" L'origine Giornata Mondiale della Donna che si celebra in tutto il Mondo l'8 marzo risale al 1908,quando cento anni fa a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le durissime condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per giorni finché l'8 marzo il proprietario, bloccò le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Nello stabilimento scoppiò un incendio e le 129 operaie rimaste prigioniere all'interno della fabbrica perirono.In seguito, Rosa Luxemburg,propose questa data come giornata di lotta internazionale a favore della donna. E' bene ricordare questo retroscena per tenere ben presente che l'8 marzo non è una festa frivola dedicata alla donna, ma è il simbolo di un giorno di lotta delle donne diventato, grazie all' impegno delle stesse,l'immagine rappresentativa delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso degli anni, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto."
Un omaggio fotografico ispirato alla Donna...
manifestazione contro la violenza sulla Donna , Roma 1971
La donna è tua madre , e la mamma dei tuoi figli
compagnia della tua vita
Rispetta e ama la donna .........
Da Adele Cloro, una giovane aspirante fotereporter ricevo un suo servizio su questo argomento.
" In molti pensano che la Giornata Internazionale della Donna sia nata in memoria delle operaie morte nel rogo di una fabbrica di New York, la Cotton. In realtà, appunto, si tratta solo di una leggenda nata negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale. La Giornata Internazionale della Donna nacque infatti ufficialmente negli Stati Uniti il 28 febbraio del 1909. A istituirla fu il Partito Socialista americano, che in quella data organizzò una grande manifestazione in favore del diritto delle donne al voto. Il 25 marzo del 1911 cadde la goccia che fece traboccare il vaso: nella fabbrica Triangle di New York si sviluppò un incendio e 146 lavoratori (per lo più donne immigrate) persero la vita. Questo è probabilmente l'episodio da cui è nata la leggenda della fabbrica Cotton. Da quel momento in avanti, le manifestazioni delle donne si moltiplicarono. In molti Paesi europei, nacquero delle giornate dedicate alle donne. L' 8 marzo entrò per la prima volta nella storia della Festa della Donna nel 1917, quando in quel giorno le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra, dando così vita alla «rivoluzione russa di febbraio».
Fu questo evento a cui si ispirarono le delegate della Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste a Mosca quando scelsero l'8 marzo come data in cui istituire la Giornata Internazionale dell'Operaia. In Italia la Festa della Donna iniziò a essere celebrata nel 1922 con la stessa connotazione politica e di rivendicazione sociale. L'iniziativa prese forza nel 1945, quando l'Unione Donne in Italia celebrò la Giornata della Donna nelle zone dell'Italia già liberate dal fascismo. Oggi come oggi tale ricorrenza è completamente dedita al divertimento, alla celebrazione e all’esaltazione vacua della donna che dovrebbe sentirsi indignata da tale imbarazzante speculazione economica. Vorrei che l’ 8 marzo fosse la festa di tante giovani donne chine sui libri, pronte a portare a casa dei risultati che non sono legati all'aspetto fisico, all'apparenza. Vorrei che l’8 marzo fosse la festa di quelle donne-mamme capaci di prendersi cura dei figli, di assistere i parenti anziani e, contemporaneamente magari, di fare un lavoro che mantenga la famiglia. Vorrei che l’8 marzo non continui ad essere una giornata priva di senso, ma un richiamo che risvegli nella coscienza di tutti l’importanza di quelle donne che hanno perso la vita per il raggiungimento dei loro obiettivi e di tutte quelle eroine che giornalmente combattono silenziosamente violenze e soprusi. “Ricordare anziché celebrare, meditare invece di festeggiare”. Vorrei che le donne riconquistassero il rispetto che durante questi anni hanno leggermente perso, perché non possiamo pretendere di essere rispettate se in primis non lo facciamo noi stesse. "
Nessun commento:
Posta un commento