venerdì 14 giugno 2019

RABARAMA ... continua...

                                                                                  
                      Un opera di Rabarana in bronzo e dipinto a mano. Misura: 40,5x32,5x16 
            Ora esposta a Positano presso la “Italian FineArt Gallery"di Maria Mucciolo.
   

Rabarama oggi alla “Italian FineArt Gallery"di Maria Mucciolo.   


Paola Epifani, in arte è " RABARAMA ", nasce a Roma nel '69, ma vive e lavora a Padova. Nel 1991 si laurea all' accademia delle Belle Arti di Venezia. E' figlia d'arte, essenzialmente è una scultrice e le sue opere vengono presentate e premiate in tutto il Mondo conquistando Critica e pubblico.
Tra i tanti successi quello del 2011 alla 54°Biennale di Venezia con l'opera "Monumentale Abbandono", realizzata in marmo di Carrara.

                              Alcuni suoi cataloghi


Più recentemente, nel 2015  RABARAMA ha vinto il Concorso indetto dal Comune di Vallo Della Lucania. A seguito di questa vittoria è stata realizzata LEUD, la più grande opera marmorea realizzata dall' artista. Questa scultura si può ammirare nel centro storico del paese.
Rabarama ha un innato talento poliedrico creando opere non solo in marmo ma anche in bronzo dipinto, terracotta, vetro e pietre rare, inclusioni di resina. Le sue opere sono esposte in tutte le più grandi Gallerie e Musei dei vari continenti. In questi giorni l'artista è in Costiera, tra Positano e Praiano ospite del " Piccolo Sant'Andrea Luxury  Hotel, in via Campo,15


(vedi anche servizio precedente cliccando sul link  https://positanomylife.blogspot.com/2019/06/rabarama-positano.html




Il suo alias artistico deriva dal sanscrito. Ha affermato in un’intervista su The Art Post: “Procedendo con la mia ricerca e lo studio di antiche filosofie, i cui simboli mi hanno ispirata ed ho poi inserito nelle mie opere, ho potuto scoprire che  Rabarama è composto da due parole: RABA  indica un simbolo o un segno, mentre  RAMA  è legato alla divinità. Quindi il mio nome d’arte si ricollega al “segno divino”, che mi auguro essere in qualche modo sempre presente in ogni mia opera.”




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