trama, a mo’ di caselle da
Settimana Enigmistica, man mano da riempiere. E già questo renderebbe l’idea su
come è strutturata l’opera. Dico “già questo” perché in tal caso daremmo della scrittura della Roccasalva un’immagine alquanto riduttiva e falsata;
laddove, al contrario, la sua narrazione
e ricostruzione storica ci intrigano e
ci guidano passo passo a colmare con curiosità e conoscenze di vario genere gli
avventurosi enigmi della Storia. Il
profitto che se ne trae è la lettura di una vera e vivace opera letteraria: uno
scavo psico-antropologico, come sempre nel caso della Roccasalva. "
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