venerdì 12 luglio 2013

La nuvola di Giada di GIOVANNA MANGIARACINA presentato a Positano


  Positano 12 luglio dalla Terrazza di Casa Parlato a Fornillo che negli ultimi anni ha ospitato tanti eventi culturali letterari. “ Sulla splendida terrazza di Casa Parlato, resa salotto culturale dall’On Antonio , grande studioso e amante di Positano e della sua storia, si è svolta la presentazione del libro di Giovanna Mangiaracina “ La nuvola di Giada”. La serata coordinata dal giornalista Angelo Ciaravolo che è l’animatore delle serate letterali al DominaRoyal è stata allietata da un concerto degli artisti Antonio Pepe e Lorenzo Melchiorre.Tutto ciò grazie alla tenacia di Enzo Esposito “ Patron”del Ristorante-Galleria Mediterraneo .

 La serata è stata aperta dalla signora Lucilla Parlato che durante il saluto a Giovanna Mangiaracina ha ricordato il padre e al termine del suo intervento ha annunciato il prossimo  appuntamento sulla Terrazza per il 31 agosto con la presentazione del libro di Romolo ErcolinoEssad Bey scrittore azerbaigiano a Positano".
Nico Bizzarro nel intervento dominante, racconta Giovanna, e legge alcuni brani del suo libro " La nuvola di Giada".....
Nico Bizzarro e Giovanna Mangiaracina  
 
 
 

La serata è stata allietata dai M°. Antonio Pane al contrabbasso e Lorenzo Melchiorre alla chitarra


Paolo De Vita, attore di teatro durante il suo intervento. De Vita amico di sempre di Giovanna così dice: “E’ un libro che va letto goccina per Goccina come le gocce per la sera " e aggiunge…. "È un compagno , una guida per chi ancora oggi ha il coraggio di cercarsi dentro” …
Angelo Ciaravolo, Giovanna Mangiaracina e i M° musicisti Lorenzo Melchiorre e Antonio Pepe
                             

 Domani sera Giovanna Mangiaracina e " La nuvola di Giada" saranno ospiti dell'artista Paolo Sandulli alla Torre Assiola di Praiano.
Ha scritto di lei Vincenzo Aiello:" E’ un esordio che vale una vita quello della 55enne scrittrice napoletana Giovanna Mangiaracina che con “La nuvola di Giada (pagg. 108, euro 12.90; Albatros Il Filo)” con la tecnica del raggrumare scrittura in flusso di coscienza, decide di fare i conti con un personaggio femminile che ha attraversato la nuvola della depressione. L’ombra della vita –che si fa io narrante - ci presenta una bambina che cerca colori nella mancanza di autostima dei suoi genitori borghesi. Sono tempi di ideologie bevute, grandi amicizie – soprattutto con la creativa Pia – e di corruzione pubblica dilagante. Poi la malattia del padre, la sua morte: il sentirsi privata di un lavoro che dia la gioia all’alzarsi la mattina, perché quella laurea in psicologia a Roma non si è mai presa. La donna è sola, ma vuole il bene degli altri: non vuole integrarsi con i drogati di falsa socialità. L’io narrante della depressione ad un certo punto svanisce ed il personaggio femminile diventa l'io narrante: la depressione è alle spalle, perché è alle spalle l’inconsapevolezza ed il cuore dialoga lievemente con la mente. Non svanisce però il desiderio che tutti stiano bene e la voglia di non essere egoisti. Ma dopo un periodo che la memoria sembrava cancellata riprendono i sogni di Pia, suicida, degli amori perduti, come dei periodi all’Università con Aldo Carotenuto ed i ricordi della Puglia. L’io narrante femminile non sfugge più il dolore e fai conti con la madre, sé stessa, gli altri. Ha imparato la pazienza e la consapevolezza: una nuvola di Giada è sopra di lei."
da pag. 34-- Mi sono fermata a fare colazione più a lungo del solito con la speranza di sentire la messa in moto del mio cervello che sembra fermo, ibernato. Lasciare che gli altri siano ciò che desiderano ed essere ciò che desidero è la "lezione" da mettere in pratica. La visione che ho di me è abbastanza corretta anche se parziale . Vorrei con una bacchetta magica realizzare in un giorno tutti i miei desideri di pace, di solidarietà, di mancanza assoluta di competizione femminile, senza lasciarne indietro neanche uno. Sono trascorsi molti anni in questa casa, in un lungo e difficile viaggio che diversamente non avrei saputo affrontare. La voce suadente e dolce della mamma che parla al telefono con il suo compagno acutizza antichi dolori . Va in scena la gelosia, la mancanza di consapevolezza servita su un vassoio d'argento per essere trasformata."

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