sabato 3 ottobre 2015

Gli svelamenti inconsci di Pino Latronico





 
" Pieno e vuoto. Chiaro e scuro. Vita e morte. Sopra e sotto. Luce e ombra. L’universo e le sue infinite sfaccettature sono racchiuse tutte nelle opere dell’artista Pino Latronico. Nella mostra “Cromie dell’inconscio”, allestita nello spazio espositivo Fornace Falconeal Cilento Outlet Village, nell’ambito della rassegna culturale “Materie1”, sono esposte sette opere inedite, maestose ed ipnotiche del pittore lucano. Raccontano tutte una storia al tempo stessa fantastica e reale, perché nei soggetti che sembrano frutto di un sogno, vi è custodito il senso della vita, fatta di un inizio e di una fine, di una nascita e di un commiato. Sette storie accomunate da un medesimo punto di partenza. Non importa se sia stilizzato, invocato o dipinto nei minimi particolari. L’albero è l’elemento presente in tutte le opere, attorno al quale si sviluppa e si irradia la scena. L’albero del peccato originale, l’albero maestro, l’albero della vita, l’albero degli amanti archeologi, l’albero del fico, l’albero dei cipressi, l’albero dei pesci: in ognuno di questi quadri si sviluppa un mondo dove la dimensione del tempo e dello spazio si ferma e si cristallizza nell’immaginario di chi guarda. La scena potrebbe essere avvenuta in ogni epoca e in ogni luogo, vi sono richiami al passato ed elementi di probabile quotidianità. In ogni quadro colpisce l’approccio, intenso e vibrante, che Latronico ha con il colore. Lo segue senza assecondarlo, lo ascolta senza lasciarsi domare, bensì domandolo, perché “la pittura è il colore, ma quest’ultimo non deve sopraffarti”. L’artista conduce giochi arditi e irriverenti, accostando tonalità difficili nella convivenza, rendendo armonico quello che all’apparenza sembra impossibile. In ogni opera, quasi come se fosse la sua firma segreta, un elemento, un ricordo, un rimando, alla sua terra, la Lucania, con il suo glorioso passato e la sua storia millenaria. "
di Francesca Blasi

                              I prof. Pino Latronico con il pres. del Centro Arte e Cultura
                               LA SFINGE Filippo Astarita.

il pres. del Centro Arte e Cultura
                               LA SFINGE Filippo Astarita.
                                                                                     
PINO LATRONICO ...
E' nato 63 anni fa a Latronico in Lucania. Ha insegnato per svariati anni 
al Liceo Artistico Sabatini di Salerno.  
Questa è la sua prima mostra a Positano.
Nella Pinacoteca civica ha portato una decina dei suoi dipinti 
in olio su tela 150x 1290 realizzate con tecniche miste e
applicando spesso  lamelle di rame ossidato appositamente
dar dare un color verde intenso.  Nei suoi quadri appare spesso
un capitello o una civetta.  Perché la civetta? L'artista lucano
dentro di se si sente Gufo o civetta. La civetta è per l'antichità
greca il simbolo del Mistero della Notte ...nonché della Sapienza
" Che vorrei avere ed non ho "  mi commenta ....
 
Latronico con Francesco Fusco vice sindaco di Positano
Latronico con Francesco Fusco  Antonella Nigro critico d'arte e
Filippo Astarita.
 
le figure  femminili spesso sono adornate da " orpelli" oggetti disparati
che Latronico cerca nei vari mercatini.
La mostra rimarrà aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 22.00
 
Sergio Etere pittore di Salerno
 
 
 
 
 
 
 
PINACOTECA COMUNALE piazzetta del Saraceno
 
 


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