Il bassista newyorkese Matt Garrison, 28 anni, è tornato ieri sera a Positano dove è stato per diversi anni: Matt (S) è qui fotografato insieme a Lorenzo Esposito (c) titolare del ristorante mediterraneo, e al chitarrista cantante napoletano Pietro Rainone.
Mattew Garrison è nato a New York, il 2 giugno 1970, dove ha trascorso i primi anni della sua vita in una comunità di artisti: musicisti, ballerini, e poeti. Dopo la morte del padre Jimmy Garrison (il bassista di John Coltrane), la sua famiglia si è stabilita a Roma, dove il giovane Garrison Matt cominciato a studiare la musica, nello specifico di piano e basso.
Nel 1988 Matt è tornato in America e ha vissuto per un paio di anni con il suo padrino Jack Dejohnette, dove ha perfezionato gli studi di musica con lo stesso Dejohnette che con il bassista Dave Holland. Nel 1989 Garrison ha ricevuto una borsa di studio per frequentare il Berklee College of Music di Boston. Lì ha cominciato la sua carriera professionale con Gary Burton, Bob Moses, Betty Carter, Mike Gibbs e Lyle Mays, solo per menzionarne alcuni.
Nel 1994 Mattew si è poi trasferito a Brooklyn, New York e ha suonato e registrato con artisti come Herbie Hancock, Joe Zawinul, Joni Mitchell, Steve Coleman, Pat Metheney, John Mclaughlin, the Gil Evans Orchestra, John Scofield, Chaka Khan e molti altri.
Nel 1998 Matt ha fondato la Garrison Jazz Productions con la quale tuttora produce, promuove e commercia la sua musica. L’ultimo progetto è il primo CD a suo nome “Mattew Garrison”. Le informazioni al riguardo, o su altre produzioni, possono essere reperite sul sito www.GarrisonJazz.com
Da “Guitar.com”
Durante gli anni 90, il bassista Matt Garrison si è costruito una reputazione nei circoli di jazz dopo essere partito con gruppi di rilievo come Joe Zawinul’s Syndicate, Steve Coleman’s Five Elements, John McLaughlin’s The Heart of Things, e il John Scofield Group. La sua notevole velocità e abilità con i bassi elettrici a 5 corde, fretted e fretless è stata notata dalla comunità di bassisti, ma è stato il suo sofisticato modo di usare gli accordi sullo strumento che lo ha distinto dagli altri.
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