Natale
L’Associazione Culturale A.D.I.N. per questa occasione intende dare uno spunto di riflessione, offrire un altro punto di vista. Quello che succede lontano, dall’altra parte, fuori dalle nostre porte, non deve farci cadere nell’indifferenza.
Anche noi siamo responsabili di un mondo che sta cadendo vertiginosamente nell’oblio dell’orrore. Vittime innocenti di tutto questo sono appunto i bambini, quale futuro gli stiamo consegnando?
Nel borgo di Nocelle abbiamo esposto otto immagini che ritraggono bambini immersi quotidianamente nella violenza, quotidianamente a contatto con la guerra, la fame, osserviamo quegli occhi…! Non possiamo più rimanere ne sordi ne muti!
Ringraziamo gli autori delle foto, che documentano, anche a rischio della propria vita, quanto sia aberrante l’animo umano.
Grazie!
« Da questo distante punto di osservazione, la Terra può non sembrare di particolare interesse. Ma per noi, è diverso. Guardate ancora quel puntino. È qui. È casa. È noi.
Su di esso, tutti coloro che amate, tutti coloro che conoscete, tutti coloro di cui avete mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai esistito, hanno vissuto la propria vita. L'insieme delle nostre gioie e dolori, migliaia di religioni, ideologie e dottrine economiche, così sicure di sé, ogni cacciatore e raccoglitore, ogni eroe e codardo, ogni creatore e distruttore di civiltà, ogni re e plebeo, ogni giovane coppia innamorata, ogni madre e padre, figlio speranzoso, inventore ed esploratore, ogni predicatore di moralità, ogni politico corrotto, ogni "superstar", ogni "comandante supremo", ogni santo e peccatore nella storia della nostra specie è vissuto lì, su un minuscolo granello di polvere sospeso in un raggio di sole. La Terra è un piccolissimo palco in una vasta arena cosmica. …Che ci piaccia o meno, per il momento la Terra è dove ci giochiamo le nostre carte. … Per me, sottolinea la nostra responsabilità di occuparci più gentilmente l'uno dell'altro, e di preservare e proteggere il pallido punto blu, l'unica casa che abbiamo mai conosciuto».
La Pale Blue Dot
Fotografia del 1990 scattata dalla sonda Voyager 1
(distanza sei miliardi di chilometri dalla terra)
L’idea di scattare una foto della terra è dell’astronomo e divulgatore scientifico Carl Sagan.
Il brano è tratto dal libro in cui Sagan espone i suoi pensieri sul significato profondo della fotografia
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