lunedì 30 giugno 2014

“Avvincente come un romanzo, autentico come una cronaca.”


Non datevi pace. Napoli nel teatro di Mario Gelardi (MTTMedizioni, 210 pagine, € 25,00) è il racconto di cinque spettacoli che hanno segnato la scena teatrale: Quattro, Gomorra, Santos, 12 baci sulla bocca e La città di fuori/La città di dentro. Ma è anche il racconto di una città e delle sue innumerevoli anime, della sua geografia criminale, di Forcella e di Nisida, di Scampia e della Sanità, dei morti ammazzati, delle guerre di camorra. I due racconti si intersecano, si sostituiscono: quello che si rappresenta in teatro, nei cinque spettacoli, è esattamente quello che, in quello stesso momento, sta accadendo in strada, con le medesime dinamiche, e questo fa di quegli spettacoli altrettanti momenti di “verità”.
Giuseppe Gaudino e Ivan Castiglione in una foto di scena  di " Gomorra"  a Positano in occasione del Positano Teatro Festival , Premio Annibale Ruccello
 
In Non datevi pace Mario Gelardi tratteggia, capitolo dopo capitolo, la “sua” Napoli, quella che ha scritto come drammaturgo e che ha messo in scena come regista, dal 2005 al 2013. È un racconto a più voci in cui, a quella di Mario, si affiancano di volta in volta quelle dei suoi compagni di viaggio. Quella di Roberto Saviano, in primis, con cui Mario ha dato vita all’epopea di Gomorra e che ha segnato l’incipit di una nuova fase di rinascimento civile a Napoli. Quella dello scrittore Angelo Petrella, autore de La città perfetta e de Le api randagie, dalla cui penna esce la skyline di una Napoli 2.0, deformata, feroce. Quella del giornalista Arnaldo Capezzuto, uno degli autori de Il Casalese (biografia di Nicola Cosentino), che con le sue cronache nere azzera ogni sia pur minimo accenno di speranza. Quelle, infine, degli attori sulla scena: Giuseppe Miale di Mauro, Ivan Castiglione, Adriano Pantaleo, Francesco Di Leva, Ernesto Mahieux, Giuseppe Gaudino, Andrea Vellotti.
Il volume si arricchisce, inoltre, di una amplissima documentazione fotografica, in bianco e nero, firmata da Carmine Luino, Marco Ghidelli, Massimo Capodanno e Pino Miraglia.
Non datevi pace è la battuta conclusiva di Gomorra, affidata al personaggio di Roberto Saviano. Incarna con forza icastica lo spirito di “resistenza” e di “sopravvivenza” che anima il volume e che crediamo sia oggi più che mai attuale, non solo a Napoli. “Io vengo da dove s’imparano due cose, a sputare in faccia alla morte e alla paura e che vita e morte sono la stessa cosa.” Io ho imparato a risparmiare la saliva e che vita e morte non sono la stessa cosa. Fino al termine di questa notte io proseguirò questo viaggio. Non datevi pace.

 

È possibile acquistare il volume facendone richiesta a mttmedizioni@gmail.com.

   

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