Martedì 20 ottobre verrà intitolata una strada, in zona Capodichino, al Maestro musicista Salve D'Esposito.
Questa giornata è stata fortemente voluta dall'amministrazione del comune di Napoli. La cerimonia avrà inizio alle ore 11.00 nel quartiere San Carlo all'Arena, presso la Calata di Capodichino, II° traversa, chiamata Colonne di Capodichino.
Interverranno: Il Sindaco On. Rosa Jervolino - l'Ass.re Toponomastica Dott. Alfredo Ponticelli - Pres. VII Municipalita' Dott. Giuseppe Esposito
Il cantante-chitarrista Raffaello Converso durante una sua perfomance.
In onore del Maestro D'Esposito la stessa sera alle ore 22.00 si terrà un CONCERTO al BLUESTONE di Napoli con: Raffaello Converso & Anema e Core ensemble(formazione di 6 musicisti: Mimmo Napoletano-pianoforte, Giuseppe di Colandrea-clarinetti e sassofoni, Gianluca Falasca-violino, Mauro Fagiani-violoncello, Luigi Sigillo-contrabbasso, Gianluca Mirra-batteria).
Salve D’Esposito
Un grande della musica napoletana e non solo…
Salvatore D'Esposito, il cui cognome denuncia senza possibilità di dubbio, la qualità di napoletano “verace”, nasce a Sorrento il 9 agosto 1903. A 16 anni si diploma in pianoforte presso il Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli, segue poi composizione, con il famoso Maestro Gennaro Napoli, diplomandosi dopo pochi anni. Intraprende subito una carriera da concertista in Francia, in Inghilterra ed in particolare a Londra, città in cui vive e lavora per due anni. Ritorna in Italia nel 1930, anno in cui sposa la sua Giulietta, vivendo a Capri fino allo scoppio della guerra. In questi anni nascono le due figlie: Luisa nel 1932 e Raffaella nel 1937.
In pieno 1942, e precisamente nel novembre, Salvatore vuole la sua famiglia a Roma, città che ama ed in cui vive per il resto della vita. Per la Capitale, Salvatore, in occasione della “Festa de noantri”, scrive tre canzoni: “Ho interrogato gli astri”, “ A Roma vojo annà”, “Ti regalo una canzone”. Il musicista napoletano omaggia Roma e vuole, forse nel suo animo, esserne omaggiato. Proprio in quella occasione, riceve, con viva commozione, una targa, in riconoscimento del suo “amore” per la città: sembra quasi che Roma abbia rubato a Napoli uno dei suoi più prestigiosi autori di canzoni: Salve D'Esposito.
Nel 1948, Salvatore che, agli inizi della carriera concertistica, aveva promesso al suo Maestro Gennaro Napoli di non farsi trascinare nel mondo della musica leggera, scrive, su versi del poeta Titomanlio, “Me so 'mbriacato e sole”. La canzone è lanciata a Sorrento all'Hotel “Le Terrazze” con la voce di Antonio Basurto e presto se ne avverte il grande successo, perché è tradotta in molte lingue e cantata in tutto il Mondo.
La canzone napoletana classica ha trovato nuova linfa attraverso due grandi interpreti!
Nel 1950, sempre con lo stesso poeta, Salvatore, ormai conosciuto come Salve, compone “Anema e core”, uno slow, un ritmo lento sincopato che segna l'inizio di un nuovo discorso musicale. Questa melodia è battezzata dal grande tenore Tito Schipa, amico ed artista eccellente ed è poi cantata dai più grandi interpreti.
Nel 1951 conosce il poeta Enzo Bonagura, con cui Salve compone “N' angelo” e “Trascuratella”. Nel 1952, scrive la canzone “Tradimento” su parole del noto regista Ettore Giannini, che, per la prima ed unica volta, si cimenta nella forma artistica della canzone per il film “Processo alla città”. Il 29 dicembre 1953, un articolo dedicato a Salve D'Esposito, ricorda la nuova canzone “Casarella 'e Pusitano”. I versi sono di Piero Girace, giornalista e critico d'arte. Nel 1954, al II° Festival della canzone Italiana a Parigi, Salve presenta una nuova melodia, scritta con il paroliere Nisa (Nicola Salerno): “Campane napulitane”. Questa canzone partecipa, sempre nello stesso anno, al II° Festival di Napoli.
Insieme a Nisa scrive anche “Ammore e sentimento”, cantata in maniera magistrale da Teddy Reno e “Cuncè vendetta”. Nel 1955 si viene a sapere che “Anema e core “ ha battuto il record delle incisioni, 58 solo in Italia.
Sulla scia di questo grande successo, in pochi mesi Salve scrive ben otto canzoni con i poeti Pasquale Manzo, Carlo Da Vinci, Armando Ciervo e Riccardo Morbelli.
Nel 1957 nasce un'altra bellissima canzone con TitoManlio, “Felicità”, che partecipa al V° Festival della Canzone Napoletana.
Nel 1959, in occasione del VII° Festival della Canzone Napoletana, D'Esposito scrive con TitoManlio una nuova melodia, “Padrone d' 'o mare”, che si aggiudica il secondo posto. Il collaudato binomio artistico TitoManlio- D'Esposito, continua e si fortifica con altre belle composizioni, tra cui “Musica 'mpruvvisata”, che partecipa all'VIII° Festival nel 1960.
Segue una vita ricca di canzoni ed un lungo elenco di composizioni strumentali che l’associazione culturale “Anema e core”, fondata dalla figlia Luisa D’Esposito e dal nipote Andrea Rossi D’Esposito, sta cercando di tutelare e riscoprire.
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