Ricevo questa email che pubblico a mia volta. Fatti del genere non dovrebbero mai accadere ma quando succedono devono essere subito denunciati.
I BUONI NON VINCONO MAI???
di Claudio d’Esposito
Ancora mi risuona nella mente la frase pronunciata da un caro amico nel momento in cui la barella, terminato il calvario in spalla su per la ripida e tortuosa stradina, entrava nell’ambulanza…e le porte mi si chiudevano innanzi lasciandomi solo col fastidioso rumore delle sirene spiegate in corsa verso l’ospedale. “I buoni non vincono mai”…è stata la frase finale…l’ultima ascoltata…dopo un estenuante pomeriggio…quasi come il finale di un film…poi il sipario sulla scena!!!
I fatti accaduti non possono che farmi riflettere.
Ma cosa è successo di preciso???
Semplice…e potrebbe apparire ormai usuale…quasi scontato…se non fosse che la maggioranza della gente, per fortuna, ancora dissente!!!
Sono stato aggredito mentre facevo una foto…stavo facendo una foto ad un pescatore che pescava in Area Marina Protetta fregandosene dei vincoli e delle proteste dei bagnanti…sono stato raggiunto e strattonato...il cellulare è finito in acqua…e sono stato colpito violentemente con un pugno alla testa…un pugno…uno solo…preciso...mirato e ben assestato…che mi ha fatto perdere l’equilibrio e precipitare rovinosamente sugli scogli.
Le grida di aiuto prima di cadere hanno attirato gli uomini della Capitaneria che stavano sopraggiungendo a seguito di una mia precedente chiamata…e assieme a loro un folto gruppo di persone…amici, conoscenti ed estranei che si sono radunati attorno a me che giacevo riverso scompostamente in una pozza d’acqua.
Avevo già avvisato il 1530 quando, intento con la maschera ad osservare il mondo subacqueo, avevo intercettato un amo da pesca proprio nel ginocchio e, come se non bastasse, avevo raccolto anche le bestemmie del pescatore a cui, a suo avviso, avevo rovinato il maniacale prelievo di pesciolini sottomisura!!!
Tante le frasi, i commenti e le voci che ricordo mentre ero ancora con gli occhi socchiusi…poi le palpebre e il fisico non hanno retto e mi sono lasciato andare…e mi sono trovato immobilizzato… legato sulla barella con un collare attorno alla testa ed un capanno di infermieri e persone.
Tanta la solidarietà…come pure la professionalità e il forte senso umanitario dei soccorritori che sento di dover ringraziare di cuore…se non altro per “averli costretti” a trasportarmi in spalla giù per le rocce…e poi ancora su…sotto il sole cocente…lungo la stretta stradina tortuosa che conduce dagli scogli della Pignatella fin sopra all’uliveto e alla strada.
E intanto, con gli occhi rivolti al cielo solcato solo dai gabbiani e da nubi velate pensavo:
NON E’ GIUSTO!!!
…come è assurdo, ingiusto e incivile che nella mia terra, nel mio paese, nel mio sud chiunque si possa arrogare il diritto di poter gratuitamente minacciare e prendere a botte un’altra persona…anche sconosciuta…anche senza saper nulla di lui e di cosa stesse facendo…fa niente…basta un sospetto…un sentore di “minaccia” o…meglio ancora…una “certezza di minaccia”…che deriva dal vedersi puntati addosso un’arma…ma non una pistola od un fucile…no…in tal caso non ci sarebbe nessuna reazione credetemi...di cacciatori armati ne girano tranquillamente anche a caccia chiusa e sotto le abitazioni…no…stavolta l’arma puntata è quella più temuta …ovvero una macchina fotografica!!!
Vietato fotografare è il dogma, la legge, che suona categorico e imperante nella mia terra.
Vietato immortalare, documentare, testimoniare!!!
“Avrei dovuto darglielo più forte e lasciarlo a terra”…è il solito sarcastico commento dello sbruffone vigliacco codardo dopo aver atterrato senza preavviso il suo “nemico”!!!
I buoni non vincono mai…ha esclamato con voce commossa il mio amico che assieme alla ragazza e ad altri tanti bagnanti condividono la mia lotta e le mie battaglie.
Personalmente amo la Natura e le cose belle, e sono pronto a difenderle e a prendere le parti di coloro che chiedono un aiuto…e sono in molti a capire ciò…e anche se una motosega fa più rumore di 1000 semi che germogliano e un pugno più di 1000 parole di speranza…le manifestazioni di stima e solidarietà pervenute superano di 1000 volte le minacce, le angherie e i soprusi dei pochi…ed è in questo che “i buoni” vincono sempre!!!
Ma quando ti trovi così spesso su di una barella in una sala del pronto soccorso…allora…anche le certezze vacillano…e viene da chiedersi se forse non sia meglio mollare tutto?
“Fatti i cazzi tuoi” mi sono sentito ripetutamente gridare dai nemici… “ma chi te lo fa fare?” mi hanno sempre più spesso consigliato gli amici!!!
Forse è giunto il momento di tornare alla vita “normale” e recuperare tempo, risorse ed energia per i propri affetti, la famiglia e il lavoro così spesso sacrificati alle battaglie ambientaliste….forse è giunto il momento di smettere di lottare…te lo chiedi quando ti stanno bombardando di raggi x nella sala radiografica di un ospedale e le vene ti bruciano per quegli aghi delle flebo che non sopporti…e viene da chiederti “fino a quando potrò passare la mia vita tra uffici tecnici, dirigenti arroganti, impiegati insolenti, trekking nelle fogne, blitz nei cantieri abusivi e soccorsi ad animali vittime di vagabondi armati con licenza di uccidere…forse un giorno la stanchezza sopraggiungerà e tornerò a vivere una vita tranquilla, ammuffita ma serena”…te lo chiedi…e ti viene il serio dubbio che quel giorno è arrivato…anche perché con i brividi addosso, dopo ore passate al pronto soccorso vestito solo di un costume da bagno ancora fradicio d’acqua e le flebo nelle vene mentre la testa ti esplode per il colpo subito e il ginocchio non ti regge…non riesci a pensare ad altro.
Ma poi cominciano ad arrivare gli amici…e le telefonate…poi i fax…e le mail…e tanta gente che si interessa…vuole sapere che è successo…come stai…esprimono solidarietà…stima…amicizia…si preoccupano per te. Ed è allora che capisci che non puoi mollare…non ora!!!
Da soli le battaglie non si vincono e se non si è soli allora vuol dire che non si è affatto perso!!!
Bisogna essere in tanti per contrastare i braccianti d’affari senza scrupoli, gli speculatori di cemento armati, gli imprenditori poco illuminati, gli amministratori corrotti, i sindaci arroganti veri nemici del popolo, un vero Sistema che si basa su Potere e Denaro ma che trae linfa da regole di apparente “solidarietà sociale”…ovvero “io faccio un piacere a te e poi tu lo fai a me”… “io ti faccio fare quello che vuoi e tu mi fai fare quello che voglio” e quello che potrebbe apparire una diffusa libertà personale diviene poi automaticamente clientelismo, omertà, anarchia, crimine.
Ho scritto questi righi d’impulso…quasi uno sfogo…appena lasciato l’ospedale…per mettere nero su bianco le sensazioni del momento.
Un grazie di cuore va ai marinai della Capitaneria di Porto di Sorrento, agli uomini dell’Arma dei Carabinieri, agli infermieri del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Sorrento, a Marco della Pignatella, a Fulvio e alla sua ragazza, a tutta la gente che mi è stata vicina e di cui non conosco nemmeno il nome, a Gas e Sergio che sono corsi all’ospedale e ai tanti amici che mi hanno raggiunto...a Francesco che mi ha regalato una nuova “arma” del tutto simile a quella distrutta (stessa marca e stessa memoria fotografica!!!)…ma un grazie di cuore va soprattutto alla mia amica Trimby…compagna di avventure…che più volte si è trovata, suo malgrado, a passare estenuanti ore a vegliarmi accanto…coinvolta in aggressioni che mi hanno visto vittima.
Oggi sono triste e tanto stanco…ma domani è un altro giorno e, come diceva uno di quei tanti che hanno fatto grande il Sud… “adda passà a nottata!!!”
Piano di Sorrento 11.09.09 Claudio d’Esposito
Auguri Claudio. Auguri per una pronta guarigione ed auguri per quello che fai.
Le mie coordinat le conosci e sai come e dove trovarmi. Un abbraccione Mx
IO ti stimo e ti voglio bene
RispondiEliminarimettiti presto
Gian Maria