sabato 14 settembre 2019

LIBRI: Dove cadono le rondini


E' una raccolta di dieci racconti, frammenti di vita emersi dal cuore di una donna, quasi un'autobiografia. Un cammino dall'infanzia all'età adulta, dal sé al mondo. Lo sguardo oltreconfine. Pensieri tra il desiderio del volo e la realtà di dolore e morte, la caduta. Nessuno sa dove cadono le rondini. ..  Il libro verrà presentato al pubblico positanese il 21 settembre nella biblioteca comunale  alle ore 18.00. Relatrice l'arch. Maria Rosaria Manzini . L'autrice sarà presente.

                           " un via vai frenetico di rondini in uno squarcio di cielo biancoazzurro  
                               tra due alte pareti di antichi palazzi  d'una città di mare, lo stridulo
                               garrire nell' aria ancor umida di spuma e salsedine si confondeva con 
                               l' inconsapevole allegro canticchiare di una bambina, vicino alla nonna 
                              intenta a pulire il cortile di casa. D'improvviso la bambina s'interrompe,
                              ferma davanti ad un piccolo cencio nero accartocciato ai suoi piedi.
                              - Nonna, nonnaCCos'è.nonna?
                              -Una rondine caduta dal cielo, piccola mia!
                              - Per dormire? Ma è giorno!
                              - Sì, per dormire per sempre.
                               Quel per sempre le aveva stroncato la voce.
                                Così inizia il 5 libro di Anna Maria Gargiulo" Dove cadono le rondini"
                                Che verrà presentata da Maria Rosaria Manzini il prossimo 21 settembre
                                nella biblioteca comunale di Positanoalle ore 18.00.

Quando piove si ripara sul mio balcone ( archivio )

l'autrice nel mio studio. è nata a Meta nel marzo del 1951.
Laureata in filosofia presso la Federico II. ha frequentato dopo la laurea 
presso l'Università Cattolica di Milano.,Attualmente vive in Penisola Sorrentina. 
Ha già pubblicato altri libri in prosa e poesia. 
le chiedo il perchè di questo libro ....

" Credo di poterle rispondere con le parole di un’autrice che amo molto,  Clarissa PinkolaEstes, nota scrittrice, poetessa e psicoanalista americana che, nella “Postfazione ad una sua opera (Storie come medicine)  afferma che “solitamente raccontiamo storie quando da esse siamo convocate” e non viceversa, volendo con ciò significare che  “raccontare storie è educare, elevare; non è una pratica oziosa” ma un’azione curatrice per sé e per gli altri.  Essa ha a che fare con l’ascolto del profondo, e come tale è “ scienza dell’anima”.  Nel mio caso affonda le radici nell’infanzia ove principia il faticoso percorso di identificazione e prende senso il proprio essere al mondo, e diventare adulti. Qui, nel modo adulto avviene la metamorfosi della razionalità e spesso si mette a tacere ‘il fanciullino’ che è in noi, come dice il Poeta. Ma a tratti quella voce taciuta pretende parola, racconta…io ho lasciato parlare questa voce, ed è qui, in questi racconti e magari ha qualcosa da suggerire ad ogni lettore!
 (D. Il titolo)
Di solito alle rondini si associa il senso della libertà, le immaginiamo in libero volo, nel cielo azzurro. Qui invece  una bambina scopre un’altra verità: che il desiderio del volo può essere ferito, interrotto, persino può morire, che il cielo non sempre è azzurro, che esiste il dolore.
E’ il primo contatto con il limite, con il tema della morte (presente in più d’un racconto). Questo titolo quindi tocca e riassume anche il senso dell’intera raccolta, a dirla con l’altro grande Poeta: che ‘è rischio di morte il nascimento’. "  Così mi risponde  Anna Maria Gargiulo

IERI SERA durante la presentazione del libro sulla terrazza della Biblioteca Comunale  ;


                                  Anna Maria Gargiulo e Maria Rosaria Manzini:
                             Dove cadono le rondini. Il punto è proprio questo noi non sappiamo 
                            dove cadono le rondini quando cioè domani non avremo da completare 
                            le cose che abbiamo da fare.

                               Maria Rosaria Manzini, Anna Maria Gargiulo e Michele Cinque
                                L’adolescenza è il momento in cui l’identificazione comincia 
                                a costruire i suoi frutti   attraverso un percorso doloroso per cui 
                               si scopre che il mondo ideale non c’è,  che quello sul quale ti hanno 
                              proiettato può non essere il tuo e quindi bisogna cominciare a 
                               emanciparsi rispetto alla famiglia per dire io sono così o sono un’altra cosa.


Il racconto breve è la misura della nostra realtà perché noi siamo determinati e siamo destinati ad una vita che per quanto lunga possa essere, ce lo auguriamo per tutti, ma comunque breve, ha un termine. Un termine che però ci ricorda che è la dimensione dell’incompiuto." Spiega l'autrice 

                                                                                                   

1 commento:

  1. Caro Massimo,ti sono grata per la squisita accoglienza e per la professionalità dimostrata, sono felice della tua amicizia!

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