Si sta avvicinando la 60/ma edizione del Festival di Sanremo, in programma dal 15 al 20 febbraio.
Molti storcono la bocca. Forse non tutti sanno, però, che il Festival era seguito con interesse anche da un grande regista e raffinato intellettuale come Luchino Visconti e da uno dei cantautori più profoni, e più amati, come Fabrizio De Andrè.
"...ma ogni anno l'appuntamento principe erano le tre trasmissioni del Festival di Sanremo. Luchino disponeva decine e decine di cuscini per terra, metteva il televisore al centro del salotto e ci godevamo lo spettacolo, come fossimo a teatro. Aveva una specie di mania per le canzonette e i cantanti italiani...", scrive Enrico Lucherini in E.Lucherini-M.Spinola, C'era questo, c'era quello, Mondadori, Milano, 1984, p. 106.
Del resto la passione di Luchino Visconti per la musica leggera è testimoniata anche dal fatto che nel film "Gruppo di famiglia in un interno" del 1974 inserì la canzone "Testarda io" di Iva Zanicchi.
Ecco cosa scrisse, a sua volta, Fabrizio De Andrè a proposito del Festival: “Questi sono i veri eroi della canzone italiana. Non io, i Dalla, i De Gregori, i Bennato, che facciamo i baroni della canzone nelle nostre torri d’avorio. Chi ha il coraggio di venire qui, in questo macello, perché non ha altro modo di lanciare il suo lavoro, è da ammirare veramente. I cantautori come me e i miei colleghi non rischiano mai. D’ora in poi saprò cosa rispondere a chiunque, credendo di essere alla moda, parla o scrive male del Festival di Sanremo”.
E Dori Ghezzi, ospite l'anno scorso a "Che tempo che fa" di Raitre, testimoniò che Faber era solito seguire il Festival in tv e che volle starle vicino, dietro le quinte del Teatro Ariston, respirando in pieno l'atmosfera sanremese, quando lei partecipò al Festiva. Dori Ghezzi citò esplicitamente l'anno 1983, quando ritornò a Sanremo con la bella "Margherita non lo sa", che ottiene il terzo posto, nonché un grande successo di vendite. Il brano incluso nell'album Piccole donne, è composto e prodotto da Oscar Prudente con la partecipazione artistica di Ivano Fossati, che suona in alcuni brani. Nomi quindi comunque di prestigio.
Il Festival di Sanremo nel 2009 ha voluto contraccambiare l'attenzione di Fabrizio De Andrè con un tributo in occasione di quello che sarebbe stato il sessantesimo compleanno del cantautore genovese: il 18 febbraio, infatti il pubblico televisivo e quello del teatro Ariston hanno potuto assistere a una performance davvero unica: la Pfm, gruppo che ha collaborato moltissimo con Faber, in studio e dal vivo, ha suonato e cantato la canzone "Il pescatore", trascinando il compassato pubbblico presente in sala e quello incollato al televisore di casa. Era la prima volta che la Pfm si esibiva a Sanremo. Prima de "Il pescatore", la Pfm, insieme agli attori Stefano Accorsi e Claudio Santamaria, cantanti improvvisati, aveva intonato la canzone "Bocca di rosa", sicuramente la più celebre tra quelle di Faber.
(di Ghigo Alighiero Palazzo & mx capodanno)
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