Oggi davanti al Liceo Publio Virgilio Marone
Secondo giorno di sciopero delle scuole sorrentine. Hanno aderito Il PVM e il nautico, circa un migliaio di giovani hanno ribadito le richieste espresse sabato scorso per le strade di Sorrento. .
Le MOTIVAZIONE DAL COMUNICATO DELL' UGL
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Il protocollo d’intesa del 3 marzo firmato da tutti i sindacati e il Ministero della Funzione Pubblica prevedeva incontri successivi finalizzati a riorganizzare la Pubblica Amministrazione, ma tali incontri non si sono mai concretizzati. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un D.L. che comporta tagli per 4,5 mld nel 2012, 10,5 nel 2013 e 11 nel 2014 con una sforbiciata su Sanità, Scuola, Provincie e prevedendo per la macchina centrale della P.A. tagli del 10% del personale. I continui tagli a organici e stanziamenti economici alla scuola pubblica, hanno messo gli istituti scolastici nelle condizioni di non poter fornire, a famiglie ed alunni, un servizio di qualità. La mancanza di immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti in organico di diritto, pone il personale della Scuola in una situazione di precarietà oltre a far venir meno la continuità didattica del servizio scolastico. Le politiche scolastiche e formative attualmente in atto, rendono la Scuola e la Formazione Professionale non adeguate a quanto richiesto da un mercato del lavoro in continua evoluzione. A tutto questo si aggiunge il mancato rinnovo del ccnl di categoria, la mancata attribuzione e prolungamento del blocco degli scatti di anzianità, il blocco dell’indennità di vacanza contrattuale, la proposta di aumento delle ore di insegnamento da diciotto a ventiquattro (tra l’altro a costo zero per l’Amministrazione), il tentativo di penalizzare i dipendenti pubblici che assistono i disabili, la decurtazione della retribuzione in caso di malattia inferiore a dieci giorni, la mancata messa in sicurezza delle scuole con una media ben al di sotto di quella europea. Nonostante la più ampia disponibilità al dialogo che l’Ugl Scuola ha dimostrato, anche con la sospensione dello sciopero previsto per il 28 settembre 2012, a tutt’oggi non è pervenuto alcun positivo riscontro.
Quanto sopra esposto è una “mera operazione di cassa” che non incide assolutamente sugli sprechi e gli sperperi che gravano sulla Pubblica Amministrazione, ma colpisce, ancora una volta, i soliti noti. Pur essendo coscienti del delicato momento, l’Ugl Scuola ritiene che le risorse necessarie per rimettere in ordine i conti pubblici possano e debbano essere reperite altrove, soprattutto individuando gli sprechi ed i benefici inutili e non continuando a colpire i più deboli. Questa forma di accanimento oramai evidente nei confronti dei dipendenti pubblici e, di conseguenza, anche dei lavoratori della scuola, non è più accettabile, poiché non sono mirati a rivalutare il comparto ma vanno nella direzione opposta. Occorrono provvedimenti risolutivi e non contenitivi, anche perché con il passare del tempo, la scuola pubblica sta perdendo quel ruolo istituzionalmente di fondamentale importanza. E’ indispensabile che ai tanti proclami seguano i fatti e che l’attuale compagine governativa dimostri la reale volontà di intervenire valorizzando le istituzioni scolastiche e il lavoro del personale della scuola e della formazione professionale italiana.
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