giovedì 12 settembre 2019

SALAMANDRINA – CICLO VITALE di Gianni Menichetti

     La salamandrina ?  per me è una figura sacra" Mi dice Gianni Menichetti
Gianni Menichetti nasce a Valdelsa nel 1953, poi si trasferice con la famiglia a Firenze.
Autodidatta. artista a tutto campo. Nel 1971 a 18 anni è Positano e si imbatte nel Vallone Porto
e ne rimane folgorato. E' quì la sua vita inizia con la bellisima artista  australiana Vali Myers.

Gli chiedo perchè questa mostra : L'artista Toscano nato nel '53 a Val' Delsa,così                                    risponde" Questa mia mostra ritrae in otto miniature i momenti salienti della metamorfosi e del ciclo vitale della Salamandrina terdigitata, assai raro anfibio urodelo (cioè con la coda) endemico della nostra penisola, che da decenni proteggo con amore materno. Come ho già detto nel mio breve trattato su di lei, la Salamandrina: “è l’incarnazione del delicato e vulnerabile equilibrio di un ecosistema primevo, assediato dal lento ma inesorabile incedere dell’involutivo progresso umana. Come mi identifico con la rarissima creatura che amo, anzi venero come sacra!                                                                     Anch’io, ormai mi sento come un animale in via d’estinzione.”
Eppure mi sento fiero di aver protetto sino ad oggi questa misteriosa e magica creatura che per me è il simbolo del ‘canyon selvaggio’, il Vallone Porto, ove vivo da 48 anni."


SPECTACLED SALAMANDER – LIFE-CYCLE
My exhibition portrays in eight miniatures the main phases of metamorphosis and life-cycle of the Spectacled salamander, a very rare urodele (tailed amphibian) endemic to the Italian peninsula that for decades I protect with motherly love. As I have said already in my short essay on her, this salamander, “is the incarnation of the delicate and vulnerable equilibrium of a primeval ecosystem, besieged by the slow but inexorable encroachment of so-called human progress. How I identify with this rarest of creatures whom I love, even worship as sacred!               I too, now, feel like an animal on the way to extinction.”
And yet I feel proud having protected up to this day such a mysterious and magical creature who is for me the symbol of the ‘Wild Canyon’, the Valley of Il Porto’ where I live for the past 48 years.
Gianni Menichetti, ‘Il Porto’, Positano, 2019


con Maria Giovanna Manzini intervista Gianni:
Questa sera presso il ristorante “Il Mediterraneo” il proprietario Enzo Esposito ha organizzato una bellissima ed interessante mostra di Gianni Menichetti  l’eremita di Positano. Una piccola collezione di quadri raffiguranti tutte le fasi di vita della salamandrina. Così ci racconta Gianni in questa breve intervista:

“La prima volta che la salamandrina è stata descritta scientificamente è stata alla fine del ‘700 e questa creatura che ama i luoghi ombrosi e umidi è stata trovata vicino a colate laviche alle falde del Vesuvio.

E’ una creatura misteriosissima, soprattutto perché non si vede mai durante l’anno, si vede solo la femmina quando fa le uova. L’unica volta che scientificamente è stato testimoniato il corteggiamento  non l’accoppiamento, perché non si accoppiano, è stato un caso rarissimo anche tra gli anfibi. Le salamandre fanno una danza di corteggiamento e il maschio depone una spermateca per terra e la femmina la raccoglie con la vulva. L’unica testimonianza scientifica vera del corteggiamento risale al 1926. E’ stato uno scienziato tedesco che ha osservato questo corteggiamento senza accoppiamento. Il corteggiamento avviene mesi prima ed è difficilissimo osservarlo. Le femmine che di solito stanno 2,3 giorni in acqua a deporre le uova, vivono nel profondo della terra e si nutrono di antropodi e piccole creaturine. Durante la deposizione delle uova non si nutrono. Le salamandrine non crescono con la coda che è la metà della lunghezza del corpo e non sono più di 11 cm. La salamandrina è una larva che ha già la parvenza di un adulto”


 con Enzo Esposito
con Hellen
        con Maria Rosaria, Chiara e Michele o' Direttore

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