Per "Serate d'Autore" venerdì 25 settembre
ore 20.00 presso la terrazza della Biblioteca di Positano incontro con il poeta
e scrittore Giuseppe Vetromile e il libro "ll signor Attilio Cìndramo ...
e altri perdenti"
Si tratta di
una raccolta omogenea di 15 racconti: "15 storie di perdenti e delle loro
ossessioni. Come può essere la vita quando chi gioca usa regole del tutto
personali..." La galleria di personaggi che anima questa raccolta sfila
davanti a noi come foto segnaletiche dell’assurda lotteria del vivere. Siamo
tutti un po’ pendolari, e l’abitudine ci è di conforto. I soliti passi. Le
solite cose. Ma poi ecco che il destino, per analogia o per contrappasso,
squaderna le sue carte, e d’un tratto ogni certezza si dissolve. Chi sono i
perdenti protagonisti di questa raccolta? Forse l’altra faccia di un’unica medaglia
che rimanda al generale nonsense della vita. Tutto è pura illusione. E nel
nostro percepire il mondo basterebbe un nulla per essere vincenti o sconfitti.
Nello sguardo limitato di esseri imperfetti nelle anse di un oscuro fiume che
tutto trasporta, e del cui definitivo approdo nulla sappiamo. Ma è anche questo
il fascino dell’inganno. E questi racconti sono lo specchio infedele del
paradosso, unica verità possibile in una realtà inafferrabile e sfuggente.”
(Nando Vitali)
"Come già nella
variegata e complessa poesia di fabbrica, anche nei racconti il Vetromile si
approccia ad un’umanità che passa sul palcoscenico del vissuto senza lasciare
orma di sé. L’intento è far convergere l’attenzione del lettore su una
particolare categoria di perdenti, vittime delle loro fisime, schiacciati
dall’asocialità, spersonalizzati dall’autoemarginazione che azzera finanche
l’affetto per i propri cari, costretti ad una sudditanza da alienati. La
paranoia della precisione meticolosa, delle giornate scandite sul battito dei
minuti secondi, della raccolta dei punti che omaggiano con prodotti di qualità,
sono proiezioni di un contesto situazionale scialbo, incolore, senza riflettori
e luci di ribalte. Da esso non si estranea il panorama letterario, pulsione del
mito della Sehnsucht e degli aspetti più sconcertanti di una realtà
sotterranea, impalpabile, impercettibile come quella personificata dai perdenti
vetromiliani, sicuri e a loro agio nella bambagia della casa." (Anna
Gertrude Pessina)"Come già nella
variegata e complessa poesia di fabbrica, anche nei racconti il Vetromile si
approccia ad un’umanità che passa sul palcoscenico del vissuto senza lasciare
orma di sé. L’intento è far convergere l’attenzione del lettore su una
particolare categoria di perdenti, vittime delle loro fisime, schiacciati
dall’asocialità, spersonalizzati dall’autoemarginazione che azzera finanche
l’affetto per i propri cari, costretti ad una sudditanza da alienati. La
paranoia della precisione meticolosa, delle giornate scandite sul battito dei
minuti secondi, della raccolta dei punti che omaggiano con prodotti di qualità,
sono proiezioni di un contesto situazionale scialbo, incolore, senza riflettori
e luci di ribalte. Da esso non si estranea il panorama letterario, pulsione del
mito della Sehnsucht e degli aspetti più sconcertanti di una realtà
sotterranea, impalpabile, impercettibile come quella personificata dai perdenti
vetromiliani, sicuri e a loro agio nella bambagia della casa." (Anna
Gertrude Pessina)
"Come già nella variegata e complessa poesia di fabbrica, anche nei
racconti il Vetromile si approccia ad un’umanità che passa sul palcoscenico del
vissuto senza lasciare orma di sé. L’intento è far convergere l’attenzione del
lettore su una particolare categoria di perdenti, vittime delle loro fisime,
schiacciati dall’asocialità, spersonalizzati dall’autoemarginazione che azzera
finanche l’affetto per i propri cari, costretti ad una sudditanza da alienati.
La paranoia della precisione meticolosa, delle giornate scandite sul battito
dei minuti secondi, della raccolta dei punti che omaggiano con prodotti di
qualità, sono proiezioni di un contesto situazionale scialbo, incolore, senza
riflettori e luci di ribalte. Da esso non si estranea il panorama letterario,
pulsione del mito della Sehnsucht e degli aspetti più sconcertanti di una
realtà sotterranea, impalpabile, impercettibile come quella personificata dai
perdenti vetromiliani, sicuri e a loro agio nella bambagia della casa."
(Anna Gertrude Pessina)
Nessun commento:
Posta un commento