Dopo l'incontro alla 10° edizione del Premio Rossellini a Maiori di Sharzad Sholeh e Davood Karimi, rispettivamente l'una presidente delle Donne Democratiche Iraniare in Italia e l'altro Presidente dell'associazione Rifugiati politici iraniani in Italia, in nome di Neda, la ragazza iraniana uccisa durante una manifestazione e divenuta simbolo di una protesta contro il risultato delle elezioni presidenziali iraniane ricevo questo drammatico documento che vi sottopongo.
Anche oggi il regime dei mullah non ha risparmiato delle innocenti vite umane dalle sue furie disumane. Ormai è da settimane che gli iraniani stanno colpendo costantemente il trio Pakistan, Afghanistan e Iraq fomentando la paura e il terrore tra la popolazione civile. Ormai questi tre paesi sono diventati un campo di battaglia, dove i terroristi di varie nazionalità comandati dal capo supremo iraniano Ayatolterrore Ali Khamenei, attraverso l'uso del terrore e della violenza cercano di persuadere e costringere gli americani di lasciare l'Iraq e Afghanistan e in seguito anche il medioriente. In una recente riunione, secondo quanto mi hanno riferito alcune fonti interni, Ali Khamenei ha ordinato l'incremento e l'inasprimento delle azioni terroristiche in particolare modo contro i civili. Naturalmente dopo ogni azione i mass media locali vicini all'Iran cercano di fomentare il malessere tra la popolazione attribuendo la responsabilità di tutto ciò alla presenza degli americani. Un altro motivo di tale inasprimento della violenza va letto nel contenzioso nucleare iraniano. I mullah stano conducendo una doppia trattativa( verbale e violento), basata su un doppio binario per quanto riguarda la bomba atomica e l'arricchimento dell'uranio. Sul primo ci sono le famose trattative che stano durando da anni e hanno come l'obbietivo l'acquisizione del tempo prezioso per completamento del programma atomica militare e per allontanare lo spetro di una reazione violenta della comunità internazionale. Sull'altro binario esiste la macchina del terrore e del terrorismo che si regola e si adegua coi passi della diplomazia del dialogo. Dove quest'ultimo è in difficoltà ci si arriva come un fulmine a ciel sereno e sblocca la situazione. Non dobbiamo dimenticare che la politica di accondiscednza su cui regge il lato delle trattative è talmente debole che di fronte ad ogni attacco del regime iraniano alza le mani e cerca di accettare la politica di ricatto dei mullah.
Se guardiamo con attenzione al numero crescente degli attentati e al numero dei morti degli ultimi attentati avvenuti in Afghanistan, in Iraq e in Pakistan ci rendiamo conto della situazione attuale e delle difficoltà in cui ci si trova l'Europa e l'America.
Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia esprime le sue condoglianze ai familiari delle vittime del terrorismo iraniano e condanna fermamente le interferenze terroristiche iraniane in questo triangolo della morte e delle violenza e a gran voce dichiara che l'unica via per porre termine a tutto ciò è la strada designata dal nostro presidente Maryam Rajavi:" Non alla guerra, non alla politica di accondiscendenza e si al popolo iraniano e alla sua leggittima resistenza". Secondo me la terza via è quella piu' conveniente sia per il popolo iraniano che per il resto del mondo. L'esperienza di questi ultimi 6 anni hanno dimostrato l'inefficienza della politica di accondiscendenza di Khavier Solana che ha solamente contribuito ai mullah di temporeggiare e far perdere il tempo degli europei continuando costantemente a lavorare sull'arricchimento dell'uranio e sulla costruzione della bomba atomica. Il costante lancio dei vari missili negli ultimi tempi ne è una valida prova di tutto ciò.
karimi davood, analista politico iraniano
Davood Karimi, presidente Associazione Rifugiati Politici Iraniani residenti in Italia
caro Massimo
RispondiEliminapersonalmente mi piace (visto l'argomento è un eufemismo) questo post...
il tuo blog grazie alle tue foto è sempre stato elegante e raffinato, ma sempre attento...
questa informazione che non troviamo certo negli organi ufficiali di stampa è un di più, sicuramente...
e come tuo lettore mi fa piacere che ci sia, anzi ben vengano anche altre novità.
Ci sono due modi di vedere in questo paese quando si apre una finestra...
chi ci abita, vede Positano, il suo mare, il panorama...
chi a Positano ci vive, quando apre la finestra, vede il mondo
Geronimo