giovedì 10 dicembre 2020

La Madonna di Lorteto

 


  LA MADONNA DI LORETO, PATRONA DEGLI AVIATORI

LA DATA

Il 10 dicembre di ogni anno si celebra la Madonna di Loreto, la Madonna Nera. È il

giorno che ricorda il trasporto da Nazareth a Loreto (Ancona) della Casa Natale dove

Maria fu allevata ed ebbe la visita dell’Angelo Gabriele. E dove visse anche Gesù.

Quest’anno la ricorrenza coincide con una data molto importante: i cento anni dalla

proclamazione della Vergine Lauretana quale “Patrona degli Aviatori”.

LA LEGGENDA

Alle   spalle   di   quel   Decreto   Pontificio   del   24   marzo   1920   vi   era   un’affascinante

leggenda che si tramanda intatta anche oggi.

Tutto iniziò nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 1294, con una visione dell’eremita frà

Paolo della Selva, riportata alle autorità ecclesiastiche. Lì si narra

di un’immensa luce che aveva   improvvisamente illuminato la   notte.   La  gente  era uscita   di   casa   per ammirare lo straordinario avvenimento, ma non capiva cosa fosse quella sorgente luminosa che sembrava provenire da un bosco infestato dai  briganti nei pressi  di

Recanati.   Il   sole   all’alba   svelò   il   mistero. Era una casetta, sospesa da   bellissimi

angeli, che si librava nell’aria fino a posarsi su un colle coperto da un bosco di lauri         

Gli Apostoli avevano trasformato quella casetta in chiesa, ma quando Nazareth finì

sotto il dominio dei Turchi musulmani, gli angeli la sollevarono e la trasferirono in

volo. Il 10 maggio 1291 la depositarono a Tersatto (oggi Fiume). Tuttavia, le continue

ruberie ai pellegrini  spinsero gli angeli  a spostare il sacello   nella nuova sede di

Ancona, dove sorge attualmente la chiesa di Santa Maria Liberatrice di Posatora, dal

nome chiaramente evocativo: posa et ora, fermati e prega. Anche questa soluzione

non si rivelò soddisfacente a causa di problemi di sicurezza e, dopo nove mesi,  gli

angeli   effettuarono     un   terzo   trasloco   nei   pressi   di   Porto   Recanati,   in   località

Banderuola, dove oggi sorge una splendida chiesetta. L’attiguo boschetto apparteneva

a una nobildonna di Recanati, Donna Loreta, ed è, quindi, probabile che si dicesse

"Andiamo dalla Madonna di Loreta". Ma la vicinanza con il mare esponeva la casa

alle incursioni turche. Gli angeli decisero allora di rilocare la Casa sul terreno dei

fratelli  Rinaldi di Antici le cui pratiche mercantili indussero  gli angeli a effettuare la

traslazione definitiva. Dopo soli quattro mesi, gli angeli posero la Santa Casa in cima

al monte Prodo, al centro della strada pubblica che da Recanati va al porto.

TRA LEGGENDA E REALTÀ

La   Santa   Casa   non   ha   fondamenta   proprie   ed   è   costituita   da   tre   pareti,

originariamente   appoggiate   a   una   grotta.   Una   finestra   sulla   parete   è   definita

dell'Angelo, perché da essa la Madonna ricevette l'Annunciazione. Sin dal momento

dell’arrivo, gli abitanti di Recanati le hanno rivolto grande attenzioni e hanno eretto

un muro per proteggere la Casa dalle intemperie e dal degrado del suolo. Intorno ad

essa è stata successivamente edificata la Basilica della Santa Casa, divenuta meta di

pellegrinaggi e di artisti.

Nel tempo si sono create due scuole di pensiero: una sosteneva la tesi miracolosa

della   traslazione   angelica,   la   seconda   affermava   che   il   trasporto   sarebbe   stato

effettuato via nave dalla famiglia Angeli, al tempo regnante dell’Epiro.

La seconda ipotesi è quella ovviamente più accreditata nella dimensione  

terrestre, ma penso che qualunque Aviatore propenda in cuor suo per la tesi miracolosa.

Agli  inizi del  900, quando  l’uomo riuscì a coronare il suo desiderio di volare, si cercò subito un celeste patrono per il nuovo mezzo aereo.   La devozione lauretana appariva particolarmente adatta e orientava la scelta verso la Madonna di Loreto.

Le prime iniziative sorsero in Italia durante la Grande Guerra. Sugli aeroplani di una

Squadriglia di volo fu dipinta la Santa Casa. Dal canto suo, l’Aero Club d’Italia tentò

in seguito di mobilitare verso tale ipotesi anche le  società aeronautiche alleate e poi,

nel dopoguerra, ricercò il supporto dell’Alto clero.

  Fu   così   che,   convinto   della   miracolosa   traslazione   volante,   Papa   Benedetto   XV

accolse i desideri dei piloti della 1ª Guerra Mondiale ed elesse la Beata Vergine di  Loreto   

Aeronautarum Patrona          

. È evidente, dunque, che la protezione di Maria si estende a tutti, militari e civili, a chiunque viaggi e a chi, in volo e nei servizi di terra, garantisca la sicurezza e la tranquillità dei trasportati.

Il Santo Padre approvò anche la formula di benedizione degli aerei, che fece inserire

nel Rituale Romano. È costituita da tre orazioni speciali. Nella prima si implora Dio

affinché l’aereo serva alla sua gloria e al bene dell’umanità. In essa si fanno voti di

incolumità per coloro che se ne servono. Nella seconda e nella terza si implora   la

Vergine   Maria   e   l’Angelo   del   Signore   affinché   accompagnino   i   trasvolatori   e   li

facciano giungere incolumi alla meta.

APPUNTO FINALE

In   chiusura   un’ultima   aggiunta.   La   Madonna   di   Loreto   è   raffigurata   come   una

Madonna   Nera,   al   pari   della   Madonna   di   Positano.  Ambedue   vengono   da   terre

lontane e hanno viaggiato in modo miracoloso. La formula

Posa et Ora    è riferibile a

Loreto.  Posa Posa  a   Positano.   La   Madonna   di   Loreto   è   fortemente   venerata   da

chiunque nell’ambito aeronautico. La Madonna di Positano è strenuamente onorata

da   qualsiasi   positanese.   Lo   si   capisce   dai   momenti   di   bisogno   in   cui   entrambe

vengono invocate. Casualità, parallelismi, storie comuni dell’agiografia? Forse sì, ma

di   certo   c’è   anche   la   prospettiva  di  chi  ha  vissuto le due realtà da aeronauta

positanese     

.

          
                                               Una scultura di Giovanni Russo  che raffigura la Madonna di Loreto.                                                         E' alta 1,70 mt . pesa circa  un quintale                                    
Giorgio Francesco Russo

 

LA MADONNA DI LORETO, PATRONA DEGLI AVIATORI
LA DATA
Il 10 dicembre di ogni anno si celebra la Madonna di Loreto, la Madonna Nera. È il
giorno che ricorda il trasporto da Nazareth a Loreto (Ancona) della Casa Natale dove
Maria fu allevata ed ebbe la visita dell’Angelo Gabriele. E dove visse anche Gesù.
Quest’anno la ricorrenza coincide con una data molto importante: i cento anni dalla
proclamazione della Vergine Lauretana quale “Patrona degli Aviatori”.
LA LEGGENDA
Alle spalle di quel Decreto Pontificio del 24 marzo 1920 vi era un’affascinante
leggenda che si tramanda intatta anche oggi.
Tutto iniziò nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 1294, con una visione dell’eremita frà
Paolo della Selva, riportata alle autorità ecclesiastiche. Lì si narra
di un’immensa luce
che aveva improvvisamente illuminato la notte. La gente era uscita di casa per
ammirare lo straordinario avvenimento, ma non capiva cosa fosse quella sorgente
luminosa che sembrava provenire da un bosco infestato dai briganti nei pressi di
Recanati. Il sole all’alba svelò il mistero. Era una casetta, sospesa da bellissimi
angeli, che si librava nell’aria fino a posarsi su un colle coperto da un bosco di lauri
.
Gli Apostoli avevano trasformato quella casetta in chiesa, ma quando Nazareth finì
sotto il dominio dei Turchi musulmani, gli angeli la sollevarono e la trasferirono in
volo. Il 10 maggio 1291 la depositarono a Tersatto (oggi Fiume). Tuttavia, le continue
ruberie ai pellegrini spinsero gli angeli a spostare il sacello nella nuova sede di
Ancona, dove sorge attualmente la chiesa di Santa Maria Liberatrice di Posatora, dal
nome chiaramente evocativo: posa et ora, fermati e prega. Anche questa soluzione
non si rivelò soddisfacente a causa di problemi di sicurezza e, dopo nove mesi, gli
angeli effettuarono un terzo trasloco nei pressi di Porto Recanati, in località
Banderuola, dove oggi sorge una splendida chiesetta. L’attiguo boschetto apparteneva
a una nobildonna di Recanati, Donna Loreta, ed è, quindi, probabile che si dicesse
"Andiamo dalla Madonna di Loreta". Ma la vicinanza con il mare esponeva la casa
alle incursioni turche. Gli angeli decisero allora di rilocare la Casa sul terreno dei
fratelli Rinaldi di Antici le cui pratiche mercantili indussero gli angeli a effettuare la
traslazione definitiva. Dopo soli quattro mesi, gli angeli posero la Santa Casa in cima
al monte Prodo, al centro della strada pubblica che da Recanati va al porto.
TRA LEGGENDA E REALTÀ
La Santa Casa non ha fondamenta proprie ed è costituita da tre pareti,
originariamente appoggiate a una grotta. Una finestra sulla parete è definita
dell'Angelo, perché da essa la Madonna ricevette l'Annunciazione. Sin dal momento
dell’arrivo, gli abitanti di Recanati le hanno rivolto grande attenzioni e hanno eretto
un muro per proteggere la Casa dalle intemperie e dal degrado del suolo. Intorno ad
essa è stata successivamente edificata la Basilica della Santa Casa, divenuta meta di
pellegrinaggi e di artisti.
Nel tempo si sono create due scuole di pensiero: una sosteneva la tesi miracolosa
della traslazione angelica, la seconda affermava che il trasporto sarebbe stato
effettuato via nave dalla famiglia Angeli, al tempo regnante dell’Epiro.
La seconda ipotesi è quella ovviamente più accreditata nella dimensione
terrestre
, ma
penso che qualunque Aviatore propenda in cuor suo per la tesi miracolosa.
A
gli
inizi del
900
, quando
l’uomo riuscì a coronare il suo desiderio di
volare, si
cercò subito un celeste patrono per
il nuovo mezzo aereo
. La devozione lauretana
appariva particolarmente adatta e orientava la scelta verso la Madonna di Loreto.
Le prime iniziative sorsero in Italia durante la Grande Guerra. Sugli aeroplani di una
Squadriglia di volo fu dipinta la Santa Casa. Dal canto suo, l’Aero Club d’Italia tentò
in seguito diLA MADONNA DI LORETO, PATRONA DEGLI AVIATORI
LA DATA
Il 10 dicembre di ogni anno si celebra la Madonna di Loreto, la Madonna Nera. È il
giorno che ricorda il trasporto da Nazareth a Loreto (Ancona) della Casa Natale dove
Maria fu allevata ed ebbe la visita dell’Angelo Gabriele. E dove visse anche Gesù.
Quest’anno la ricorrenza coincide con una data molto importante: i cento anni dalla
proclamazione della Vergine Lauretana quale “Patrona degli Aviatori”.
LA LEGGENDA
Alle spalle di quel Decreto Pontificio del 24 marzo 1920 vi era un’affascinante
leggenda che si tramanda intatta anche oggi.
Tutto iniziò nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 1294, con una visione dell’eremita frà
Paolo della Selva, riportata alle autorità ecclesiastiche. Lì si narra
di un’immensa luce
che aveva improvvisamente illuminato la notte. La gente era uscita di casa per
ammirare lo straordinario avvenimento, ma non capiva cosa fosse quella sorgente
luminosa che sembrava provenire da un bosco infestato dai briganti nei pressi di
Recanati. Il sole all’alba svelò il mistero. Era una casetta, sospesa da bellissimi
angeli, che si librava nell’aria fino a posarsi su un colle coperto da un bosco di lauri
.
Gli Apostoli avevano trasformato quella casetta in chiesa, ma quando Nazareth finì
sotto il dominio dei Turchi musulmani, gli angeli la sollevarono e la trasferirono in
volo. Il 10 maggio 1291 la depositarono a Tersatto (oggi Fiume). Tuttavia, le continue
ruberie ai pellegrini spinsero gli angeli a spostare il sacello nella nuova sede di
Ancona, dove sorge attualmente la chiesa di Santa Maria Liberatrice di Posatora, dal
nome chiaramente evocativo: posa et ora, fermati e prega. Anche questa soluzione
non si rivelò soddisfacente a causa di problemi di sicurezza e, dopo nove mesi, gli
angeli effettuarono un terzo trasloco nei pressi di Porto Recanati, in località
Banderuola, dove oggi sorge una splendida chiesetta. L’attiguo boschetto apparteneva
a una nobildonna di Recanati, Donna Loreta, ed è, quindi, probabile che si dicesse
"Andiamo dalla Madonna di Loreta". Ma la vicinanza con il mare esponeva la casa
alle incursioni turche. Gli angeli decisero allora di rilocare la Casa sul terreno dei
fratelli Rinaldi di Antici le cui pratiche mercantili indussero gli angeli a effettuare la
traslazione definitiva. Dopo soli quattro mesi, gli angeli posero la Santa Casa in cima
al monte Prodo, al centro della strada pubblica che da Recanati va al porto.
TRA LEGGENDA E REALTÀ
La Santa Casa non ha fondamenta proprie ed è costituita da tre pareti,
originariamente appoggiate a una grotta. Una finestra sulla parete è definita
dell'Angelo, perché da essa la Madonna ricevette l'Annunciazione. Sin dal momento
dell’arrivo, gli abitanti di Recanati le hanno rivolto grande attenzioni e hanno eretto
un muro per proteggere la Casa dalle intemperie e dal degrado del suolo. Intorno ad
essa è stata successivamente edificata la Basilica della Santa Casa, divenuta meta di
pellegrinaggi e di artisti.
Nel tempo si sono create due scuole di pensiero: una sosteneva la tesi miracolosa
della traslazione angelica, la seconda affermava che il trasporto sarebbe stato
effettuato via nave dalla famiglia Angeli, al tempo regnante dell’Epiro.
La seconda ipotesi è quella ovviamente più accreditata nella dimensione
terrestre
, ma
penso che qualunque Aviatore propenda in cuor suo per la tesi miracolosa.
A
gli
inizi del
900
, quando
l’uomo riuscì a coronare il suo desiderio di
volare, si
cercò subito un celeste patrono per
il nuovo mezzo aereo
. La devozione lauretana
appariva particolarmente adatta e orientava la scelta verso la Madonna di Loreto.
Le prime iniziative sorsero in Italia durante la Grande Guerra. Sugli aeroplani di una
Squadriglia di volo fu dipinta la Santa Casa. Dal canto suo, l’Aero Club d’Italia tentò
in seguito di mobilitare verso tale ipotesi anche le società aeronautiche alleate e poi,
nel dopoguerra, ricercò il supporto dell’Alto clero.
Fu così che, convinto della miracolosa traslazione volante, Papa Benedetto XV
accolse i desideri dei piloti della 1ª Guerra Mondiale ed elesse la Beata Vergine di
Loreto
Aeronautarum Patrona
. È evidente, dunque, che la protezione di Maria si
estende a tutti, militari e civili, a chiunque viaggi e a chi, in volo e nei servizi di terra,
garantisca la sicurezza e la tranquillità dei trasportati.
Il Santo Padre approvò anche la formula di benedizione degli aerei, che fece inserire
nel Rituale Romano. È costituita da tre orazioni speciali. Nella prima si implora Dio
affinché l’aereo serva alla sua gloria e al bene dell’umanità. In essa si fanno voti di
incolumità per coloro che se ne servono. Nella seconda e nella terza si implora la
Vergine Maria e l’Angelo del Signore affinché accompagnino i trasvolatori e li
facciano giungere incolumi alla meta.
APPUNTO FINALE
In chiusura un’ultima aggiunta. La Madonna di Loreto è raffigurata come una
Madonna Nera, al pari della Madonna di Positano. Ambedue vengono da terre
lontane e hanno viaggiato in modo miracoloso. La formula
Posa et Ora
è riferibile a
Loreto.
Posa Posa
a Positano. La Madonna di Loreto è fortemente venerata da
chiunque nell’ambito aeronautico. La Madonna di Positano è strenuamente onorata
da qualsiasi positanese. Lo si capisce dai momenti di bisogno in cui entrambe
vengono invocate. Casualità, parallelismi, storie comuni dell’agiografia? Forse sì, ma
di certo c’è anche la prospettiva di chi ha vissuto le due realtà da
aeronauta
positanese
.
Giorgio Francesco Russo mobilitare verso tale ipotesi anche le società aeronautiche alleate e poi,
nel dopoguerra, ricercò il supporto dell’Alto clero.
Fu così che, convinto della miracolosa traslazione volante, Papa Benedetto XV
accolse i desideri dei piloti della 1ª Guerra Mondiale ed elesse la Beata Vergine di
Loreto
Aeronautarum Patrona
. È evidente, dunque, che la protezione di Maria si
estende a tutti, militari e civili, a chiunque viaggi e a chi, in volo e nei servizi di terra,
garantisca la sicurezza e la tranquillità dei trasportati.
Il Santo Padre approvò anche la formula di benedizione degli aerei, che fece inserire
nel Rituale Romano. È costituita da tre orazioni speciali. Nella prima si implora Dio
affinché l’aereo serva alla sua gloria e al bene dell’umanità. In essa si fanno voti di
incolumità per coloro che se ne servono. Nella seconda e nella terza si implora la
Vergine Maria e l’Angelo del Signore affinché accompagnino i trasvolatori e li
facciano giungere incolumi alla meta.
APPUNTO FINALE
In chiusura un’ultima aggiunta. La Madonna di Loreto è raffigurata come una
Madonna Nera, al pari della Madonna di Positano. Ambedue vengono da terre
lontane e hanno viaggiato in modo miracoloso. La formula
Posa et Ora
è riferibile a
Loreto.
Posa Posa
a Positano. La Madonna di Loreto è fortemente venerata da
chiunque nell’ambito aeronautico. La Madonna di Positano è strenuamente onorata
da qualsiasi positanese. Lo si capisce dai momenti di bisogno in cui entrambe
vengono invocate. Casualità, parallelismi, storie comuni dell’agiografia? Forse sì, ma
di certo c’è anche la prospettiva di chi ha vissuto le due realtà da
aeronauta
positanese
.
Giorgio Francesco Russo

1 commento:

oramaxfac ha detto...

Bellissimo articolo, complimenti