sabato 13 dicembre 2008
MOSTRE: ROMA; “Leggi Razziali. Una tragedia italiana”,
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana
M O S T R A
Roma – Complesso del Vittoriano
Gipsoteca, Ingresso Ara Coeli
mercoledì 17 dicembre 2008 – domenica 22 febbraio 2009
In occasione della ricorrenza del 70° anniversario della promulgazione delle Leggi Razziali, sarà inaugurata martedì 16 dicembre 2008 alle ore 18.30, presso la Sala Gipsoteca del Complesso Monumentale del Vittoriano, la mostra “Leggi Razziali. Una tragedia italiana”, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con UCEI- Unione Comunità Ebraiche Italiane, Fondazione Museo della Shoah – Roma e Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah – Ferrara, con la partecipazione dell’Assessorato Politiche Educative Scolastiche della Famiglia e della Gioventù del Comune di Roma. La manifestazione nasce sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati. L’esposizione che sarà inaugurata dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Sandro Bondi e dal Presidente dell’UCEI, Renzo Gattegna è a cura di Marcello Pezzetti e Bruno Vespa, con il coordinamento generale di Alessandro Nicosia.
La mostra
Testimonianze, filmati inediti, documenti originali, riviste, fotografie, lettere, diari, registri scolastici e oggetti di vario genere. La mostra racconta ciò che accadde tra il 1938 e il 1945: dalla revoca dei diritti civili fino alla deportazione.
Gli avvenimenti e le conseguenze legati all’attuazione delle leggi razziali del 1938 su scala nazionale gettano una delle ombre più buie nella storia dell’Italia.
Preceduta da una martellante propaganda e da un censimento volto a individuare gli appartenenti alla cosiddetta "razza ebraica", l'emanazione delle leggi del 1938 portò a una crudele esclusione dei cittadini italiani ebrei dalla vita in un Paese di cui, fino ad allora, erano stati una componente attiva.
Sette anni di storia segnati da eventi drammatici che a distanza di 70 anni propongono ancora nuovi interrogativi. L’esposizione è realizzata in tre sezioni, precedute da un “prologo” dedicato al ruolo svolto dalla minoranza ebraica nell’Italia unita, in particolare durante il primo conflitto mondiale. Compaiono innumerevoli volti di persone ritratte in momenti della vita quotidiana, volti di cittadini perfettamente intergrati nel tessuto connettivo nazionale. Nella prima sezione, relativa al fascismo tra gli anni Venti e Trenta, sono inserite le vicende degli ebrei in Germania, dall’arrivo al potere di Hitler alla “Notte dei cristalli”. La seconda è interamente dedicata alle Leggi razziali. Ricca di materiale non ancora noto offre uno sguardo approfondito su tre ambiti della società italiana che sono stati violentemente colpiti dall’applicazione delle disposizioni governative: lo sport, la cultura e la scuola. L’ultima prende in considerazione le conseguenze della persecuzione: gli arresti e lo sterminio, avvenuto prevalentemente nel centro di messa a morte di Auschwitz-Birkenau. Per la prima volta il grande pubblico potrà conoscere le rare immagini dei due film più antisemiti che il nazismo ha prodotto e di cui il governo fascista ha fatto circolare in gran parte delle sale del paese una versione in lingua italiana: Jud Süß (Suss, l’ebreo) e Der ewige Jude (L’eterno ebreo).
La mostra si avvale dei prestiti di materiale di proprietà di prestigiosi archivi nazionali italiani, tedeschi e delle Comunità ebraiche, così come dal contributo di collezionisti privati.
Didascalia foto
Dopo la promulgazione delle leggi antiebraiche e delle relative disposizioni applicative, molti negozianti ebrei si trovarono senza licenza; alcuni di loro furono costretti a “svendere” l’unica risorsa che permetteva loro di vivere. Questi negozi vennero cosi “arianizzati”. L’immagine allegata è un evidente esempio dei fatti dell’epoca.
La mostra è stata realizzata con il sostegno di:
Enel, Poste Italiane, Intesa Sanpaolo, Snai.
INGRESSO LIBERO
Orario: dal lunedì al giovedì 9.30 –19.30; venerdì e sabato 9.30 – 23.30; domenica 9.30 – 20.30
Per informazioni: tel. 06/69202049
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