Dante Alighieri all’Albergo Savoia di Positano
Divagazioni storico-culturali
Sabato 26 febbraio 2011 alle ore 19,00, nell’accogliente cornice dell’Albergo Savoia,
si terrà il secondo “Salotto Culturale “ sul tema: Dante Alighieri a Positano. Divagazioni
storico- culturali.
Il Prof. Roberto Sacchetti leggerà il canto XXI^ del Paradiso, che sarà commentato dal Prof. Raffaele Pecoraro.
Da questo canto in cui Dante affronta il tema del monachesimo soffermandosi sull’incontro con Pier Damiano che deplora la decadenza di costumi dei monaci di quel tempo che preferirono il lusso alla vita contemplativa, nasce il trait d’union con la nostra Abbazia Benedettina di Positano.
Ci parleranno della sua storia con videoproiezioni il Dr. Diego Guarino ed il nostro Parroco Don Giulio Caldiero
.
La Chiesa di Santa Maria fu edificata nel IX secolo, in seguito furono chiamati i benedettini ad officiare in essa. Gli abati furono uomini illustri e singolari e fra essi si annoverarono un Papa e precisamente Benedetto XIII e più Cardinali e Vescovi
Carlo D’Angiò “ Re dal maschio naso “ come lo definisce Dante nel VII° Canto del Purgatorio donò a questa Abbazia talmente tanti possedimenti e poderi che fu difficile inventariali tutti. Federico II invece donò le tre isolette de li Galli con il diritto di pesca, mentre si riservò Nocelle per l’allevamento dei falconi.
Purtroppo il sistema dell’economia curtense costrinse i cittadini di Positano, Laurito, Montepertuso e Nocelle, servi della gleba, a ribellarsi alle richieste esose, tasse e balzelli che i
Monaci imponevano loro. Unitisi, insorsero contro l’Abate, bruciarono una casa di proprietà del convento e pugnalarono Fra Silicio.
I Monaci ricorsero al successore di Carlo D’Angiò, Roberto che Dante nel Paradiso definisce: “ Re da sermoni “ poichè protegge Petrarca e Boccaccio, rincarando le accuse contro i poveretti. Il Re Roberto mandò due ministri di sua fiducia per l’accertamento dei fatti. Non si conosce la risoluzione presa, è certo però che i cittadini di Positano, dei casali di Laurito, Montepertuso e Nocelle, alla morte di re Roberto, vivevano liberi e franchi da qualsiasi servizio verso gli abati.
Un intermezzo musicale offerto dalla Sig.ra Maria Collina e dal M° Luigi Talamo chiuderà la serata.
L’incontro si è potuto realizzare grazie alla collaborazione del Comune di Positano, dell’Associazione Culturale Sapori e Sapere,del Circolo Parrocchiale Donna Carmela Villani, dell’Associazione Positano, Arte e Cultura e dell’Associazione Posimuse .
Da non dimenticare l prossimo appuntamento all’Albergo Eden Roc sabato 26 marzo alle ore 19,00 e lo “ Stabat Mater “ il 17 aprile alle ore 20,00 alla Chiesa Parrocchiale.
Rosalba De Lucia
Divagazioni storico-culturali
Sabato 26 febbraio 2011 alle ore 19,00, nell’accogliente cornice dell’Albergo Savoia,
si terrà il secondo “Salotto Culturale “ sul tema: Dante Alighieri a Positano. Divagazioni
storico- culturali.
Il Prof. Roberto Sacchetti leggerà il canto XXI^ del Paradiso, che sarà commentato dal Prof. Raffaele Pecoraro.
Da questo canto in cui Dante affronta il tema del monachesimo soffermandosi sull’incontro con Pier Damiano che deplora la decadenza di costumi dei monaci di quel tempo che preferirono il lusso alla vita contemplativa, nasce il trait d’union con la nostra Abbazia Benedettina di Positano.
Ci parleranno della sua storia con videoproiezioni il Dr. Diego Guarino ed il nostro Parroco Don Giulio Caldiero
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La Chiesa di Santa Maria fu edificata nel IX secolo, in seguito furono chiamati i benedettini ad officiare in essa. Gli abati furono uomini illustri e singolari e fra essi si annoverarono un Papa e precisamente Benedetto XIII e più Cardinali e Vescovi
Carlo D’Angiò “ Re dal maschio naso “ come lo definisce Dante nel VII° Canto del Purgatorio donò a questa Abbazia talmente tanti possedimenti e poderi che fu difficile inventariali tutti. Federico II invece donò le tre isolette de li Galli con il diritto di pesca, mentre si riservò Nocelle per l’allevamento dei falconi.
Purtroppo il sistema dell’economia curtense costrinse i cittadini di Positano, Laurito, Montepertuso e Nocelle, servi della gleba, a ribellarsi alle richieste esose, tasse e balzelli che i
Monaci imponevano loro. Unitisi, insorsero contro l’Abate, bruciarono una casa di proprietà del convento e pugnalarono Fra Silicio.
I Monaci ricorsero al successore di Carlo D’Angiò, Roberto che Dante nel Paradiso definisce: “ Re da sermoni “ poichè protegge Petrarca e Boccaccio, rincarando le accuse contro i poveretti. Il Re Roberto mandò due ministri di sua fiducia per l’accertamento dei fatti. Non si conosce la risoluzione presa, è certo però che i cittadini di Positano, dei casali di Laurito, Montepertuso e Nocelle, alla morte di re Roberto, vivevano liberi e franchi da qualsiasi servizio verso gli abati.
Un intermezzo musicale offerto dalla Sig.ra Maria Collina e dal M° Luigi Talamo chiuderà la serata.
L’incontro si è potuto realizzare grazie alla collaborazione del Comune di Positano, dell’Associazione Culturale Sapori e Sapere,del Circolo Parrocchiale Donna Carmela Villani, dell’Associazione Positano, Arte e Cultura e dell’Associazione Posimuse .
Da non dimenticare l prossimo appuntamento all’Albergo Eden Roc sabato 26 marzo alle ore 19,00 e lo “ Stabat Mater “ il 17 aprile alle ore 20,00 alla Chiesa Parrocchiale.
Rosalba De Lucia
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