lunedì 27 novembre 2017

Mostre: pittura; Alessio Paternesi a VITERBO


 
Prende il via il prossimo 7 dicembre a Viterbo la mostra antologica di Alessio Paternesi che  il capoluogo della Tuscia dedica all’artista per celebrare il suo ottantesimo compleanno. L’esposizione raccoglie una settantina di opere tra quadri e sculture realizzate dal Maestro durante tutta la sua lunga carriera artistica ed un saggio di tutti i suoi  più importanti cicli pittorici, da quello dei Giardini incantati e dei Giardini di Piero ( in omaggio a Piero della Francesca) a Dietro le quinte, al ciclo Indovina la Commedia (sulla Divina Commedia), ad alcune delle opere più significative  degli anni 60’ e 70’. In esposizione anche una tiratura esclusiva realizzata per La Dante Alighieri sull’Inferno mitologico dantesco. La mostra nella  bellissima sala quattrocentesca  del palazzo Comunale di Viterbo rimarrà aperta fino al 7 gennaio 2018.
                                      Alessio Paternesi (Civita Castellana28 ottobre 1937)
                                       è un pittore e scultore italiano.

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A soli 22 anni partecipò alla VIII Quadriennale di Roma[1], di cui in seguito fece parte in altre 3 edizioni. Del 1962 è la sua prima personale alla galleria “La Pantera” di Lucca. Da allora l'attività espositiva dell'artista viterbese si è fatta molto intensa, sia in Italia che all'estero, con numerose mostre personali e partecipazioni a premi e collettive. Per un lungo periodo, ha esposto in numerose gallerie negli Stati Uniti, ed in molti paesi europei. Con il ritorno a Viterbo, all'inizio degli anni novanta, Paternesi rinnovò il suo interesse per la scultura. Fra le tante opere scultoree realizzate, il gigantesco monumento in bronzo dedicato ai Facchini di Santa Rosa, progettato nel 1995 e finito nel 1998, oggi posizionato nella centrale Piazza della Repubblica a Viterbo; ancora, nello stesso anno, il monumento in bronzo ai Caduti dell'ultima guerra mondiale, posizionato nella Piazza del Sacrario di Viterbo; il 21 aprile 2004 è stata inaugurata a Friburgo la "Lupa Capitolina", opera in bronzo, per l'apertura di una via dedicata alla Città Eterna con il coordinamento della Società Dante Alighieri.

 
Nel 2003, ha ricevuto l'incarico dal comune di Bagnoregio di progettare e realizzare una piazza, riqualificando la fontana e ideando un monumento in bronzo ispirato da e dedicato a Bonaventura Tecchi: l'opera sarà inaugurata nella primavera del 2007 e consisterà, oltre che nella scultura in bronzo, anche nella riqualificazione di uno dei più belli e suggestivi punti di osservazione dell'intera regione: la piazzetta che precede il ponte sui calanchi e che guarda e arriva a Civita di Bagnoregio: “il paese che muore”.
Nel 2005 gli è stato commissionato dal comune di Roma il "monumento in ricordo della Liberazione di Roma", fortemente voluto dal soldato Harry Shindler, rappresentante in Italia dei militari britannici nella seconda guerra mondiale, che è stato inaugurato il 4 giugno 2006 a Roma in piazza Venezia, collocato proprio di fronte all'Altare della Patria.[2].
Negli ultimi anni ha inoltre realizzato una trentina di dipinti ispirati alla Divina Commedia da cui ha preso vita una mostra itinerante dal titolo "Indovina la Commedia", suggeritogli dal famoso surrealista Sebastian Matta, amico personale di Alessio Paternesi[3].

Dal 29 settembre al 28 ottobre 2007,in occasione degli ottanta anni della Provincia di Viterbo, gli è stata dedicata una mostra "Parentesi Paternesi: Anagramma della Vita di un Artista" a Viterbo nello storico Palazzo dei Papi, anche per festeggiare i suoi settanta anni.
A dicembre 2010 l'esposizione presso la Società Dante Alighieri a palazzo Firenze a Roma, 'In viaggio con Dante', attraversamento e mitologie dell'Inferno dantesco in 8 sculture.


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