La copertina del libro.
"
La manifestazione più classica della violenza coniugale risulta un desiderio
ossessivo
di possesso e dominio. Un uomo più geloso che ragionevole rivendica
la
proprietà sessuale esclusiva della sua congiunta ed esige dalla stessa
sottomissione
al
fine di poterla sorvegliare senza tregua.
Lui
la maltratta quando lei afferma la su indipendenza e quando
lei
non è abbastanza sottomessa al suo gusto. Accade che lei reagisca.
I
problemi degli alterchi non sono legati solamente alla gelosia, ma anche ai
soldi,
ai
lavori domestici, ai figli. L'uomo diventa veramente pericoloso quando apprende
che
lei vuole rompere, che lei è infedele o se lei chiude la relazione
definitivamente.
Lui
annuncia allora che preferisce vederla morta piuttosto che saperla tra le
braccia di un altro.
Qualche
volta l'omicidio è il punto culminante di una lite. Altre volte è il risultato
di un progetto
lungo
rimuginato. La morte appare come una vendetta perpetrata da un uomo
allo
stesso tempo rabbioso e disperato al punto di prendere in considerazione il
suicidio."
Michele Cinque, giornalista e relatore della serata
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