martedì 27 ottobre 2020

La misura del tempo di Romolo Ercolino

 

                                   La meridiana di via Pasitea a Positano

La misura del tempo

Fin dai primordi dell’umanità, l’uomo è stato assillato da un non semplice problema:

calcolare il trascorrere del tempo. Vari furono i tentativi e gli strumenti escogitati per la sua misura,

tra questi quelli che ebbero il maggior successo furono quasi universalmente adottati furono la

clessidra e la meridiana, o quadrante solare, o orologio solare che, essendo formata da un cerchio

con al centro uno stilo, o gnomone, determinava l’ora solare dalla direzione dell’ombra proiettata

da esso sul piano. L’ombra più breve indicava il mezzogiorno solare. Le ore che lo precedevano o

seguivano potevano calcolarsi suddividendo gli intervalli. La meridiana, o orologio solare, per ovvi

motivi, ebbe maggior successo e fortuna negli assolati paesi mediterranei.   Col tempo si

realizzarono anche meridiane verticali come quella, che fa bella mostra di se, sull’angolo del

fabbricato posto sullo slargo di Viale Pasitea nei pressi dell’albergo Gabrisia e quelle che si possono

ancora ammirare   in ville e palazzi signorili realizzati a partire dal XVII secolo. La nostra meridiana è

una delle tante perle dimenticate del nostro patrimonio storico che bisognerebbe valorizzare

rimettendola in uso anche se nessuno ha più bisogno di affidarsi a clessidre, meridiane o  agli

orologi dei campanili per conoscere l’ora e misurare il tempo che inesorabilmente trascorre per

tutti.

 


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