Scrisse di lei Don Raffaele Talamo : Era tarda sera del 6 febbraio 1921. Una notte di bufera con pioggia, tuoni e lampi. Sulla strada che da Meta conduce a Positano, all’altezza del km 4, una carrozza a due cavalli di Amalfi riporta a casa due fratelli di età compresa tra i sei e i diciotto anni. Superata una curva, i cavalli a causa di un fulmine si spaventano, oltrepassano il ciglio della strada e precipitano nel vuoto. Grazie alla rottura dello sperone e dei guarnimenti di cuoio che legano i cavalli alla carrozza, questa con il suo carico umano resta indenne sul piano stradale. E’ un miracolo? Noi vogliamo rispettare i decreti di Urbano VIII: provate voi a spiegarlo in maniera razionale. Ma c’è di più i ragazzi – non abituati a camminare al buio sotto la pioggia – si avviano comunque verso Positano. All’alba sono davanti alla porta di casa; il più grande Giuseppe porta sulle spalle la piccola Licia. La mamma con viso sereno e quasi lieto, accoglie loro con queste testuali parole: “Non vi preoccupate. So tutto! Me l’ha detto la Madonna!
La nuova cappella, realizzata dalla famiglia Parlato e dall'Ass. Proloco di Positano, con il contributo della ditta SPEC di Giovanni Fusco, con la collaborazione del mitico 'Zorro'.
Il pannello in ceramica della Madonna è una creazione dell'artista Marco Salerno
Una panoramica vista dalla SS. 163
L'Ass. Proloco mi informa che nei prossimi giorni ci sarà la benedizione ed inaugurazione della nuova cappella.
Una passante che rientra a Positano, saluta la Madonna, come tipica usanza della Città Verticale
Un servizio realizzato da Giuseppe Di Martino e Max Capodanno
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