mercoledì 31 dicembre 2008

NATALE, SUA MAESTA STRUFFOLI: IL RE DEI DOLCI

Gli struffoli sono il tipico dolce di Natale della antica tradizione napoletana . L'esecuzione non è velocissima ma è relativamente semplice. Basta un pò di pratica con la frittura,e un pò di pazienza.... e ne vale sicuramente la pena!
Carmen, Maria, Michele e Emanuela mostrano i primi struffoli appena preparati.

Gli strufoli (o cicerchiata) sono un tipico e antico dolce di Natale che si prepara a Napoli, ma anche in tutta la Campania. Il Re dei dolci oserei dire. Povero, gustoso e anche nutriente. Si tratta di palline di pasta fritta , ricoperte di miele, canditini e palline zuzzherate multicolori incorniciate da un composto di zucchero cotto farcito con nocciole, mandorle o pinoli. Mi hanno sempre affascinato fin da bambino. Allora mia zia Agata ce li spediva per posta da Napoli a Roma e poi a Milano. Aspettavamo con ansia quel pacco. E poi a Napoli rimanevo impalato davanti alla vetrina delle pasticcerie quando li vedevo nelle vetrine. Il luccicore del miele, i colori dei confettini decirativi accendevano la mia fantasie e sopratutto " Gola ". A Napoli pare ce li abbiano portati i greci, al tempo di Partenope. E dal greco deriverebbe il nome “struffolo”: precisamente dalla parola “strongoulos”, arrotondato. Sempre in greco, la parola “pristòs” significa tagliato. Per assonanza, uno “strongoulos pristòs”, cioè una pallina rotonda tagliata: vale a dire lo struffolo.
Michele taglia a dadini l'impasto
La preparazione dello Struffolo è di per sè facile e comporta l'uso di pochi ingredienti ma è un pò lunga e richiede un pò di tempo. L'impasto richiede farina, uova, burro. Poi vanno fatti dei vermicelli e tagliati fitti fitti. Questi ultimi infarinati vanno passati al setaccio e colati nel olio bollente e fritti.
La friggitura
Una volta raffreddati vanno amalgamati nel miele liquido e poi versati in una cornice di zucchero fuso farcito da nocciole precedentemente preparato. A questo punto si versa sul preparato i canditi e i confettini multi colori di zucchero.
Michele durante la composizione di un cestino di zucchero e mandorle.

Un grazie alla pasticceria di Maria del Bar Internazionale di Positano per la realizzazione del servizio

3 commenti:

  1. Come sono bravi questi pasticcieri sopra tutto Emanuela

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  2. un paio di precisazioni da una napoletana verace:
    1. gli struffoli sono palline piccole, una volta tagliati dal rotolino di impasto, i dadini ottenuti vanno appallottolati (passaggio, questo, indispensabile anche se mi rendo conto che per le quantità industriali di una pasticceria, formare le palline sarebbe impresa vicina all'impossibile!!!);
    2. la frittura nello strutto garantisce un miglior risultato sia in termini di gusto (vogliamo mettere?) che di resa dell'operazione di cottura (lo strutto tenda a schiumare molt più tardi rispetto all'olio)

    BUON ANNO A TUTTI

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  3. a Pasticciona--- Lo sò... quando ero piccino si aspettava con trepidazione che la Zia ci mandesse quel favoloso pacco con struffoli, susamielli e roccoco + i dolcetti di pasta reale che ci confezionava appositamente a noi napoletani in esilio a Roma o Milano. Ma nel blog nn ho voluto espressamente dire come si fanno.
    Se si è nteressati s'ha da venì accà ! ! O nò ? se no c'è sempre Ada Boni Ke sape ogni cosa !....
    Grazie del tuo commento, e auguri di buon 2009. mx

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