Passeggiando per lo stradone e scattando questa foto mi è venuta in mente un fatto accadutomi tanti ma tanti anni fà durante un periodo di vacanze .Avevo 12 anni e d'estate trascorrevo le vacanze con i miei genitori in una casa al mare circondata da un bosco mediterraneo con ginestre, lecci secolari, saggine e tante altre piante e arbusti. Andavo a giocare con gli amici del villaggio, alla Torre del porto, vicino al lavatoio. Un giorno i miei compagni sfoggiarono delle fionde, che invidia. L'indomani mi incamminai nel boschetto per trovare un ramo biforcuto fin quando non individuai in un albero di scopa quello che faceva al caso mio. Armato di un seghetto in pochi minuti fù mio. Era una perfetta Y, la forcella un triangolo isoscele insuperabile. Con un pezzo di camera d'aria di bici che mi regalò Gino il meccanico e un pezzetto di pelle ricavato da dei veccchi guanti rotti ci ricavai la " presa". Avevo finalmente anche io una bellissima fionda.
Nel pomeriggio dopo i compiti delle vacanze, presi due buone manciate di nocciole con ancora il guscio con la bici mi recai al porto. Con i compagni andammo a tirare. Gli amici cercavano di centrare boe, gatti o merli senza tanto successo. Lì c'erano le donne che lavavano i panni al lavatoio e destino volle che fui terribilmente attratto da Adelina. mentre lavava i panni al lavatoio. Forse il gran caldo fu "Galeotto" o il vestitino di cotonella che indossava tradì la mia fantasia. Quell'aderenza e quelle rotondità che ondeggiavano furono irresistibbili.............. Impugnai la arma letale con la sinistra, mirai e ...mollai. Centro !!! Tra le grida delle donne e gli sghignazzi degli amici scappammo tutti verso le nostre case.. La notizia arrivò ben presto alle orecchie del Babbo il quale acceso il caminetto ci getto la fionda, e sentenziò la mia punizione. Sequestro della bici per il resto delle vacanze e consegnato a casa per una settimana. Adelina aveva ed ha un cuore grande , più grande del suo posteriore, e presto arrivò il suo perdono. Ancora oggi se ci isi ncontria quando ricordiamo quel fatto si sganascia dalle risate per la mia insolente biricchinata
Nel pomeriggio dopo i compiti delle vacanze, presi due buone manciate di nocciole con ancora il guscio con la bici mi recai al porto. Con i compagni andammo a tirare. Gli amici cercavano di centrare boe, gatti o merli senza tanto successo. Lì c'erano le donne che lavavano i panni al lavatoio e destino volle che fui terribilmente attratto da Adelina. mentre lavava i panni al lavatoio. Forse il gran caldo fu "Galeotto" o il vestitino di cotonella che indossava tradì la mia fantasia. Quell'aderenza e quelle rotondità che ondeggiavano furono irresistibbili.............. Impugnai la arma letale con la sinistra, mirai e ...mollai. Centro !!! Tra le grida delle donne e gli sghignazzi degli amici scappammo tutti verso le nostre case.. La notizia arrivò ben presto alle orecchie del Babbo il quale acceso il caminetto ci getto la fionda, e sentenziò la mia punizione. Sequestro della bici per il resto delle vacanze e consegnato a casa per una settimana. Adelina aveva ed ha un cuore grande , più grande del suo posteriore, e presto arrivò il suo perdono. Ancora oggi se ci isi ncontria quando ricordiamo quel fatto si sganascia dalle risate per la mia insolente biricchinata
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