A chiudere le celebrazioni del Giorno della Memoria lo spettacolo di danza Ghetto del coreografo Mario Piazza, in scena domenica 7 febbraio alle 21.30 sul palco del Teatro Eliseo, dove emozione fa rima con riflessione ed impegno con sostegno.
Con Ghetto, premiato con uno dei più importanti riconoscimenti per le Performing Arts dalla European Association for Jewish Culture a Londra, si dà corpo al sogno di ogni minoranza perseguitata e oppressa per appartenenza etnica, orientamento sessuale o credo religioso di uscire dall’isolamento in cui é confinata e conquistare l'agognata libertà attraverso la musica, patrimonio condiviso dell'umanità. Ghetto non più luogo di costrizione ma costruzione di dialogo nel risp...etto delle diversità sociali e culturali.
Il Ghetto diviene quindi simbolo di tutte le discriminazioni, a partire da quello del popolo ebraico; il regista lo rappresenta visionario e poetico come nella pittura di Chagall. I protagonisti David, Sarah e il Rabbino Capo interpretano la vita in un colorato, travolgente caleidoscopio di sentimenti e passioni: l’amore coniugale, il matrimonio, le tradizioni e le feste fino alla disperazione, la deportazione e la tragedia della Shoah. Figura narrante Tikvah (in ebraico speranza) racconta la forza, la fede e la rinascita del popolo d'Israele. A scandire i passi di danza le note di Underground di Goran Bregovic, i brani travolgenti e struggenti della musica kletzmer, i canti gitani come Gelem Gelem a ricordo dello sterminio dei Rom, in un crescente palpito che lascerà commosso e stupefatto lo spettatore.
“Il punto di partenza per elaborare questo spettacolo è stato la necessità di affrontare i temi della esclusione e dell'esilio, attraverso l'esplorazione dei ghetti, reali e virtuali, che nascono dalla paura generata dalla diffidenza.Il ghetto ebraico rappresenta un concentrato di umanità, con la sua memoria storica, tra musiche Klezmer e canti tzigani,una coppia di giovani sposi è l’emblema del cammino futuro della società. Il lavoro mescola umorismo, e angoscia, dolore e sorriso nella consapevolezza di avere una "Hatikvah" (speranza) che darà la forza necessaria per superare uniti ogni ostacolo.Un affresco danzato di normalità e conoscenza e un messaggio danzato di pace e libertà.” (Mario Piazza)
Ghetto
Musiche: Klezmer e Goran Begovic
Regia e coreografia: Mario Piazza
Assistente alle coreografie: Ludovic Party
Studenti dell’Accademia Nazionale di Danza
Protagonisti: Rabbino capo - Antonio Taurino; Sara - Roberta Russano; David - Michael Incarbone; Tikvah - Antonella Abbate
Sound: Marco Melia
Spettacolo unico: ore 21,30 – ingresso dalle ore 21.00 - Teatro Eliseo, Via Nazionale 183
Biglietto: 10 euro. Parte del ricavato andrà devoluto in beneficenza
Prenotazione obbligatoria al Centro di Cultura Ebraica: 065897589 – centrocultura@romaebraica. it
Lo spettacolo, ideato e promosso dall’Assessorato alla Cultura della Comunità Ebraica di Roma, è patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah, sostenuto dalla Fondazione Museo della Shoah, con la collaborazione del Teatro Eliseo di Roma e dell’Accademia Nazionale di Danza.
Il Ghetto diviene quindi simbolo di tutte le discriminazioni, a partire da quello del popolo ebraico; il regista lo rappresenta visionario e poetico come nella pittura di Chagall. I protagonisti David, Sarah e il Rabbino Capo interpretano la vita in un colorato, travolgente caleidoscopio di sentimenti e passioni: l’amore coniugale, il matrimonio, le tradizioni e le feste fino alla disperazione, la deportazione e la tragedia della Shoah. Figura narrante Tikvah (in ebraico speranza) racconta la forza, la fede e la rinascita del popolo d'Israele. A scandire i passi di danza le note di Underground di Goran Bregovic, i brani travolgenti e struggenti della musica kletzmer, i canti gitani come Gelem Gelem a ricordo dello sterminio dei Rom, in un crescente palpito che lascerà commosso e stupefatto lo spettatore.
Mario Piazza ( da Comunità Ebraica Roma ) |
“Il punto di partenza per elaborare questo spettacolo è stato la necessità di affrontare i temi della esclusione e dell'esilio, attraverso l'esplorazione dei ghetti, reali e virtuali, che nascono dalla paura generata dalla diffidenza.Il ghetto ebraico rappresenta un concentrato di umanità, con la sua memoria storica, tra musiche Klezmer e canti tzigani,una coppia di giovani sposi è l’emblema del cammino futuro della società. Il lavoro mescola umorismo, e angoscia, dolore e sorriso nella consapevolezza di avere una "Hatikvah" (speranza) che darà la forza necessaria per superare uniti ogni ostacolo.Un affresco danzato di normalità e conoscenza e un messaggio danzato di pace e libertà.” (Mario Piazza)
Ghetto
Musiche: Klezmer e Goran Begovic
Regia e coreografia: Mario Piazza
Assistente alle coreografie: Ludovic Party
Studenti dell’Accademia Nazionale di Danza
Protagonisti: Rabbino capo - Antonio Taurino; Sara - Roberta Russano; David - Michael Incarbone; Tikvah - Antonella Abbate
Sound: Marco Melia
Spettacolo unico: ore 21,30 – ingresso dalle ore 21.00 - Teatro Eliseo, Via Nazionale 183
Biglietto: 10 euro. Parte del ricavato andrà devoluto in beneficenza
Prenotazione obbligatoria al Centro di Cultura Ebraica: 065897589 – centrocultura@romaebraica.
Lo spettacolo, ideato e promosso dall’Assessorato alla Cultura della Comunità Ebraica di Roma, è patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah, sostenuto dalla Fondazione Museo della Shoah, con la collaborazione del Teatro Eliseo di Roma e dell’Accademia Nazionale di Danza.
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