venerdì 30 agosto 2019

"C'era una volta a Positano" di Fabrizio Sabelli 2

                                Questa sera sul terrazzo della Biblioteca Comunale è stato
                                presentato il libro dell' antropologo romano Fabrizio Sabelli
                                "C'era una volta Positano" : nella foto Gian Maria Talamo,        FABRIZIO SABELLI, Anna Maria Manzini e Francesco Fusco vice sindaco
                               Francesco Fusco, vice sindaco di Positano:
                             "Facciamo di tutto per mantenere intatto il look di Positano di una volta"
                                Fabrizio Sabelli e Maria Rosaria Manzini.
E' un libro "fantastico"
                                nel senso che si svolge in un tempo presente e allo stesso tempo remoto.
                                Il personaggio principale è una donna eccezionale, Angelica, un'enigmatica        ed energica donna di Positano, dalla complessa personalità, sfida potenti
affaristi internazionali che insieme alla camorra stanno per impossessarsi
del "paese verticale". Un racconto sorprendente, tragicomico,
che coinvolge personaggi storici convocati dall'aldilà e perfino le ammalianti sirene
originarie del luogo. "L'anima" di Positano è il personaggio principale di questo racconto.
Gian Maria Talamo legge un brano dal libro "C'era una volta a Positano"



Chiedo a Sabelli...
La serata dei sentimenti nascosti
È possibile leggere negli sguardi, nelle espressioni mute delle persone certi
sentimenti forti che le convenzioni diffuse celano per ritegno, forse, o per
via della loro inattualità? Ne sono persuaso. È ciò che ho acquisito in
quaranta anni di mestiere di antropologo.
Ne ho avuto la prova ieri sera, durante la riunione organizzata
dalla Associazione Posidonia negli spazi della nuova Biblioteca pubblica di
Positano per la presentazione il mio nuovo romanzo
"C’era una volta a Positano."  
È cosa certa: il paese continua a rinnovellare e a rivivere la sua
prestigiosa storia nel cuore di tanti suoi abitanti. Spesso a loro insaputa, in
tant’altre faccende affaccendati. Lo si percepiva dai loro atteggiamenti nel
corso della lettura di alcuni passaggi del libro opera di un Gian Maria
Talamo, perfetto e magico lettore/interprete delle mie intenzioni di autore
del testo. Dieci, cento serate come quelle di ieri sera, organizzate e animate
con tanto amore dalla “fata” Rosaria Maria Manzini, pilotate dietro le
quinte dal “mago” Enzo Esposito, farebbero rinascere Positano dal ceneri
della sua storia prestigiosa.



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