martedì 4 novembre 2008

4 Novembre a Positano.

Oggi è Festa Nazionale: ricorre il 90/mo anniversario della vittoria della Grande Guerra ed è anche la Festa delle Forze Armate



I festeggiamenti per il 90° anniversario della vittoria della prima guerra mondiale si sono celebrati anche a Positano, che durante la Grande Guerra ha perso 16 suoi concittadini:Ardia Antonio, Barbra Giuseppe, Buonocore Giovanni, Cinque Domenico, Cinque Michele, Di Leva Giovanni, Guadagno Ferdinando, Grazia Ernesto, Ferrara Davide, Fiorentino Antonio, Ingenito Agostino, Ingenito Gaetano, Irno Emilio, Mandara Giuseppe, Rispoli Salvatore, Rocco Andrea. La solenne Cerimonia è stata aperta dal parroco Don Giulio
Caldiero che in apertura ha detto: " Questa giornata è in memoria ai nosti caduti nella Guerra del ’15-’18…..
Lucio Maresca componente dei Vigili Urbani di Postano ha letto un brano del profeta Isaia.
La storia di un popolo ha nelle sue feste nazionali un momento forte di presa di coscienza di ciò che costituisce fondamento e la norma del bene comune, in una tavola valori che deve rifarsi a Dio Padre, da cui discende o vincolo di fraternità.
Per dare voce a questa consapevolezza e superare il disegno che emerge dal divario fra il progetto e la realtà, siamo in Iati a guardare Cristo che sulla croce ha stabilito il p universale di riconciliazione e di pace. In lui, primogenito tra molti fratelli, si infrangono le catene di ogni schiavi e si aprono nuovi orizzonti di solidarietà nella giustizia nell’ amore.


Ne è seguita la benedizione della corona di alloro che è stata posta sotto la lapide che ricorda i caduti in guerra.

Lucio Maresca dei Vigili Urbani di Positano e il finanziere Giuseppe Grossi portano la corona d'alloro per i caduti della Grande Guerra seguiti da Domenico Marrone e dal collega tedesco di Thurnau, Dietmar Hotmann , di cui Positano ne è gemellata presso la lapide che ricorda i caduti in guerra.




Il sindaco di Positano, Domenico Marrone accompagnato da Dietmar Hotmann borgomastro tedesco di Thurnau gemellata con Positano, nel suo intervento ha così detto: Come ogni anno ci ritroviamo qui a celebrare il 4 novembre. La fine della prima guerra; la festa delle Forze armate; la festa dell’Unità Nazionale. Siamo qui per ricordare, conoscere e riconoscere la storia del nostro Paese. Quel giorno,di novanta anni fa, il 4 novembre 1918, alle 3 del pomeriggio – per effetto dell’armistizio firmato il 3 novembre – la guerra ebbe fine. Si può immaginare cosa gli italiani provarono in quel momento: gioia per chi ritornava vivo dai proprio cari e la disperazione di quelle famiglie che non li videro tornare. I nomi trascritti su questa lapide rappresentano il contributo dei positanesi alla creazione della nazione italiana.
Celebriamo le nostre Forze Armate Italiane. La cui funzione in questi anni - è molto cambiata da una guerra in armi alle azioni di pace.
Oggi i loro compiti principali sono svolti al servizio della sicurezza interna e della pace internazionale. A loro va il nostro sentimento di gratitudine , nella solennità della loro festa, perché rappresentano uno dei simboli più alti della nostra identità di popolo.
Festeggiamo l’Unità Nazionale.
Festeggiare l’Unità nazionale non significa esaltare il nazionalismo, ma serve a far crescere nel nostro popolo una identità collettiva, a promuovere valori comuni nei quali riconoscersi.
Mantenere l’identità non significa chiusura, paura, egoismo ma consapevolezza di essere un Paese che fonda i suoi principi fondamentali nella costituzione Repubblicana, nella democrazia, nella libertà, nel rispetto delle minoranze. Sono i capitoli fondamentali della storia della nostra nazione per essi generazioni di italiani hanno lottato e sofferto, sacrificando la loro stessa esistenza. Ma oggi abbiamo voluto dare un valore più forte a questa celebrazione, è qui presente stamattina il Sindaco della nostra città gemellata Thurnau, Dietmar Hofmann con una folto gruppo di cittadini tedeschi, insieme deporremo la corona d’alloro ai caduti e che vogliamo immaginare siano i caduti di tutte le guerre e di tutti i paesi, vuole essere, il segno che un’ Europa di pace si costruisce anche con questi gesti.

Il trombettiere ha intonato il silenzio mentre i ragazzi della scuola media accompagnati dalla preside dott.ssa Debora Adrianopoli hanno scandito i nomi dei positanesi morti in guerra.
Alla cerimonia erano pesenti i cittadini di Thurnau gemellati con Postano,
il comandante dei Vigili , capitano Ciro Guida, il luogotente della Guardia di Finanza, Gennaro Gargiulo , il comandante dei carabinieri maresciallo Capo, Rosario Nastro, il Comandante di Porto, Capo di prima classe Elpidio Gioielli, e molti positanesi.



LA STORIA:
da la storia racconta: soldati italiani in trincea.


Un dipinto ricorda " L'armistizio di Villa Giusti" 3 novembre 1918 Rovereto. Museo della Guerra

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