lunedì 12 novembre 2007

AREZZO 11 NOVEMBRE: UCCISO TIFOSO




una sciarpa, romanista e una laziale, unite insieme per salutare Gabriele, da due tifosi, avversari sul campo di gioco, ma amici nella vita di tutti i giorni .








POLIZIOTTO SPARA E UCCIDE UN GIOVANE LAZIALE
Roma, via Attilio Friggeri alle ore 17.00 davanti il negozio di abbigliamento
Harrison è un susseguirsi di giovani, con gli occhi gonfi di lacrime, indossano sciarpe
bianco azzurro al collo. qualcuno slaccia la sua e la depone sopra un letto
di mazzi di fiori. Ci sono roselline, gialle, bianche. rosse. Mazzi di rose di
ogni colore,di girasoli di gladioli di nasturzi di garofani. Arrivano alla spicciolata,
in coppia, depongono i fiori, un cero, attaccano un biglietto, qualcuno recita una
breve preghiera per Gabriele Sandri, 26 anni tifoso laziale, ucciso ieri da un poliziotto
in un autogrill. " Ciao Gabriele" c'è scritto su alcuni foglietti. Su un altro si richiede
giustizia per Gabriele. Ancora: Ciao Gabriele, Oggi non c'è giallo-rosso, oggi non
c'è bianco-celeste, c'è solo sconforto. Un amico vero, un tifoso vero.
Qualcuno che passa, si fa il segno della croce. Sento mormorare, " Tanto metteranno
tutto a tacere". "Questo rispecchia lo Stato che abbiamo" "Copriranno tutto".
Una donna dice "Una doppia tragedia. Non posso pensare che ci sia stata la volontà
di uccidere ma solo tanta incapacità". Ecco, quello che ho scritto è solo quello che ho
visto e sentito questa sera lì davanti a poca distanza da casa mia. Ho figli della
stessa età e anche loro sono tifosi e qualche volta vanno in trasferta a vedere giocare
la loro squadra del cuore. Da cronista, da padre da tifoso, dovevo essere là. Non è mio
compito criticare e giudicare. A questo ci pensino gli inquirenti.

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