sta per terminare. Mancano ancora quattro appuntamenti tra ottobre
e novembre.
il 10 ottobre tornerà sulla terrazza della Biblioteca di Positano
Vincenzo Russo per la presentazione del libro " Una vita fa ".
Relatrice Pamela Cuomo.
" Vincenzo Russo: scrittore e animatore culturale, molto
impegnato nel sociale e più volte premiato per la sua attività poetica e di
talent scout.
L’anno scorso, in occasione della prima rassegna letteraria
“Serate d’autore”, presentata dall’Associazione Posidonia, Vincenzo ha
condiviso con tutti noi il suo libro “Che Bello Lavorare!”, accentrato sul
delicato tema del mobbing. Un racconto ispirato a fatti realmente accaduti che,
nell’aprile 2015, con regia di Luciano Medusa, si è trasformato in commedia, andando
in scena al Teatro Scarpetta di Casoria.
Quest’anno, invece, Vincenzo Russo, ci propone il suo ultimo
lavoro “Una Vita fa”. Protagonista del racconto è Gennaro Annoni, il quale
all’età di 3 anni rimane orfano ed è così costretto a “cavarsela da solo”. Ad
accompagnarlo per tutto il suo percorso, sono caparbietà e forza di volontà: le
sue uniche alleate!
Anche stavolta siamo in presenza di fatti realmente
accaduti. Un libro che racchiude dolore e miseria, sofferenza e dispiaceri ma
riesce poi a far emergere tratti di gioie e soddisfazioni, perché la vita di
Gennaro è difficile quanto esaltante, ma è comunque una vita che vale la pena
vivere.
L’incontro si terrà sabato 10 ottobre alle ore 18:30 presso
la Biblioteca Comunale. "
di Pamela Cuomo.
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Il 17 ottobre per il Premio di Poesia "I Moti dell'Anima"
la giuria del Premio di Poesia "I Moti dell'Anima"
Città di Positano, conferirà alla prof.sa, Suzane Glavas
la "Menzione di Merito",per la poesia "Ore" nella sezione A,
poesia in lingua.
La serata di premiazione si terrà sabato 17 Ottobre a Positano
nella Pinacoteca Civica (spiaggia grande)via del Saracino,
alle ore 17.00.
La manifestazione prevede la consegna dei premi e la gara
"dal vivo" tra i poeti premiati nelle varie sezioni, dove tutti
saranno chiamati a recitare i propri versi.
Dal confronto diretto e immediato di più voci poetiche,
con gli autori delle poesie,che saranno interpreti e giudici,
verrà scelta la poesia che si aggiudicherà
il trofeo "I Moti dell'Anima".
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Suzana Glavas |
Il 17 ottobre per il Premio di Poesia "I Moti dell'Anima"
la giuria del Premio di Poesia "I Moti dell'Anima"
Città di Positano, conferirà alla prof.sa, Suzane Glavas
la "Menzione di Merito",per la poesia "Ore" nella sezione A,
poesia in lingua.
La serata di premiazione si terrà sabato 17 Ottobre a Positano
nella Pinacoteca Civica (spiaggia grande)via del Saracino,
alle ore 17.00.
La manifestazione prevede la consegna dei premi e la gara
"dal vivo" tra i poeti premiati nelle varie sezioni, dove tutti
saranno chiamati a recitare i propri versi.
Dal confronto diretto e immediato di più voci poetiche,
con gli autori delle poesie,che saranno interpreti e giudici,
verrà scelta la poesia che si aggiudicherà
il trofeo "I Moti dell'Anima".
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Raffaele Urraro e il suo libro di poesie “ La parola incolpevole”
(Archivio 19 luglio 2014)
Il 23 ottobre tornerà Raffaele Urraro con un nuova raccolta di poesie
" Ero il ragazzo scalzo nel cortile" Edito da MARCUS.
L'appuntamento sarà presso l'Auditorium Scuola Media di Positano alle ore 10,30
***
Il 30 ottobre sulla Terrazza della Biblioteca sarà la volta
di
Annamaria Ghedina con
L'IMPICCATA DELLA VICARIA.
LA SANGUINARIA STORIA DI GIUDITTA
GUASTAMACCHIA, IL "FANTASMA DEGLI AVVOCATI".
" Napoli, Gallina 2010.
Form. cm. 14x21, pagine 100, con illustrazioni. Brossura editoriale. [Storia
vera avvenuta a Napoli del XVIII secolo, a cavallo della Rivoluzione
Napoletana. L'ombra bianca di Giuditta Guastamacchia, sanguinaria assassina,
salita sulla forca il 19 aprile del 1800, appare per i vicoli dei Tribunali,
quartiere di Napoli antica, e nei corridoi di Castelcapuano, quello che una
volta era la sede della Gran Corte della Vicaria. Giuditta salì sulla forca in
Piazza delle Pigne, condannata all'impiccagione per l'efferato crimine
perpetrato insieme al di lei padre, al chirurgo, al sicario e ad un barbiere.
Testa e mani furono loro amputate dopo l'esecuzione e vennero appese alle mura
della Vicaria dietro i graticci di ferro, secondo quanto prevedeva la legge per
quel genere di delitto. "Presenza" inquietante e misteriosa definita
anche, per le sue frequenti apparizioni nel Tribunale di Napoli, il
"fantasma degli avvocati"
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