sabato 25 aprile 2009

LE MANI...

Mani ben curate – mani forti e rugose – mani delicate - mani di bimbo –
Mani che lavorano – mani che carezzano – mani che spaventano –
Oggi parlo delle mani naturalmente delle mani dei miei amici positanesi.

la mano del prete benedicente - le mani del sindaco che tagliano il nastro - le mani del pescatore in riposo - le mani del pescatore che innescano una nassa - la mano del bimbo che carezza la sorellina appena arrivata - le mani esperte del pescatore che ripara la sua rete

Le mani come gli occhi sono sono il nostro biglietto da visita davanti al prossimo da esse infatti se ne può dedurre la vita che conduciamo. Sia per l’uomo che per la donna.
La mano è il Nostro l'organo prensile che si trova all'estremità del braccio, collegato a questo tramite il polso. Comprende cinque dita, che costituiscono la parte più predisposta al senso tattile.
La mano è il primo e più “ antico “ strumento dell'uomo, ed è anche un modo di espressione quando aiuta la parola o la sostituisce tramite il linguaggio dei segni. E’ anche strumento di vita quotidiana , d’amore d’offesa.

Per Darwin, la mano è l'organo che distingue l'uomo dagli altri primati, e l'uomo non avrebbe mai raggiunto il suo posto predominante nel mondo senza l'uso delle mani. A differenza degli altri primati infatti la mano dell'uomo ha acquistato la capacità di opporre il pollice all'indice ed alle altre dita; in tal modo il movimento delle dita è molto più preciso e consente all'uomo di usare utensili molto piccoli e sottili, tenendoli fra il pollice e l'indice (ad esempio aghi per cucire, penne per scrivere etc).
Il Engels ha dato a questo aspetto una connotazione politica, nel saggio intitolato Del ruolo della mano nella trasformazione dalla scimmia all'uomo: la mano diventa qui sinonimo di lavoro e di dignità. Nelle società post-industriali, il lavoro e la mano sono valorizzati e spesso sovrapposti: "fatto a mano", "cucito a mano" rappresentano attributi positivi, mentre "tenere le mani in tasca" o "stare con le mani in mano" indicano poca voglia di lavorare. Le mani denotano anche un'appartenenza ad una classe sociale: le mani curate delle professioni intellettuali contrapposte a quelle "callose" degli operai. "Sporcarsi le mani" è inoltre sinonimo di compromettersi.


La mano che lancia coriandoli a carnevale - la mano dell' artigiano - la mano dello Chef - la mano del fedele che intreccia la Palma pasquale.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellisssimo post!
Paola

Anonimo ha detto...

Mi piace moltissimo questa idea delle mani. jO mason